ATP Marsiglia: Humbert batte Dimitrov e si prende titolo e best ranking
Ugo Humbert è l’ottavo tennista a vincere le sue prime cinque finali ATP e lunedì salirà al n. 18. Decimo titolo rimandato per Grigor
Ugo Humbert è l’ottavo tennista a vincere le sue prime cinque finali ATP e lunedì salirà al n. 18. Decimo titolo rimandato per Grigor
[4] U. Humbert b. [2] G. Dimitrov 6-4 6-3
“Le finali non si giocano, si vincono” è il pensiero che Ugo Humbert traduce in realtà sul campo battendo il secondo favorito del seeding Grigor Dimitrov nell’ultimo atto dell’Open 13 Provence di Marsiglia per 6-4 6-3 in un’ora e 24 minuti.
Forte di un servizio che ha lasciato pochi margini in risposta all’avversario, cancellando le sole due palle break concesse, Humbert diventa l’ottavo tennista dell’Era open a vincere le sue prime cinque finali, andando ad aggiungere il proprio nome a quelli di Andrei Medvedev, Enqvist, Schalken, Gulbis, Klizan, Alcaraz e Hurkacz. Mentre il tempo ci dirà se raggiungerà Ernests e Martin a quota sei, a proposito di Hubert, in semifinale Ugo si è preso la (piccola) rivincita della sconfitta patita dal polacco al terzo turno all’Australian Open, mettendo così la doppia cifra nella casellina dei top 10 battuti – in 22 tentativi.
Un match piacevole per quanto dall’esito mai davvero in discussione, soprattutto dopo che Ugo è uscito indenne indenne dall’unico turno di servizio sofferto (a inizio secondo set). Il mancino classe 1998 si è peraltro dimostrato più aggressivo di Dimitrov che ha finito con il cedere troppi punti sulla propria seconda palla.
Ugo sceglie di partire in battuta, colpo che entrambi sfruttano al meglio per comandare il gioco; si scambia di più nei turni bulgari, con Humbert che appare subito disposto a prendere più rischi e lascia un punto alla risposta dopo aver vinto i primi undici. Con tante prime in campo e le seconde che per il momento non riescono a essere sfruttate dal ribattitore, il 3 pari arriva senza sussulti ma già con diverse giocate da applausi. Una brutta volée di dritto da parte di Dimitrov crea la prima situazione di punteggio interessante, ma il 15-30 e il relativo ottavo game sono rimediati senza che nessuno scambio più cominci.
Il decimo gioco vede per la prima volta i vantaggi, Ugo è troppo precipitoso in un paio di occasioni, poi sceglie di restare nello scambio: arriva un primo set point per lui, cancellato dal servizio alla T, ma il secondo – ottenuto con un vincente bimane che taglia il campo bulgaro – è quello buono, con il grosso contributo di Dimitrov il cui comodo dritto d’attacco si stampa sul nastro. Tre i punti ceduti al servizio da Humbert, viceversa capace di approfittare delle seconde avversarie quando nel momento più caldo.
Un po’ di calo di tensione dell’uno, la necessaria reazione dell’altro e il venticinquenne di Metz soffre nel turno iniziale, ma ne esce indenne dopo aver annullato due vantaggi esterni. Ugo sente che può restare nello scambio aspettando l’occasione giusta e si procura una doppia opportunità dell’allungo: bene a rete sulla prima Dimitrov, che però poi perde la pazienza scomponendosi sul rovescio invece di cercare di contenere il caricone mancino. Prime in campo decisamente calate per entrambi e qualche patema nel game francese di conferma, ma il 3-0 arriva.
Grisha delizia con qualche giocata di fino, ma c’è un break da recuperare e l’altro, sull’onda delle ritrovate certezze in battuta, si assicura la possibilità di servire per chiudere. Sul 5-3 si comincia con un ace e un errore di Dimitrov e Ugo si issa sul 40-15 con un passantone di dritto incrociato; un ottimo rovescio di Grigor cancella il primo match point, poi la prima alla T chiude la contesa e gli altoparlanti possono liberare la Marsigliese. 69% di prime in campo con l’87% di realizzazione per Humbert, che ha anche vinto 10 punti su 17 seconde, mentre Dimitrov ha vinto il punto solo il 37% delle volte quando la prima non è entrata.
Ugo guadagnerà tre posizioni in classifica salendo al 18° posto, due in più del suo precedente best ranking. Grigor, che rimarrà al n. 13, ha mancato l’occasione per il decimo titolo; si può tuttavia consolare perché, dopo non aver disputato una finale per cinque anni (l’ultima nel 2018 a Rotterdam), questa è la quarta che raggiunge negli ultimi nove mesi (vittoria a Brisbane un mese fa) e un’altra chance per il decimo trofeo potrebbe arrivare presto.