Gipo Arbino: "Con Sonego lavoro specifico sul rovescio. Il doppio è un'alternativa per la Davis". Sinner? "È il migliore al mondo"

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Gipo Arbino: “Con Sonego lavoro specifico sul rovescio. Il doppio è un’alternativa per la Davis”. Sinner? “È il migliore al mondo”

Il coach torinese è stato ospite con la “I Tennis Foundation” al Tennis Club Brema di Sirmione per uno stage agonistico rivolto a ragazzi e ragazze

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L’I Tennis Foundation è un’associazione nata a Torino nel 2018 da un’idea di Simone Bongiovanni. “L’obiettivo è quello di allargare le maglie di accesso allo sport, in particolare al tennis, a ragazzi proveniente anche da contesti sociali meno agiati. Abbiamo già realizzato un progetto locale, Torino Tennis Talent su Torino, un progetto nazionale Intesa Sanpaolo Little Tennis Champions e un progetto internazionale, quello che abbiamo presentato per le otto rifugiate ucraine”.

I TENNIS FOUNDATION – Con queste parole – rilasciate al nostro sito lo scorso novembre in occasione delle Nitto ATP Finals – Bongiovanni raccontava la genesi del progetto. Oggi I Tennis Foundation è una realtà solida, che opera su più livelli: locale, nazionale, internazionale. L’associazione organizza anche stage in diversi circoli tennis. Lo scorso week end è stato il turno del Tennis Club Brema di Sirmione, in provincia di Brescia. Occasione ghiotta per ragazzi e ragazze di poter essere visionati, e ricevere consigli, da professionisti del settore come Gipo Arbino. Il coach di Lorenzo Sonego è anche supervisore tecnico della Torino Tennis Talent – progetto benefico legato alla fondazione che offre a cinque talenti piemontesi Under 22 la possibilità di vivere di tennis.

Lo stage agonistico si è tenuto alla Polisportiva Sirmione ASD – Tennis Club Brema grazie alla sforzo della maestra Martina Zavarise, del presidente del circolo Nicolò Bianchi e dei gestori dello stesso Camillo Lombardini e Michela Gavazzi. A margine dello stage c’è stato il tempo di scambiare due parole con Gipo Arbino circa il momento turbolento che Lorenzo Sonego sta vivendo in questo inizio di stagione.

LA SETTIMANA DI DOHAReduce da Doha, dove ha perso con Musetti la finale di doppio contro Murray e Venus, non è andato tanto meglio in singolare, sconfitto in due set dal russo Kotov. Partiamo da qui, dalla settimana qatariota. “Dopo il singolare era abbastanza giù perché stava giocando bene e voleva avere la rivincita su Kotov dopo Stoccolma. E questa cosa gli ha messo un po’ di ansia da prestazione. Lui è partito bene mentre Lorenzo no, e questo lo ha spaventato. Il fatto di essere arrivato in finale di doppio gli ha però dato fiducia”.

IL DOPPIO IN OTTICA DAVIS – I due Lorenzo in passato hanno già giocato insieme, anche in Coppa Davis, arrivando nei quarti a Cincinnati l’anno scorso e a un filo dal battere Metkic e Pavic alle Olimpiadi di Tokyo. “Si intendono molto bene – dice Arbino. Il doppista è Sonego, ma Musetti ha il potenziale per fare ciò che vuole. Sono molto amici, affrontano le cose con serenità, esattamente come fa con Sinner, e questi binomi anche con Vavassori, funzionano. Queste occasioni di giocare il doppio con Musetti o Sinner sono un’alternativa da considerare in ottica Davis”.

IL LAVORO SUL ROVESCIO – Dopo l’Australian Open Sonego e il suo staff, di comune accordo, si sono presi tre settimane di stop dai tornei – saltando Montpellier e Marsiglia – per fare un po’ di lavoro specifico a Torino su rovescio e risposta. “Lui deve migliorare da quella parte lì senza cambiare il suo sistema di gioco che è quello di girarsi sul dritto. Il lavoro serviva affinché lui non si girasse tropo sul dritto, e invece con Dimitrov a Rotterdam lo ha fatto lasciando scoperto il lungolinea. Dimitrov non è troppo pesante di rovescio ma con il back veloce lo attaccava andando a prendersi l’angolo. Quindi il lavoro è stato su un cambio di movimento del rovescio, anziché a braccia distese adesso lo gioca piegando il braccio sinistro”.

LA NUOVA ENTRATA NELLO STAFF – In Asia si è unito Fabio Colangelo nello staff e seguirà Sonego da vicino, un apporto importante secondo Arbino. “Fabio lavora con me alla Stampa Sporting, lui è direttore tecnico io consulente. Ci siamo trovati bene come ideologie, io ho detto delle cose nuove che lui ha sposato. Lorenzo andava in Asia da solo, accompagnato solo dal fisioterapista, e ho voluto che ci fosse un’altra persona e Colangelo si è reso disponibile. E’ un arricchimento per lui e per la Stampa Sporting. Lui è un intenditore di tennis, ha allenato buoni giocatori, può essere un aiuto perché può dare un punto di vista differente dal mio”.

SINNER – In chiusura due parole su Sinner e sulle sue reali ambizioni in vista della stagione sul rosso con Wimbledon dietro l’angolo. “Avendo fatto semifinale a Wimbledon con il servizio che aveva prima, con poche variazioni, ed una percentuale del 40%, io penso che con questo servizio abbia ancora più chances. Ma ogni partita è una storia a sé, ogni torneo conto molto il tabellone, contano molto le situazioni. Deve stare bene, essere sempre positivo, ma sicuramente in questo momento lui è il migliore al mondo.

Salirà ancora perché ho parlato con lui e il suo staff e ci sono ancora dei margini di miglioramento, anche sul servizio stesso, sul gioco al volo e sulle variazioni. Ma in questo momento lui ha tre colpi talmente solidi e potenti che può vincere su qualsiasi superficie. E’ normale che sulla terra ci sia un dispendio fisico superiore, ma fisicamente è cresciuto molto e ha ancora margine per crescere”.

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