[Q] A. Tabilo b. T. Daniel 6-2 7-5

La finale a sorpresa all’ASB Classic di Auckland ha visto un qualificato vincere il suo primo titolo ATP. Alejandro Tabilo (82 del ranking) vive una settimana da sogno e conclude questa finale in due set, imponendosi per 6-2 7-5 su Taro Daniel (74 del ranking), in 1 ora e 38 minuti. Una finale che riporta il tennis cileno alla ribalta e che porta il finalista alla sua miglior classifica mondiale, numero 49. Sicuramente una prestazione molto convincente del sudamericano, che domina questa finale servendo 10 aces e imponendosi con il suo dritto mancino. Una grandissima iniezione di fiducia per Tabilo, soprattutto in vista dell’Australian Open. “Sono molto felice e onestamente mi sembra tutto surreale”, ha commentato alla fine del match il 26enne cileno, che è il primo giocatore del suo paese a vincere un titolo del circuito maggiore sul cemento da quando, nel 2007, Fernando Gonzalez trionfò a Pechino. A rendere ancora più particolare la giornata di Tabilo ha contribuito la danza Maori eseguita in suo onore da nativi della Nuova Zelanda durante la premiazione in campo.

Niente da fare per Daniel che può comunque ritenersi soddisfatto per un ottimo torneo, al contrario dell’anno precedente in cui non è riuscito per un soffio a superare le qualificazioni. Quest’anno è stato protagonista di un’ottima corsa in Nuova Zelanda ma per sua sfortuna ha incontrato un giocatore in stato di grazia che gli ha lasciato poco spazio per poter imporre il suo gioco.

Statisticamente parlando è importante sottolineare come la partita sia stata dominata dal servizio di Tabilo (10 ace e il 71% dei punti vinti con la prima) contro una percentuale molto bassa di punti sulla seconda di servizio di Daniel. Molte sono state le opportunità per il nipponico di recuperare la partita con 5 palle break, annullate dal suo rivale che è sempre rimasto solido per tutta la partita. Entrambi i giocatori si preparano per l’Australian Open, dove Daniel affronterà Chris Eubanks e Tabilo affronterà il qualificato Aleksandar Kovacevic.

Jacopo Dantona