Australian Open, Blinkova: “Ho avuto pensieri negativi, mi è servito tanto coraggio”

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Australian Open, Blinkova: “Ho avuto pensieri negativi, mi è servito tanto coraggio”

La russa ha battuto Elena Rybakina in tre set al termine di un tiebreak leggendario: “Giocare qui era il mio sogno, mi hanno sostenuto molto”

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Un match destinato a fare storia. Epico anche se volessimo prendere in esame solo il finale dell’incontro, gustosa ciliegina apparecchiata su una partita già scoppiettante anche prima del tie break del terzo set che ha fatto registrare 42 punti. Un record di cui non avrebbe voluto essere protagonista Elena Rybakina, recitando il ruolo della sconfitta perché a trionfare è stata Anna Blinkova che si porta a casa la contesa con il punteggio di 6-4 4-6 7-6(20). Un’impresa straordinaria per la tennista russa che, orgogliosa e raggiante, ha parlato dell’incontro in conferenza stampa:

D. Il tuo incontro ha tenuto a Melbourne Park tutti incollati al televisore. Quanto è stato divertente giocarlo, o quanto sei sollevata in questo momento?

Blinkova: Prima del match, mi sono detta che dovevo solo divertirmi. E’ sempre stato il mio sogno giocare sulla Rod Laver Arena. Mi ero preparata ad avere solo emozioni positive sul campo e non importava come fosse andato l’incontro. Mi sono raccomandata di dare il massimo fino all’ultimo momento e di godermi ogni istante. Certo, durante il match è stato difficile rimanere sempre positiva. Ho avuto dei momenti fantastici, ma anche momenti di frustrazione, per esempio, tutti i match point che non sono riuscita a concretizzare. Ho fatto tanto lavoro mentale, parlavo tra me e me per rimanere positiva e mi sono detta che potevo ancora vincere l’incontro fino alla fine. Ho cercato di avere un piano tattico per ogni punto fino alla fine. Questo mi ha aiutato a vincere.

D. Quanto ti ha aiutato oggi, per quanto riguarda il grande palcoscenico, avversario top, grande occasione e pubblico rumoroso, l’aver giocato in primavera contro Caroline Garcia al Roland Garros?

Blinkova: Sì, mi ha aiutato tanto. Ogni volta che gioco in una grande arena come questa, divento più esperta, e mi sto abituando sempre di più a tutto questo. Quando ho giocato allo Slam di Francia contro Caroline, il pubblico mi era a sfavore, chiaramente. Oggi mi stavano sostenendo tanto. Sono stati incredibili. Mi è piaciuto tanto. Il mio sogno di giocare alla Rod Laver Arena è diventato realtà, pieno di spettatori. L’energia era pazzesca. Ho apprezzato.

D. Stavi giocando contro una tennista che è vincitrice di un titolo Slam, che qui è stata in finale. Hai avuto match point nel terzo set che non hai concretizzato. Quando siete andate al tie break, hai mai pensato di poterla perdere, o eri sempre fiduciosa sul poterla vincere? 

Blinkova: Sì, bella domanda. Mi sono passati per la mente pensieri negativi, specialmente quando non ho sfruttato i miei match point e avevo match point contro in risposta. Ho pensato tanto a se avesse servito bene, se avesse tirato un’ottima prima, sarebbe finita. Ho provato a scacciare via questi pensieri. Mi sono detta di tagliare la traiettoria, velocizzare la mano in risposta. Ho cercato di essere solida tutto il tempo, continuando a correre dappertutto e rimettere tutte le palle in gioco. Quando ho avuto opportunità, quando ho avuto match point, avevo fretta. La mia mano stava tremando. Ho cercato di essere aggressiva, ma stavo facendo troppi errori. Finalmente sono stata in grado di rimanere solida. Nell’ultimo match point, il match point che ho concretizzato, ero in difesa. Penso di aver colpito due rovesci molto corti ma anche molto duri. Sono molto contenta di averli messi in campo.

D. Riesci a ricordarti di aver mai assistito ad un tie break così lungo ?

Blinkova: Sì, un paio di volte. Sì, qualche volta. Non così lunghi probabilmente. Ho sentito che questo è il tie break più lungo in assoluto. E’ pazzesco (sorride)

D. La folla, chiunque dinanzi al televisore, era stupita chiedendosi, quando finirà ?

Blinkova: Un tie break infinito (sorride)

Q. Cosa ti è servito, ci siamo concentrati sul tie-break, ma qual è stata la chiave per arrivare al punto in cui hai avuto match point prima del tie-break? Cosa hai fatto di buono dal punto di vista tattico stasera per avvicinarti alla vittoria?

Blinkova: Se dovessi scegliere una parola, sarebbe “coraggio”. Mi è servito tanto coraggio. Stavo cercando l’equilibrio tra essere aggressiva ed essere solida, non affrettandomi, ma cercando di farle giocare sempre un colpo in più, sempre un colpo in più. Penso di essere diventata un pochino più difensiva nel secondo set così lei poteva venire avanti, e poteva farmi correre essendo più aggressiva. Nel terzo set, mi sono detta di essere più aggressiva, di colpire più forte, di farla muovere di più. Mi è servito coraggio. Mi è servito molta calma per rimanere sul pezzo e giocare punto dopo punto e ignorare cosa succede nel punto, nel punto che io ho perso.

D. Ci hai parlato di come le tue mani e le tue gambe stessero tremando.
Un alto momento di stress. I giocatori di tennis sono dei perfezionisti che si aspettano tanto da loro stessi. Che tipo di lavoro mentale hai fatto l’anno scorso o – hai parlato di questo in Cina- provare ad essere più gentile verso te stessa e di non essere così dura per tutto il tempo? Questo ti ha aiutato stanotte?

Blinkova: Sì, ero solita essere una perfezionista. Non ero mai contenta di come giocassi. Se ad esempio non vincevo il punto nel modo in cui volevo, non con un colpo bellissimo, non ero contenta. Qualunque punto io vinca è un buon punto. Qualunque colpo rimanga in campo è un buon colpo. E’ questo quello che ricordo a me stessa. Ho fatto molto lavoro mentale sul non andare nel panico, sul rimanere calma, sul respirare, su non essere frustrata dopo gli errori. Dico sempre a me stessa che tutti fanno errori, è normale. Non appena l’intenzione è buona, non appena la mia intenzione è quella di mettere la palla in campo, è un buon tiro. Devo solo continuare a farlo.

D. In senso generale, cosa significa questa vittoria per te ? 

Blinkova: Molto. Ad essere onesti, ho avuto molte motivazioni per vincere questo match. Una delle tante era rimanere qui. Prima di andare in campo, mi sono ripromessa di lottare per rimanere qui più a lungo all’Australian Open, nell’atmosfera più bella al mondo.

Manuel Ventriglia

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