È tutto pronto per l’atto conclusivo degli Australian Open nel circuito femminile. Sarà Qinwen Zheng a contendere il titolo a Aryna Sabalenka, vincitrice lo scorso anno. La tennista cinese ha superato in semifinale l’ucraina Dayana Yastremska con un doppio 6-4 che le ha aperto le porte della storia del suo paese. Sono 10 anni da quando Li Na ha alzato il trofeo a Melbourne, alla sua connazionale manca l’impresa in finale per eguagliarla. La classe 2002, raggiante in conferenza stampa, ha sottolineato quanto l’ex giocatrice sia stata fondamentale nella sua formazione e si è espressa anche sul big match con la bielorussa.
Qinwen, congratulazioni. Sei per la prima volta in una finale Slam. Parlaci delle tue emozioni e di quello che stai provando oggi.
Zheng: “Certamente, l’emozione di essere arrivata alla mia prima finale Slam è stata incredibile. E’ il mio sogno da quando ero ragazzina. Ora sono molto felice, ma so che c’è ancora un’altra battaglia. Sto cercando di tenere a bada le mie emozioni (sorride).”
D. Congratulazioni. Non solo è la tua prima finale Slam, ma lungo il percorso non hai affrontato una giocatrice vicina al ranking della tua prossima avversaria, Sabalenka. Che ruolo giocherà tutto ciò nel big match?
Zheng: “Sono sicura che la finale sarà molto competitiva, perché penso che Sabalenka sia una delle migliori picchiatrici nel circuito. Ha il miglior servizio, migliore dritto, miglior rovescio. E’ una tennista completa. Come hai detto, non ho affrontato teste di serie nei turni precedenti e lei sarà la prima. Ma, sai, è una partita secca, quindi vediamo cosa succederà.”
D. Credi nel fato, nel destino, in un certo senso? È il decimo anniversario di Li Na, sei tornata con il tuo allenatore, ci sono molte cose che fanno pensare che le cose siano destinate ad accadere. Come lo elabori? Come affronti questa idea?
Zheng: “Credo nel destino. Sì, ci credo. Come hai detto tu, ma sai, cerco di non lasciare che altre cose mi influenzino, anche il destino. Quando tutto funziona bene, credo nel destino. Ma se il destino non va dalla mia parte, non ci credo per niente (sorride). Dipende solo da dove va il destino (sorride).”
D. Parlerai con Li Na prima del match, ti farai dare qualche consiglio su come affrontarlo ?
Zheng: “Già mi ha dato consigli l’ultima volta. Mi ha detto, non pensarci troppo. Fallo e basta. Credo sia tutto (sorride).”
D. Mentre era anche lei qui, hai incontrato più volte Li Na oppure è successo solo una volta? Ci puoi dire di più sull’influenza che ha avuto una giocatrice del genere, come ispirazione, sulla tua carriera?
Zheng: “L’ultima volta che l’ho incontrata, voi avete già visto il video. Voglio dire, lei rappresenta tanto per tutti i ragazzi cinesi della mia generazione. Perché è stata la prima a vincere tornei dello Slam. Fu incredibile per tutte le donne asiatiche in quel momento. Ci ha dato molta speranza, in quel momento, a tutti ragazzi come me. Sì, penso che rappresenti tanto per tutti.”
D. Solo una domande sull’esperienza. Sabato affronterai una giocatrice alla sue terza finale Slam. Tu giocherai la prima. Che sfida sarà affrontare qualcuno con questa esperienza ?
Zheng: “Oh, io penso che la sfida sia dovunque. Non solo lei. Voglio dire, ci sarà una sfida anche sul mio lato del campo, perché sai, arrivare in finale, tutti hanno bisogno di affrontare la pressione in finale. Chi la gestisce meglio e chi riuscirà a mostrare il proprio tennis, sarà chi vincerà il match. Si, voglio dire, è una delle mie sfide. Ho bisogno di farci i conti. Proverò a lavorarci su. Non posso dire altro. Posso dire di godermi la finale e di lottare, quello sì.”
Manuel Ventriglia
