ATP Monaco: Rune bissa il titolo salvando quattro match point in un finale da psicodramma

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ATP Monaco: Rune bissa il titolo salvando quattro match point in un finale da psicodramma

Botic van de Zandschulp serve tre volte per il match, ma il “doppio infortunato” Holger Rune lo beffa al tie-break del terzo

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Holger Rune - Monaco 2023 (foto Twitter @ATPTour_ES)
 

[1] H. Rune b. [4] B. van de Zandschulp 6-4 1-6 7-6(3)

Come al WTA di Stoccarda, anche al BMW Open by American Express è andata in scena la replica della finale dello scorso anno. O, meglio, stessi finalisti (e vincitore), ma nel 2022 ci fu il ritiro dopo appena sette giochi. Questa volta, Holger Rune ha dovuto salvare quattro match point in una sfida diventata uno psicodramma per lo sconfitto Botic van de Zandschulp, andato a servire per il match non una, non due, ma tre volte prima di arrendersi al tie-break a un avversario “pluri-infortunato”, tra l’MTO per il braccio destro al quarto gioco della partita finale e una successiva storta alla caviglia.

Primo trofeo ancora rimandato per van de Zandschulp, ventisettenne peraltro entrato in top 100 solo un anno e mezzo fa con la sua corsa allo US Open 2021, ora n. 27 ATP con un picco al 22° posto. Holger consolida la sua settima posizione in classifica, avvicinando Rublev che a Banja Luka si è fermato a un match dalla difesa del titolo (di Belgrado).

IL MATCH – Il break decisivo del primo set arriva con due vincenti di Holger (smorzata e risposta di rovescio fulminante) e altrettanti gratuiti olandesi. Nel secondo, Botic si fa notare per un paio di bei recuperi che gli valgono il 3-1, ma fondamentalmente è un game buttato da Rune che esce dalla partita e lascia van de Zandschulp volare a pareggiare il conto dei set lasciando al teenager (per un’ultima settimana) tre punti nei successivi tre game.

L’emorragia di giochi continua fino al 2-0 per il n. 29 ATP, che poi annulla due palle del rientro danese, la prima con un gran passante. Rune accusa dolori al braccio destro, MTO per lui, che poi si salva dall’1-4 pesante. Cerca di ridurre la durata degli scambi, Holger, ma è impreciso e van de Zandschulp va a servire per il titolo sul 5-2. Uno scambio spettacolare vinto dal n. 7 del mondo non basta a evitare il doppio match point: sul primo segue a rete con un po’ in ritardo un dritto che avrebbe potuto essere più incisivo e si ritrova a dover gestire, senza successo, una palla in mezzo ai piedi, mentre è estremamente passivo sul secondo finché lo slice difensivo gli galleggia oltre la riga di fondo.

Ci riprova sul 5-4, Botic, ma il doppio fallo con cui apre il game non lascia presagire un esito diverso dal precedente. Sul 30 pari, sbaglia il colpo dopo la battuta, ma sulla risposta a Rune si è girata la caviglia destra. Caviglia che era già fasciata, il fisio ne prende atto, niente MTO, ma in ogni caso il 5 pari arriva alla quarta palla utile. Rune tenta di giocare con i piedi dentro il campo e perde la battuta, forse per fare un dispetto all’altro – un dispetto che consisterebbe nel farlo serivire inutilmente per il match una terza volta. Adesso Holger cambia, rimane molto indietro, vince il primo punto (van de Zandschulp fa notare al suo angolo come l’altro scivoli tranquillamente in appoggio sul piede destro) e anche l’ultimo, che non può non essere un doppio fallo, l’epitome del dramma psicologico che sta vivendo Botic.

Tie-break, dunque, il cui punto decisivo è il terzo, giunto con un passante in corsa (e che corsa) di Rune, che fa sua la sfida infilzando ancora l’avversario.

“Questa fa male” ha poi twittato Botic. Gli ha risposto Holger, “cavolo se lo so. Ci sono passato la settimana scorsa, in vantaggio quasi 5-1 in finale e poi perdendo a Monaco. Cose buone in arrivo. Hai giocato in modo incredibile.”

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