Valentin Vacherot è sempre stato considerato dagli addetti ai lavori con un po’ di sufficienza e quando di lui si diceva che era il miglior tennista del Principato il tono era sempre di ironica condiscendenza. A 25 anni da poco compiuti questo ragazzone di 193 cm deve essersi stancato di questa situazione e ha iniziato la stagione sparando i fuochi d’artificio. Basti dire che in questo 2024 è ancora imbattuto (12/0 il suo bilancio) e ha messo in bacheca il suo secondo trofeo Challenger consecutivo, il terzo in carriera. Curiosamente tutti ottenuti qui in Thailandia a Nonthaburi (il precedente nel 2022) dove evidentemente si trova molto bene. E il suo percorso in questo Challenger 75 (cemento) non è stato banale perché, dopo i successi contro Tennys Sandgren, Dennis Novak e Arthur Fery, la finale contro il 28enne bretone Marcel Guinard (n.281 ATP) è stata partita vera, come conferma il punteggio di 7-5 7-6(5). Questo successo regala a Vacherot il nuovo best ranking alla posizione n.172 ATP.
Al Challenger 50 di Buenos Aires (terra battuta), eliminato a sorpresa nei quarti il nostro Gianluca Mager dal modesto brasiliano Joao Fonseca (n.683), sono arrivati a giocarsi il titolo il kazako Dmitry Popko (n.417 ATP) e il peruviano Gonzalo Bueno (n.415), in una finale di livello piuttosto modesto che non avrebbe fatto felici nemmeno gli organizzatori di un ITF. Cose che succedono, ripetiamo, a causa della concomitanza con le qualificazioni dell’Australian Open. Comunque sia alla fine a vincere è stato il 19enne Gonzalo Bueno che ha prevalso allo sprint col punteggio di 6-4 2-6 7-6(4), dopo aver ballato a lungo sull’orlo del precipizio. Con questo successo Gonzalo dovrebbe salire alla posizione n.322 ATP, di gran lunga il suo nuovo best ranking.
Si giocava anche in Europa, e precisamente in Portogallo a Oeiras (Challenger 75) dove nel secondo dei tanti tornei programmati ogni anno nella graziosa cittadina situata a 10 km da Lisbona, sono protagonisti gli splendidi campi indoor del Complexo de Tenis do Jamor. E questo è niente perché non appena il tempo si addolcirà si tornerà a giocare nel magnifico centrale in terra battuta del circolo, uno dei campi più belli che ci sia mai capitato di vedere. A sollevare il trofeo questa settimana è stato lo svizzero Leandro Riedi che ha chiuso senza perdere nemmeno un set, superando con freddezza l’unico momento di leggera difficoltà quando nel primo set della finale contro lo statunitense Martin Damm è stato costretto al tie-break per poi concludere col punteggio di 7-6(6) 6-2. Per il 21enne nativo di Frauenfeld è il terzo successo a livello Challenger (Helsinki e Andria nel 2022 i precedenti) che gli permetterà di risalire alla posizione n.250 (suo best fu il n.126 nello scorso mese di marzo) dopo che una disastrosa seconda parte della stagione 2023 (10 sconfitte a fronte di due sole vittorie) lo aveva fatto precipitare oltre la 300esima posizione.