Osaka sconfitta da Pliskova: "Mia figlia è uno stimolo. Ho imparato a dover reimparare"

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Osaka sconfitta da Pliskova: “Mia figlia è uno stimolo. Ho imparato a dover reimparare”

“La carriera di un tennista non è così lunga. Devo divertirmi finché posso”, le parole della giapponese dopo il secondo turno perso con Karolina Pliskova in tre set. “Non voglio essere dura con me, ho dato tutto in campo”

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Naomi Osaka - Miami 2022 (foto Twitter @miamiopen)
 

Non solo Sabalenka, Bronzetti e Giorgi. Il WTA500 Brisbane International ha avuto un’altra protagonista nella notte, e probabilmente la più attesa: Naomi Osaka, ex n.1 al mondo, star globale, che proprio su questo campo aveva ritrovato una vittoria che mancava dal 3 agosto 2022. Nella nottata italiana, anche a causa di un’avversaria di un altro livello rispetto all’onesta Korpatsch, si è invece dovuta arrendere ad un’altra ex n.1, attualmente n.39, e cioè Karolina Pliskova. 3-6 7-6(4) 6-4 a favore della tds n.16 il punteggio finale, con 16 ace e l’85% di punti vinti con la prima in campo.

Di certo molto meno incoraggiante il dato degli 11 doppi falli, che hanno dato una mano alla giapponese a tenere duro per tutto l’incontro. “Sapevo che avrebbe giocato molto bene“, commenta Osaka nella conferenza post match, “e, ogni volta che gioco con lei, sono sempre tre set. La settimana è certamente più corta di quanto avrei voluto, ma penso soprattutto che sia stata una grande partita, e che mi sia divertita molto. Ho visto le statistiche, e le mie palle break sarebbero potute andare meglio, ma entrambe abbiamo giocato bene“. Una partita, al di là del risultato, che comunque lascia buoni presagi in vista del 2024 per Naomi, che andrà a giocare l’Australian Open con consapevolezza dei propri mezzi e una tenuta fisica che le permette di stare in campo a lungo e con un certo ritmo. Un ottimismo che si intravede anche nelle dichiarazioni che ha rilasciato.

D: “Come hai detto, le palle break sono probabilmente l’unica cosa che sarebbe potuta andare meglio. Ti aspettavi che, al tuo ritorno, il killer instinct avrebbe richiesto un po’ di tempo per riacquistarsi? E qual è il processo da qui all’Australian Open per poterlo riscoprire in tempo e fare una bella impressione allo Slam?

Osaka: “Con lei è un po’ difficile perché ha un servizio fantastico. Non sono sicura di poter essere troppo dura con me stessa. All’inizio della partita avevamo delle statistiche per cui sapevo su dove serviva in modo specifico, ma poi ha cambiato le cose con me. Mi sento abbastanza bene dove sono adesso. Rispetto all’ultima volta che l’ho affrontata, penso di aver giocato meglio oggi, almeno dal punto di vista del punteggio. Sento di essere abbastanza brava. Vedremo cosa succederà a Melbourne“.

D: “Quando abbiamo parlato la scorsa settimana ti avevo chiesto se pensassi che le sconfitte potrebbero ferirti un po’ meno ora che sei mamma e c’è una prospettiva aggiuntiva. So che è presto, ma ti senti in qualche modo diversa dopo questa sconfitta?

Osaka: “Mi sento diversa. Ovviamente mi sento triste, ma la tristezza è che dico ‘avrei voluto fare di meglio, perché so che sto trascorrendo così tanto tempo lontano da lei, quindi voglio che ne valga la pena, in qualche modo‘. Inoltre, sento che mi ha stimolato molto a fare meglio. Penso di aver fatto davvero bene in questa partita. Brucia un po’ meno perché so che ho dato letteralmente tutto quello che potevo. Funziona un po’ come una cosa a doppio senso“.

D: “So che è molto, molto presto, ma cosa hai imparato su te stessa nell’ultimo paio di settimane e in quest’ultimo paio di giorni in particolare, con i tuoi primi due incontri ravvicinati?

Osaka: “Ho imparato di dover reimparare molto me stessa, e l’ho appena reimparato, ma penso di avere molto cuore. Quando gioco e sono al meglio, metto davvero tutta la mia anima in ogni punto. Giocare e riscoprire di nuovo quella sensazione è stato divertente“.

D: “Anche solo in una manciata di volte là fuori, anche quando un punto ti andava contro, ti si vedeva sorridere e ridere tra te. Ce n’è uno in cui sembrava che la palla andasse lunga e tu l’hai lasciata, ma ha colpito la linea. Ti senti particolarmente diversa quando sei là fuori rispetto a quando sei andata via? Se sì, in che modo questa mentalità diversa influirà quando arriverai a Melbourne?

Osaka: “Mi sto divertendo molto di più, e mi rendo anche conto che ci sono molte cose che non sono sotto il mio controllo. Forse la palla che era dentro avrei potuto colpirla. Ma a parte questo, mi sento più consapevole di star affrontando le migliori giocatrici del mondo, ed entrambe abbiamo l’opportunità di vincere. Penso anche di essermi allenata così duramente dopo il parto che ho bisogno di godermi questi momenti, e, guardando Sharapova e Serena ritirarsi, so che la carriera di un tennista non è così lunga, quindi dovrei divertirmi finché posso“.

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