Matteo Gigante e il successo in Thailandia: "Penso sia stato il torneo più difficile della mia vita"

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Matteo Gigante e il successo in Thailandia: “Penso sia stato il torneo più difficile della mia vita”

La delusione post eliminazione a Melbourne si è trasformata in riscatto per il tennista romano: “Sono stato bravo a reagire giorno dopo giorno”. Sul voto alla passata stagione: “Otto”

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Gigante Matteo - Foto Johanna Wallmaier
 

Non solo Australian Open, il tennis italiano sorride anche in giro per il mondo. Dopo i 17 titoli Challenger conquistati da tennisti italiani nel 2023 (qui un recap di quanto è successo nel circuito Challenger) arriva il primo sorriso del 2024. Il primo alloro italiano stagionale a livello Challenger arriva per mano di Matteo Gigante. 

Il tennista romano, attuale numero 171 del ranking ATP, riscatta l’eliminazione precoce dalle qualificazioni dell’Australian Open trionfando al Challenger 75 di Nonthaburi III.

Un altro tassello nel processo di crescita di uno dei giovani talenti dell’Italia tennistica. Il ventiduenne mancino dimostra di avere la solidità mentale necessaria per resettare dopo un passo falso e si regala con ottime probabilità il suo best ranking (la classifica live lo vede alla posizione 154) che prima di questa settimana era rappresentato dalla posizione 162 raggiunta lo scorso agosto.

Della prestazione in Thailandia, delle qualificazioni Slam, del suo percorso di crescita e di molto altro ne abbiamo parlato direttamente con il tennista romano.

D: Matteo, intanto iniziamo con gli auguri di Buon Compleanno, lo scorso 4 gennaio hai compiuto 22 anni, ti sei fatto un bel regalo.

MATTEO GIGANTE: “Grazie mille” (sorride).

 D: Iniziamo parlando della Thailandia. Terzo titolo a livello Challenger dopo Tenerife e Cordenons, vinti lo scorso anno. Un successo arrivato al termine di una settimana non facile. Tre match giunti al set decisivo con Weber, Onclin e soprattutto Ajdukovic. Poi raggiunta la semifinale, è sembrato che la tensione fosse sparita e le altre due partite sono sembrate più semplici sia come punteggio sia come livello di gioco espresso. Quali sono le sensazioni che porti con te dalla Thailandia?

MATTEO GIGANTE: “Innanzitutto penso che questo sia stato il torneo più difficile della mia vita, perché non era semplice avere una reazione di questo tipo dopo che, magari, mi aspettavo di fare meglio Melbourne. In Australia, invece, è andata male e sono dovuto ripartire subito per la Thailandia. Ho giocato il primo set del primo match (contro Weber, perso 6-1, ndr) veramente male, a livello psicologico. Poi sono stato bravo a reagire giorno dopo giorno, piano piano, grazie a Marco (Gulisano, ndr) il mio allenatore che mi sta sempre accanto. Sicuramente la vittoria più grande è stata questa.”

D: Quest’anno hai fatto il tuo esordio a Melbourne Park, giocando per la prima volta, le quali Slam dell’Australian Open. Purtroppo è finita subito contro Sweeny. Come è stato l’esordio a Melbourne e come commenti quel match, perché probabilmente ti aspettavi di più.

MATTEO GIGANTE:Potevo fare di più. Sicuramente non ho espresso il mio miglior tennis e l’avversario ovviamente giocava in casa, quindi aveva delle motivazioni extra. Lui ha giocato molto bene e poi si è qualificato per il tabellone principale. Mi dispiace per come è andata perché l’avevo ripresa nel secondo set, perché ero rimasto sempre attaccato alla partita. Diciamo che è anche girata un po’ male, però questo fa parte del tennis. Comunque prima trasferta – diciamo da grande – in Australia perché ho giocato solo da Junior. È stata divertente e comunque mi porto dietro tanto lavoro da fare, tante consapevolezze in più anche se non è andata benissimo”

D: Il 2023 è stato comunque un anno che ti ha visto crescere tanto. Ad inizio 2023 eri intorno alla posizione 250, un ranking che non ti consentiva di partire per l’Australia, infatti hai giocato ad Oeiras e poi Tenerife. Una stagione in cui hai guadagnato più di 70 posizioni e hai vinto due titoli. Che voto dai alla tua passata stagione?

MATTEO GIGANTE:Alla mia passata stagione do un otto. Peccato solo per per il finale di stagione, dove magari è mancata un po’ di voglia e anche per altri motivi. L’importante è aver ripreso il 2024 alla grandissima. Non era banale partire così bene. Ovviamente bisogna rimanere coi piedi per terra, lavorare, perché l’anno è appena iniziato e quindi non vedo l’ora di continuare così”

D: Hai parlato di voglia. Il talento non ti manca, sei uno dei giovani talenti italiani che si sono affacciati nelle zone di classifica che contano, quelle che ti permettono di giocare le quali Slam. Però se uno pensa al pubblico, ai social sembra quasi che a 22 anni uno sia vecchio. Tu stai lottando, emergendo e seguendo il tuo percorso. Ti senti in ritardo o sei soddisfatto del tuo percorso di crescita?

MATTEO GIGANTE:Penso che ognuno abbia il suo percorso. Poi c’è da dire anche che nel 2021 sono stato fermo più o meno 5 mesi per un infortunio quindi anche quello magari può essere stato un motivo che mi ha rallentato. Ognuno ha il suo tempo e poi i conti comunque si fanno a fine carriera. Io sono tranquillo, sono sereno, mi sto divertendo, mi sto godendo tutte le esperienze che sto facendo e questa è la cosa più importante”

D: Adesso l’asticella si alza. Giocherai le quali a Montpellier e sei tra i primi alternate nelle quali dell’ATP di Marsiglia. Ti vedremo giocare più a livello ATP rispetto al circuito Challenger?

MATTEO GIGANTE:Sicuramente sì, anche per vedere a che livello mi trovo. Per aumentare il proprio livello bisogna sempre giocare i tornei più importanti. Io per ora ho giocato solo due volte gli Internazionali BNL grazie alla wild card e Barcellona, che è è stato l’unico torneo ATP che ho giocato con la mia classifica. Quindi sì quest’anno appena ci sarà l’opportunità giocherò per la maggior parte tornei ATP”

D: Tra gli obiettivi di questa stagione quindi ci sarà cercare di entrare sempre più nei tornei ATP e magari arrivare anche a questa tanto agognata top 100, una classifica che cambia totalmente la la stagione e non solo a livello di di ranking di tornei ma anche a livello economico.

MATTEO GIGANTE:Quest’anno l’importante sarà alzare sempre il livello. Sara importante anche avere continuità, quella che magari mi è mancata l’anno scorso e mi è mancata in questi anni. Spero che si tratti della volta buona dove riesco a essere costante per una stagione intera. Questa sarebbe la cosa più importante.”

D: Su cosa state lavorando con Coach Gulisano?

MATTEO GIGANTE:Stiamo lavorando diciamo su tutti gli aspetti del dritto, sul servizio, sulla risposta e sui primi colpi. Poi un po’ di situazioni durante la partita. Cose normali. Servizio e risposta in primis, bisogna essere pronti perché comunque il livello è altissimo anche nei challenger. Quindi bisogna sempre stare al 100%.”

D: Hai giocato le quali in tutti e quattro i tornei dello Slam, quale senti più tuo? Sei arrivato ad un passo da entrare nel tabellone principale di Wimbledon, hai ceduto a Mayot nel turno decisivo. Come è stato giocare tre su cinque?

MATTEO GIGANTE:Wimbledon devo ancora viverla. Roehampton non è la stessa cosa (sorride). Per quanto riguarda l’ultimo turno era la prima volta che giocavo sull’erba quindi non me l’aspettavo per niente. Anche perché nel turno precedente avevo battuto Diallo che è un ottimo giocatore. Poi il terzo turno magari è mancata un po’ di consapevolezza. Era la prima volta che giocavo tre su cinque, ero proprio spaesato. Non sapevo da dove partire e come finire la partita quindi su questo poi ci sarà anche molto da lavorare. Riguardo gli Slam quello che mi è piaciuto di più, perchè mi piace giocare su terra, è Parigi.”

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