Paul Haarhuis a Scanagatta: "Il quarto di Davis con l'Italia? Ho un rammarico" [ESCLUSIVA]

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Paul Haarhuis a Scanagatta: “Il quarto di Davis con l’Italia? Ho un rammarico” [ESCLUSIVA]

Il capitano olandese sulla sfida persa in Davis contro gli azzurri: “Abbiamo in ogni caso perso dai futuri campioni, non da una squadra che ha perso al primo turno”

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Paul Haarhuis - Davis Cup Finals 2023 Malaga (foto Marta Magni)
 

Il torneo ATP 500 di Rotterdam sta catalizzando l’attenzione dei tifosi italiani per il ritorno in campo di Jannik Sinner dopo aver vinto il suo primo Major, l’Australian Open, lo scorso gennaio.

Un ritorno in campo nei Paesi Bassi che vede l’azzurro presentarsi da numero 1 del seeding e con la possibilità in caso di successo dell’ABN AMRO Open di issarsi al numero 3 del ranking ATP.

Nei Paesi Bassi Ubitennis è presente con il nostro direttore Ubaldo Scanagatta e il caporedattore Paolo di Lorito. Dopo il match di primo turno vinto da Sinner contro l’atleta di casa Botic Van de Zandschulp, il direttore Scanagatta ha intervistato in esclusiva il capitano di Coppa Davis della selezione dei Paesi Bassi, Paul Haarhuis.

UBALDO SCANAGATTA: Sinner ha vinto 6-3 6-3 contro Van de Zandschulp. Quali sono le tue sensazioni? Sinner ha perso solo tre punti sul suo servizio nel primo set

PAUL HAARHUIS:Stava servendo piuttosto bene, ma anche se non avesse servito un’alta percentuale di prime, Sinner si sarebbe trovato nella giusta posizione con le gambe ogni volta che doveva colpire in uscita dal servizio. Quando si entrava nello scambio, Sinner cercava l’iniziativa e poi è in fiducia. Anche se non ha iniziato così bene in termini di percentuali al servizio o meglio ha concesso qualcosa. Anche Botic non ha iniziato molto bene e in un certo senso ha permesso a Sinner di entrare nel ritmo della partita. Penso che entrambi abbiano giocato meglio nel secondo set, ma Sinner era comunque troppo forte e ha molta fiducia. Sta giocando bene e quando si è trovato a dover affrontare delle palle break, ha messo in campo tre grandi servizi. Si nota che quando il momento è delicato lui mette in campo dei grandi colpi.”

UBALDO SCANAGATTA: Van de Zandschulp ha commesso diversi errori con il dritto

PAUL HAARHUIS: “Era sotto pressione, contro Sinner hai meno tempo per colpire rispetto ad altre partite. Jannik gli ha messo così tanta pressione. Colpisce la palla così in anticipo e ha così tanta velocità che ogni volta che van de Zandschulp volevo giocare la palla la colpiva in ritardo invece di colpirla in maniera corretta. La palla di Jannik è così veloce che ha messo molta pressione su di lui”

UBALDO SCANAGATTA: Sono rimasto abbastanza sorpreso dal vedere Sinner vincere tenere il servizio a zero in diversi game. Nel primo set ha ceduto solo tre punti. Nel secondo dopo aver salvato tre palle break ha concesso ancora poco.

PAUL HAARHUIS:Stava servendo bene. Nel secondo set ha servito molto meglio. Ho anche pensato al fatto che Botic stava giocando meglio nel secondo set, ma anche Jannik ha fatto lo stesso. Non giocava dall’Australian Open, quindi, aveva bisogno di trovare il suo ritmo. Penso che il secondo set sia stato un set migliore da parte di entrambi, ma Jannik è davvero in uno stato di tanta fiducia in sé stesso.”

UBALDO SCANAGATTA: Pensi che Sinner possa diventare numero 1 al mondo? In caso di vittoria a Rotterdam diventerebbe numero 3 al mondo. Tra lui ed Alcaraz qualcuno dice che forse Sinner è più solido mentre Alcaraz ha più varietà nei colpi.

PAUL HAARHUIS:Penso che sia stato molto emozionante vedere che Jannik vincere il suo primo Slam. Così facendo si sta affermando sicuramente come un reale contendente per la posizione numero uno. Si tratta di ottenere più risultati del genere e penso che ne sia capace. Gli piace il cemento, gli piace la terra battuta e negli ultimi otto-nove mesi ha dimostrato che Novak è qualcuno di cui non bisogna avere paura. Adesso lo ha battuto 3 volte in dei big match e ovviamente ha anche perso contro di lui. Ma se puoi batterlo, se hai quel livello, e se vinci i tornei del Grande Slam, sicuramente puoi essere il numero uno”

UBALDO SCANAGATTA: Sei il capitano di Coppa Davis e lo eri anche durante la sfida persa contro l’Italia a Malaga. Sei rimasto sorpreso dal modo in cui Sinner e Sonego giocarono e vinsero il match di doppio, perché noi ci aspettavamo che fosse la coppia olandese ad avere la meglio.

PAUL HAARHUIS:Si vedeva che Jannik era davvero in fiducia e la ha portata in campo giocando quella partita di doppio e Sonego è stato trascinato da Sinner. La partita sarebbe cambiata se fossimo statI in grado di convertire le palle break sul servizio di Sonego. Quel break avrebbe cambiato completamente la partita perché Sonego avrebbe subito il colpo e abbassato il suo livello, sebbene Sinner sarebbe rimasto al top, ma la differenza di Sonego sarebbe diventata evidente. Annullate quelle palle break Sonego ha continuato a giocare al livello di Sinner. Sinner stava facendo grandi cose e Sonego ha continuato a fare proprio la stessa cosa. Entrambi hanno giocato bene. I nostri ragazzi hanno una classifica migliore nel ranking di doppio ma questo non significa nulla. Ovviamente Jannik è un grande giocatore in singolare. Sia in singolo e sia in doppio devi servire, devi rispondere, devi giocare un secondo colpo e Sinner tutte quelle cose le stava facendo molto bene e anche Sonego ha fatto lo stesso. È stato un peccato, ma loro hanno giocato bene, hanno vinto la Coppa Davis. Abbiamo perso contro i futuri campioni, non contro una squadra che ha perso nel turno successivo.”

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