Australian Open: Sabalenka a un passo dalla doppietta. Zheng, le nuove emozioni e i consigli di Na Li

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Australian Open: Sabalenka a un passo dalla doppietta. Zheng, le nuove emozioni e i consigli di Na Li

Alle 9:30 di sabato 27 gennaio si deciderà sulla Rod Laver Arena chi sarà la migliore tennista tra le 128 inziali. La bielorussa è ultra-favorita in questo incontro con la cinese, che disputerà la prima finale Slam della sua vita. Sabalenka giocherà la sua terza a questi livelli

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Aryna Sabalenka - Australian Open 024 (Photo by TENNIS AUSTRALIA/ ALEX COPPEL)
 

Il seguito del video è presente sulla sezione dedicata all’Australian Open 2024 del sito di Intesa Sanpaolo, partner di Ubitennis.

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La conferma o la sorpresa? È una domanda che probabilmente qualcuno si starà facendo pensando alla finale femminile dell’Australian Open che si giocherà domani, sabato 27 novembre, sulla Rod Laver Arena di Melbourne. ‘Probabilmente’ e ‘qualcuno’ però, perché alla vigilia dell’incontro la stragrande maggioranza degli appassionati immagina già Aryna Sabalenka alzare il trofeo da campionessa per il secondo anno consecutivo. Secondo Slam in tasca e via. Non si dà molta speranza a Qinwen Zheng – tennista cinese numero 15 al mondo, da lunedì almeno 7, se vincesse il torneo 6 -, superstite della martoriata parte alta del tabellone dove sono cadute giorno dopo giorno le più alte teste di serie. Ma l’asiatica è andata avanti per la sua strada ed eccola qua, alla prima finale Slam in carriera, con il sorriso di chi sa di poter toccare le stelle anche grazie ai consigli del suo idolo d’infanzia, l’ex tennista e connazionale Na Li. Vincitrice, tra l’altro, di due Slam tra cui proprio l’Australian Open di dieci anni fa esatti, nell’edizione 2014. Se non sono segni del destino questi…

Non pensare troppo, gioca e bastaha detto l’ex numero 2 al mondo a Zheng. Facile a dirlo, decisamente meno facile a farlo. Sia perché, appunto, sarà la prima finale Major per la 21enne di Shiyan – le emozioni saranno molte e forti e potrebbero da una parte stimolarla a dare il meglio di sé o magari dall’altra un po’ bloccarla -, sia perché bisogna capire se Sabalenka glielo permetterà. La bielorussa è alla terza finale Slam in carriera, ha ormai una consistenza a livello Major impressionante (sei semifinali Slam consecutive), è protagonista di una serie di tredici vittorie a Melbourne consecutive, ha lasciato per strada nel suo tragitto per la finale solamente 26 giochi in sei match (nessun set perso, Zheng invece è dovuta ricorrere al parziale decisivo tre volte) e, neanche a dirlo, sta giocando il suo miglior tennis.

Tenterà quindi di ripetere il back to back bielorusso nell’Happy Slam di Viktoria Azarenka del biennio 2012-2013. Le premesse sono buone, i pronostici anche. Perdipiù, l’unico precedente tra le due sorride a trentadue denti a Sabalenka, poiché si tratta del recente quarto di finale allo US Open dove l’attuale numero 2 al mondo ha avuto la meglio sulla cinese con l’agile punteggio di 6-1 6-4.

Se questa finale venisse presa in mano dalla bielorussa e dalla sua potenza non ci sarebbe scampo per Zheng, che comunque è capace di tenere il ritmo alto sia di dritto che di rovescio, ma alla lunga potrebbe cedere. Un minimo di esitazione con i colpi, dovuta all’emozione per l’evento, probabilmente le sarebbe fatale. È comunque da vedere se Sabalenka riuscirà a mantenere l’altissimo livello mostrato fino ad ora nel torneo anche in quest’ultimo atto. Noi crediamo di sì non solo per le sue esperienze passate in questi palcoscenici che ormai la aiutano a gestire sempre meglio le sensazioni in campo in queste occasioni, ma anche e soprattutto perché il suo livello tennistico è altra cosa rispetto a quello di Zheng. Decisamente un grande scalino più in alto. Sarà poi importante la resa al servizio, dove la numero 15 WTA potrà sicuramente dire la sua perché le sue statistiche con questo colpo in tutto il torneo (a parte quelli un po’ più bassi della semifinale) non hanno quasi niente da invidiare a quelli della bielorussa.

Ma tutte queste rimangono chiaramente supposizioni e pensieri fatti su ciò che abbiamo visto in queste settimane e su quello che conosciamo di Sabalenka e Zheng come giocatrici. Le finali si sa, possiedono un’aura diversa e tutto può accadere. Ognuna delle due può alzarsi dal letto col piede sbagliato, può farsi sovrastare dalle emozioni, può non riuscire a giocare il tennis che aveva in mente magari non essendo in grado di mettere in pratica le tattiche studiate prima dell’incontro. Solo che, a differenza della cinese, la bielorussa ha già vissuto questa situazione e proprio per il suddetto motivo potrebbe venirle più facile la reazione nel caso i giochi si mettessero male per lei. E proprio per questo e per tutte le ragioni sopracitate, pensiamo che Sabalenka ce la farà. Se non fosse, sarebbe l’ennesima sorpresa del tennis femminile.

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