Australian Open: Tsitsipas si sveglia alla distanza, Rublev sul velluto, Monfils ai saluti

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Australian Open: Tsitsipas si sveglia alla distanza, Rublev sul velluto, Monfils ai saluti

Il greco soffre ma passa con Thompson in quattro set. Il russo non ha problemi con Eubanks mentre il francese viene eliminato da Etcheverry in tre parziali.

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Stefanos Tsitsipas - Australian Open 2024 (X @Australian Open)
Stefanos Tsitsipas - Australian Open 2024 (X @Australian Open)
 

E’ stato un secondo turno più impegnativo del previsto quello che ha visto Stefanos Tsitsipas avere la meglio contro un Jordan Thompson che ha venduto cara la pelle, arrendendosi dopo quattro set. Non si può dire lo stesso della sfida a cui è stato sottoposto Andrey Rublev che con un triplice 6-4 batte facilmente Christopher Eubanks. Con lo stesso punteggio del russo, Martin Etcheverry decreta l’eliminazione di Gael Monfils che esce di scena, forse, per l’ultima volta a Melbourne.


[7] S. Tsitsipas b. J. Thompson  4-6 7-6(6) 6-2 7-6(4)

Tsitsipas entra in campo in modo abbastanza indolente concedendo a Thompson già al pronti via tre occasioni per strappargli il servizio. Il pericolo scampato è solo uno spoiler di quello che capiterà nel sesto game, decisivo per le sorti del primo parziale dove l’australiano, con la proverbiale solidità, approfitta di un greco sonnecchiante per portarsi avanti nel punteggio e spaventare il classe 1998. Nel secondo set l’ellenico gioca meglio ma è ancora impreciso con i colpi e il beniamino di casa tiene botta in scioltezza. Regna l’equilibrio e serve il tie break per stabilire il padrone del secondo parziale. Subito avanti l’ateniese con il mini break, una risposta fulminea sul serve and volley dell’avversario lo porta avanti 3-0. Si gira sul 4-2. Due servizi e dritto portano Tsitsipas a ben tre set. I primi due cancellati da Thompson. La costruzione del terzo set point da parte del greco, quello sulla sua racchetta, è perfetta ma vanificata da uno sciagurato smash al volo che termina out. A toglierlo dalla smania di chiudere ci pensa un rovescio fiacco dell’australiano che regala al figlio di Apostolos un tie break che si stava per complicare, finisce 8-6. Si va sull’1-1.


La testa di Thompson è ancora su quel rovescio affossato a rete nel tie break perché si presenta all’alba del terzo set senza quella pulizia di gioco che lo aveva portato in vantaggio. Tsitsipas, di rimando, riduce gli errori in risposta e sigudagna due palle break, la seconda gli permette di mettere la testa avanti nel parziale. La testa di serie numero 7 apre una crepa nella mente del suo avversario e prova a scavare il solco. Non solo conferma il break ma strappa nuovamente il servizio al padrone di casa che, in un gesto di stizza, scaglia la racchetta a terra. Il numero 49 del ranking prova a ribellarsi al risultato ma il nativo di Atene sale 4-0. La sua versione sbiadita sembra un lontano parente di quello che fa funzionare il dritto a meraviglia e, senza sorprese tranne un gabbiano che irrompe nell’arena per un minuto, fa leva sul vantaggio accumulato e chiude 6-2.

Il quarto set sembra viversi nell’attesa che il greco prenda il largo dato che nel game di apertura l’australiano è costretto a sudare sette camice per respingere l’assalto dell’avversario. E’ solo il preludio, appunto, al break che non tarda ad arrivare nel quinto gioco dove Tsitsipas gioca leggero e totalmente a briglia sciolta. Sembra tutto deciso quando alla “Margaret Court” succede quello che non ti aspetti, sul 15-40 l’ellenico spegne l’interruttore e Thompson ne approfitta con tre punti di fila, la volèe a rete è la ciliegina con cui riapre un match che sembrava scritto. Il numero 7 al mondo rivede i fantasmi e Thompson rischia di scucirgli il quarto set dalle tasche con quattro sanguinose palle break non capitalizzate. Si va al tie break dove “Tsitsi” è pressoché perfetto, scaccia via la paura del quinto set e porta a casa un match durato 3h e 40’.

[5] A. Rublev b. C. Eubanks 6-4 6-4 6-4


Un triplice 6-4 che forse maschera la semplicità con cui Andrey Rublev si sbarazza di un Cristopher Eubanks che continua il suo momento non positivo, in controtendenza a quello vissuto la scorsa stagione. Per il russo è stato un secondo turno agevole, nulla a che vedere con il suo match inaugurale dove è stato trascinato al tie break del quinto dall’ottimo Seyboth Wild. La testa di serie numero 5 indirizza subito il parziale nel game di apertura strappando comodamente il servizio all’americano evidentemente ancora freddo. L’unico patema del set  è quando nel quinto game, il numero 35 del ranking ha a disposizione 3 palle break per rimettersi in carreggiata ma non riesce a concretizzare cedendo così il primo set. Saranno le uniche occasioni per tutta la restante parte dell’incontro perché il moscovita non concede più spazio al proprio rivale e, grazie ad un break per parziale, liquida lo statunitense con un secco 3-0. Al terzo turno Rublev sarà impegnato nella sfida contro l’americano Sebastian Korda che ha superato in tre set il francese Quentin Halys.

M. Etchverry b. G.Monfils 6-4 6-4 6-4

Gael Monfils saluta l’Australian Open. Così come per Andy Murray, potrebbe essere il suo ultimo passaggio qui a Melbourne, ragion per cui su questo match cala un velo di tristezza a conferma del tramonto di un’era di tennisti. Il carnefice è sempre lo stesso, quel Martin Etcheverry che sta continuando a prendersi le sue belle soddisfazioni su questa superficie e in questo Slam. Nonostante il punteggio sia abbastanza netto, il francese esce di scena con qualche piccolo rimpianto nel borsone perché se è vero che nel primo set l’unico sussulto è stato sul 5-2 quando ha provato a riaprire un esito incanalato, negli altri set ha avuto occasione per portarsi avanti ma senza riuscirci. Grosso merito di questa rincorsa stoppata va all’argentino che conduce la contesa dall’inizio alla fine senza farsi demoralizzare da qualche giocata a cinque stelle con cui il francese sa ancora trascinare il pubblico dalla sua. L’amaro in bocca del transalpino va alle due palle break avute nel quinto gioco del terzo set dove si fa viva una vecchia regola del tennis: break fallito, break subito e il numero 32 del ranking vola verso il terzo 6-4 del match.

Manuel Ventriglia

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