Australian Open, nuovo obiettivo per Sinner: italianizzare il coach Cahill
“Gli stiamo insegnando quale pasta mangiare”. L’altoatesino si rende protagonista di un simpatico siparietto post-match
“Gli stiamo insegnando quale pasta mangiare”. L’altoatesino si rende protagonista di un simpatico siparietto post-match
Sono tanti gli obbiettivi di Jannik Sinner, tra cui migliorare ancora di più il servizio (tema affrontato anche da Scanagatta nel suo editoriale), alzare per la prima volta un trofeo dello Slam e, forse un po’ più in basso in questa lista, c’è anche avvicinare il super coach Darren Cahill all’Italia e alle sue abitudini. Qualche giorno da, alla fine della partita che l’ha visto imporsi su Botic Van de Zandschulp, Jannik è stato intervistato in campo. Il numero 4 del ranking ATP si è sempre mostrato impostato e serio in questi frangenti ma non in questo caso dove ha voluto godersi l’atmosfera creata in quello che viene, non a caso, definito Happy Slam.
L’intervistatore gli domanda come si può creare un legame tra due persone con un palato cosi differente, in particolare sembra che l’australiano Darren Cahill abbia una certa preferenza per il pasticcio di carne. “Per me è importantissimo avere Darren nel mio angolo, mi dà grande fiducia e tranquillità, ed è quello di cui ho bisogno come giocatore”, esordisce Jannik in maniera seria e composta, per poi lasciarsi andare dicendo “abbiamo un buon rapporto ma siamo ancora un po’ distanti su alcuni aspetti. Piano piano sta diventando sempre più italiano e stiamo cercando di insegnargli quale pasta è meglio mangiare e quale evitare”.
Jacopo Dantona