Appare sul sito portoghese “bolamarela.pt” in data 29 novembre una intervista esclusiva a Holger Rune. Il ventenne talento danese ripercorre una annata che lo ha visto raggiungere il proprio best ranking di numero 4 del mondo ma anche incappare in alcune delusioni, soprattutto per quanto visto nei tornei più importanti. Uno degli argomenti dell’intervista riguarda il rapporto con Boris Becker, il suo nuovo coach: Holger ne è entusiasta. “È splendido poter contare su un allenatore che quando aveva la mia età era già un grande campione. Boris mi capisce perfettamente, cosa non semplice”.
“Becker – continua Rune – sa perfettamente come modulare le nostre sedute di allenamento; sa quando c’è da spingere e quando ci si può prendere una pausa. Da lui ricevo sempre risposte sagge e imparo ogni volta che lavoriamo insieme”. Rune riconosce di non essere sempre stato brillante durante la stagione: “Su di me c’è molta attenzione ma io penso solo a crescere. Ho degli obiettivi e ancora non li ho raggiunti; sicuramente le cose non sono andate sempre nella maniera migliore ma penso che questo faccia parte della vita. Non può sempre andare bene, soprattutto ora che sono ancora molto giovane. Il mio obiettivo rimane quello di diventare il migliore; è il mio sogno principale e non vacilla mai, nemmeno quando le cose vanno male e io soffro”.
Il vincitore di Monaco di Baviera 2023 ha in effetti idee chiare e ambiziose per il futuro prossimo: “Sono fatto per i grandi appuntamenti – dichiara – lì trovo tantissima gente che ha voglia di tennis di alto livello, che poi è quello che voglio mostrare io. Non vedo l’ora di tornare in campo proprio nei tornei più importanti. In particolare, vorrei fare molto bene sui campi duri all’aperto, dove ancora sento di non aver dato quanto avrei potuto dare. Per questo motivo mi piacerebbe molto giocare la finale del prossimo Australian Open contro Djokovic”.
La domanda sul suo rapporto con la madre non può mancare: Rune esprime riconoscenza: “E’ per me una presenza essenziale. Mi fido di lei nella maniera più assoluta perché è sempre onesta e mi dice quello che le piace ma anche quello che non le piace di me. Mi segue ed è lì per vedermi costantemente migliorare; è presente solo per me ed è una cosa che adoro”.
Una ultima considerazione va ai modelli cui l’attuale numero 8 del ranking si ispira. Tra questi c’è proprio Novak, che ha dichiarato di rivedersi in lui? Sì, ma non solo. “E’ un onore e un grande complimento – risponde lusingato – Nole è un esempio perché è uno che ha realizzato i suoi sogni. Per il resto non ho un vero punto di riferimento; cerco di prendere qualcosa da più persone”.