Australian Open: una grande Kalinskaya soffoca i sogni di Jasmine Paolini

Australian Open

Australian Open: una grande Kalinskaya soffoca i sogni di Jasmine Paolini

L’azzurra non trova le contromisure al tennis praticamente perfetto della numero 75 WTA e si ferma agli ottavi di finale

Pubblicato

il

Jasmine Paolini - Australian Open 2024 (X @federtennis)
Jasmine Paolini - Australian Open 2024 (X @federtennis)
 

A. Kalinskaya b.[26] J. Paolini 6-4 6-2

“Per Jasmine questa sarà anche una grande occasione, ma la stessa cosa si può dire per le altre”. Faceva bene Renzo Furlan a tenere i piedi per terra in un’intervista ai nostri microfoni: il tabellone aperto come non mai poteva ingolosire la sua pupilla Jasmine Paolini, ma nel tennis spesso le elucubrazioni teoriche non trovano conforto nella realtà. Poco ha potuto la nostra giocatrice contro una Kalinskaya praticamente perfetta, una giocatrice che vale più della sua classifica attuale come del resto aveva detto proprio Jasmine. E’ l’attuale numero 75 WTA a passare ai quarti di finale al termine di un match in cui ha manifestato la sua superiorità tecnica nei confronti dell’azzurra, a dispetto di quanto afferma la classifica odierna e del fatto che entrambe le giocatrici fossero al loro primo ottavo Slam. Basta dire che alla fine del match sono 13 gli errori gratuiti di Kalinskaya contro i 33 dell’azzurra che, soffocata dal gioco potente e preciso dell’avversaria, è stata costretta ad affrettare i colpi per fare qualcosa di speciale, senza però riuscirci. Resta comunque soddisfacente il torneo di Jasmine, che porta a casa il miglior risultato Slam di sempre: dovrebbe entrare tra le prime 25 del mondo a partire da lunedì prossimo, sarà il suo best ranking.

Primo set: Kalinskaya più potente dell’azzurra

L’avvio è complicato per Jasmine, soprattutto per meriti dell’avversaria. Anna sembra a suo agio in campo, il suo ritmo e la velocità sembrano troppo per l’azzurra che fa fatica a muovere l’avversaria e a metterla in difficoltà col servizio. C’è subito un break per Kalinskaya nel terzo gioco, poi Jasmine reagisce: sul piano caratteriale l’azzurra entra in partita fin da subito, le difficoltà sono soprattutto di carattere tecnico perché Anna è implacabile dalla sua mattonella e da lì l’italiana non la riesce a spostare. Così, dopo il controbreak dell’azzurra, c’è subito un altro break a favore di Anna.

Kalinskaya è solida e picchia forte con pulizia e naturalezza, nonostante una fasciatura evidente alla spalla destra. La palla arriva sempre in fretta e non è facile replicare. Jasmine salva un primo set point quando serve sul 5-3, aprendosi ottimamente il campo con un diagonale stretto di dritto per chiudere con lo sventaglio dall’altra parte. Ma Kalinskaya chiude il primo set nel game successivo, quando un dritto in recupero di Paolini termina lungo. Peccato perché nel punto precedente la nostra aveva giocato ottimamente, sparacchiando però in rete un dritto in avanzamento non impossibile. Contro un’avversaria così in palla, si può stare in partita solo se si è perfetti e così non accade.

Secondo set: Paolini non concretizza, Kalinskaya non perdona

Il servizio di Jasmine non dà un grande fastidio ad Anna soprattutto quando non entra la prima e così Kalinskaya arriva a una pericolosa palla break già nel primo game del secondo parziale. Alla toscana però non si può rimproverare molto sotto il profilo dell’approccio caratteriale, Jasmine si salva e tiene il servizio. Prova a prendere fiducia nel game successivo e arriva lei a 0-40, ma non riesce a concretizzare questo grosso vantaggio rispondendo a corrente alternata, poi ai vantaggi spreca anche uno smash e così dopo un game lungo 14 punti è Kalinskaya a tenere il servizio. L’occasione mancata brucia parecchio perché, nel game successivo, è Anna a fare quello che a Jasmine non era riuscito, concretizzando l’occasione alla prima palla break per salire 3-2 e servizio.

Anna si muove sempre con anticipo, legge bene i colpi di Jasmine e la fa correre a destra e sinistra. Con due schiaffi al volo sale 4-2. Jasmine prova a fare gioco, ma la situazione la induce ad agire con troppa fretta e arriva qualche errore di troppo. Nel game successivo così è Anna ad arrivare 0-40 e a strappare per la seconda volta la battuta a Jasmine con un fulminante passante lungolinea di dritto. Non ci sono possibilità per Jasmine quando Anna va a servire per il match: è lei a volare ai quarti di finale chiudendo il match 6-4 6-2 in 1h 19min, un risultato giusto per quello che si è visto in campo.

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement