Australian Open: De Minaur batte nettamente Arnaldi. Ma il punteggio non dice tutto

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Australian Open: De Minaur batte nettamente Arnaldi. Ma il punteggio non dice tutto

L’australiano lascia sei game a un Arnaldi un po’ sprecone. Ora potrebbe affrontare Cobolli

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Alex De Minaur - Australian Open 2024 - Twitter (@ATPTour)
 

[10] A. De Minaur b. M. Arnaldi 6-3 6-0 6-3

Finisce al secondo turno l’Australian Open di Matteo Arnaldi. Ce lo si aspettava, contro il n.10 al mondo Alex De Minaur? Decisamente sì, ma forse con un passivo meno severo. Almeno a un primo sguardo, sembra che la partita non ci sia mai stata. Ma è un punteggio bugiardo: in realtà l’azzurro ha giocato, ha avuto comunque sei palle break, e raramente nello scambio è apparso molto in difficoltà. Paga le occasioni sprecate e l’essersi trovato di fronte un avversario molto bravo a buttarsi anche nella minima breccia che potesse dargli vantaggio. Forse non un set, ma qualche game in più Matteo lo avrebbe meritato. Si sono viste buone cose, i margini, specie sul piano mentale, sono ancora molto ampi. Oggi, semplicemente, ha giocato contro uno dei giocatori più in forma del circuito. De Minaur ora affronterà il vincente del match tra Flavio Cobolli e Pavel Kotov.

Di seguito le dichiarazioni a caldo dell’australiano, sempre molto umile e già in focus sul prossimo impegno (tolto il simpatico siparietto sulla sua auto, che avrebbe detto di preferire alla fidanzata): “Matteo è forte, è un giocatore che ha molta potenza. Dovevo essere continuo, usare il pubblico, rimanere concentrato, sono molto felice di aver vinto. Ci ha spezzato il cuore perdere la finale di Davis contro l’Italia, oggi è stata una piccola rivincita. La mia macchina è la Mini del 1973, ha appena compiuto 50 anni, abbiamo fatto una grande festa per lei. La sua bellezza è non sapere se al mattino partirà. Sia Cobolli che Kotov sono giocatori di qualità. Cobolli sta crescendo, Kotov viene dalla miglior stagione, ma devo pensare a me stesso, abbassare la testa e fare quello che so fare“.

Primo set: Arnaldi ha chance ma non le sfrutta. De Minaur sì e va in vantaggio

Non è l’inizio che si augurava Matteo Arnaldi. Il terzo game è già quello del break per De Minaur. Dopo una chance a testa nei primi due giochi, l’australiano spinge la risposta e restituisce palle veloci, che specie a destra danno fastidio a Matteo. Capitola sulla terza palla break, con un po’ di colpe per una volée non chiusa che regala un lob “comodo” Il reale problema è una certa mancanza di prime, che crea spesso occasioni all’australiano di prendere in mano il gioco e allungare lo scambio, consapevole di dover comportarsi bene sui suoi turni. E dal break sono 8 punti su 9 alla battuta, con una gran mano da prime e ace. Poi la differenza tra un top 10 e un buon giocatore Alex ben la mostra negli ultimi due giochi. Prima annulla con buona freddezza una palla del contro-break ad Arnaldi, poi prendendo il tempo al servizio e giocando risposte dentro al campo, profonde, gli fa paura e rimonta da 40-15 per prendersi il primo set, anche meno netto di quanto il punteggio non suggerisca.

Secondo set: 6-0 severo, ma troppo solido De Minaur

In apertura di set arrivano altre due palle break per Arnaldi. Sulla prima emerge una leggera incertezza ad attaccare, e potrebbe essere una chiave di volta per il match. Sulla seconda De Minaur trova un punto dei suoi, e entra in versione “Demon”. Nel secondo gioco intensifica lo scambio, Matteo prova ad accelerare, vuole la soluzione più veloce, e risolve il tutto regalando il break con quattro non forzati. A tratti il palleggio sembra gestito dall’azzurro, ma dovrebbe cercare di proporsi di più e fornire qualche variazione contro la muraglia australiana. Quello che vive un secondo set da incubo è un Arnaldi tradito quando conta dall’amato rovescio, il colpo naturale, e punito da un avversario troppo veloce, molto bene su entrambi i colpi al rimbalzo, ma soprattutto consapevole del proprio valore, capace così di dominare le poche buone sensazioni rimaste nel sanremese e di chiudere 6-0 un set che di fatto si è spento sulle palle break sprecate all’inizio.

Terzo set: arriva qualche regalo, ma l’australiano è superiore

Ancora una volta la prima palla break è per Arnaldi. Ancora una volta De Minaur imposta lo scambio lungo, l’azzurro prova ad uscirne ma sbatte contro il nastro. Da lì l’australiano vuole dare una sterzata definitiva, e con il break subito dopo, aggredendo, spazzolando per bene il dritto di Matteo, porta a 11 la striscia di game vinti. E dire che il n.41 al mondo sta ben giocando i punti, ci spera, spinge, sceglie quasi sempre bene…peccato che l’altro arrivi e sappia cosa fare ovunque. Arnaldi ha però il merito di starci dentro fino in fondo, di provarci, come mostra il primo break del suo incontro (finalmente) ottenuto nel quinto game con un bel rovescio vincente, aiutato da due doppi falli. La gioia è effimera, ma almeno permette di muovere il punteggio. La sensazione è che l’azzurro potrebbe tentare di prolungare il match, ma spesso cade nella fretta, pur di non stare troppo nello scambio. Crolla nella trappola dell’australiano, che sfrutta un nono game con qualche strafalcione di troppo per il break che subito dopo si rivelerà decisivo per regalargli il terzo turno.

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