Joao Fonseca è una delle grandi rivelazioni di questa prima parte di 2024: la sua straordinaria presentazione al panorama mondiale della racchetta, compiuta grazie all’incredibile apparizione ammirata nel torneo di casa – l’ATP 500 di Rio De Janeiro – ha suscitato su di sé l’interesse di numerose agenzie di rappresentanza, oltre che di noti marchi alla ricerca di un succoso testimonial (IMG, Team8 dell’ex manager di Roger Tony Godsick, On con la quale è già sotto contratto da alcune stagioni e che addirittura ha proposto a papà Cristiano, il cui cellulare in questi giorni viene raccontato fumante ed immerso nelle fiamme, un rinnovo quinquennale milionario più l’aggiunta di svariati bonus relativi alle prestazioni sportive). Tutti pronti a fare carte false per accaparrarsi il nuovo baby fenomeno del tennis nato in Sud America, che però si è trovato nella meravigliosa – seppur un po’ scomoda – situazione di dover necessariamente sciogliere il seguente dilemma: percorrere la strada più stabile frequentando il college o all’opposto decidere di passare immediatamente al professionismo effettuando anzitempo il “salto tra i grandi” del mondo pro?
Un dubbio amletico che a suo tempo aveva condizionato il futuro di un altro prodigio americano, anch’egli destinato a far parte di quell’ assoluta élite tennistica: un certo Ben Shelton – tra l’altro pure lui accasatosi nell’azienda svizzera di cui Federer è azionista, famosa in particolar modo per la sua produzione di scarpe. Ebbene, la storia ha visto scritto lo stesso identico finale: come per il 21enne di Atlanta, con però la sostanziale differenza che il figlio d’arte l’atmosfera della NCAA almeno per un anno l’ha vissuta, anche il 17enne brasiliano ha sciolto le riserve annunciando di aver preso la decisione di rinunciare all’Università della Virginia, con la quale si era formalmente impegnato, per intraprendere fin da subito la carriera da tennista professionista.
“Negli ultimi mesi, il tennis professionistico mi ha chiamato in un modo al quale non ho potuto dire di no” questo è il passaggio chiave del comunicato emesso sul proprio profilo Instagram con cui Joao ha ringraziato di cuore il college della Virginia, per l’enorme sostegno dimostrato nel mettere a disposizione le proprie strutture e per l’interesse manifestato nei suoi riguardi, dichiarando tuttavia che il Tour ha la priorità e chiosando con un sentito monito d’impazienza nel voler proseguire un fantastico viaggio che per ora non l’ha visto neppure salpare dal nido natio.
Di seguito riportiamo l’intera lettera pubblicata da Fonseca:
“A tutti i tifosi del tennis e ai miei fan sparsi in tutto il mondo, vorrei annunciare che rinuncerò alla mia idoneità valevole all’iscrizione e alla frequentazione del college per diventare professionista a partire già dal 2024. È stata una decisione incredibilmente difficile per me e la mia famiglia perché sognavo di vivere una vita universitaria a Charlottesville, praticando lo sport che amo con una squadra e un allenatore meravigliosi, ma in questo momento non potevo dire ‘no’ al Tour. Devo ringraziare sentitamente l’Università della Virginia e tutte le persone che sono state coinvolte nel mio possibile percorso universitario. Non ho mai avuto pressioni di alcun tipo nel prendere una decisione che fosse direzionata verso il tennis universitario. Mi hanno fornito lo spazio di cui avevo bisogno, per poter scegliere in completa libertà. Non ringrazierò mai abbastanza l’UVA e Coach Andres Pedroso per il loro incredibile supporto. Li seguirò sempre e sempre sarò un loro sostenitore. Anche se non frequenterò l’Università, penso che sia un percorso estremamente prezioso da intraprendere per i giovani tennisti nel loro cammino verso la carriera professionistica. Ringrazio tutti per l’enorme sostegno ricevuto.”
Dopo Santiago, nell’ottica di aggiungere alla propria scuderia l’ennesimo cavallo di razza dal potenziale esondante, secondo i media brasiliani l’IMG parrebbe intenzionata a riservare a Fonseca un paio di wild card nei suoi due prestigiosi appuntamenti del circuito ATP: un invito per le qualificazioni del Mutua Madrid Open e perfino una wc per il tabellone principale all’ormai imminente Masters 1000 di Miami. Se ciò non fosse abbastanza, alcuni spifferi parlano pure di altre due wc: così suddivise, le quali del BNP Paribas Open e il main draw dell’ATP 250 di Estoril.
Infine è interessante sottolineare come fino a qualche giorno fa, sembrasse certo che Joao e la sua famiglia avrebbero deciso il da farsi soltanto a giugno, rimandando dunque la scelta fra università e carriera Pro. Tanto è vero che il campione junior dello US Open 2023 aveva incassato solo 10.000 dei 60.000 dollari che gli spettavano dal montepremi del torneo di Rio, in quanto quarto-finalista, proprio per rispettare i parametri dello sport universitario che stabiliscono il massimo guadagno di un atleta vincolato ad un percorso nel College.
