Probabilmente non manca molto per vedere una partita tra i migliori giocatori del circuito con i crismi dell’ufficialità in Arabia Saudita. Per il momento, comunque, gli spettatori arabi si sono dovuti accontentare di una semplice esibizione, un’amichevole estiva (visto il clima mite di Riyadh), come si direbbe in ambito calcistico. Se in campo, però, ci sono Djokovic e Alcaraz ne vale ampiamente la pena: lo spettacolo è assicurato e l’impressione di star assistendo a una partita vera risulta predominante. Così è stato nel match disputatosi alla Kingdom Arena di Riyadh nella serata di mercoledì che ha visto prevalere lo spagnolo in tre set (4-6 6-4 6-4). Carlos si è così aggiudicato la Riyadh Tennis Cup, che costituisce solo uno dei tanti momenti di sport d’elite della “Riyadh Season”: tra gli altri la Supercoppa di calcio italiana e quella spagnola.
I protagonisti sono stati capaci sia di assecondare la cornice dell’evento che di sfruttare l’occasione come una sorta di allenamento ad alta intensità all’interno del percorso di avvicinamento alla nuova stagione. L’incontro è stato sempre molto vivace grazie alla predisposizione anche più offensiva del solito dei primi due giocatori del mondo, chiaramente più liberi di provare soluzioni rischiose senza particolari preoccupazioni legate al punteggio finale. Non a caso, a fine match Djokovic si è mostrato genuinamente sorridente nonostante la sconfitta che di certo non intaccherà la sua fiducia in vista dei primi impegni del 2024. Anzi, la sensazione è che entrambi siano già in ottime condizioni, pronti a far valere il loro status di numero 1 e numero 2.
Durante la partita, comunque, i due campioni non si sono fatti vita facile. In particolare il set decisivo si è giocato punto su punto, con Djokovic che è riuscito a recuperare un break di svantaggio nonostante alcuni colpi sensazionali di Alcaraz che lo avevano portato molto vicino ad allungare ulteriormente. La maggiore esuberanza dello spagnolo, il cui gioco si presta molto a un contesto del genere, è comunque riemersa nell’ultimo scampolo di match quando Carlitos ha nuovamente brekkato Nole prima di chiudere i conti sul 6-4. Durata dell’incontro, che dice molto del tasso di spettacolarità: meno di due ore per tre set comunque equilibrati.
Il terzo tempo (o il quarto set) della partita è stato poi all’insegna degli elogi reciproci. “Sono cresciuto vedendo vincere Djokovic, averlo vicino e poter imparare da lui è incredibile” ha detto Alcaraz, mentre il serbo non ha risparmiato i complimenti: “Ciò che ha raggiunto alla sua giovane età è straordinario. Carlos è un ragazzo estremamente umile e simpatico. La sua famiglia e il suo team sono esemplari, pieni di solidi valori. E’ fantastico averlo nel nostro sport, sarà uno dei leader nei prossimi 10-15 anni”.
Per quanto riguarda la stagione ormai prossima a iniziare, Carlos ha affermato di voler “continuare a migliorare come giocatore e come persona. Cercherò di dare il meglio di me e di raggiungere grandi obiettivi. Voglio continuare a imparare”. Nole ha fatto riferimento anche al ritorno di Nadal: “E’ una notizia eccellente per il tennis. È una delle leggende di questo sport. Speriamo di affrontarlo in grandi partite, sia io che Carlos. Sarebbe fantastico per noi e per il tennis”. Il 24 volte campione Slam ha poi chiuso con una riflessione tra passato e presente: “Ho avuto la fortuna di essere parte di questa generazione (Federer, Nadal e Murray, ndr) che ha elevato il tennis a un livello globale. Adesso i giovani mi fanno sentire più stanco, ma non ho intenzione di arrendermi e sono ansioso di continuare a competere ai massimi livelli”.