Indian Wells, il possibile cammino di Jannik Sinner: semi con Alcaraz per il n. 2, finale generazionale?

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Indian Wells, il possibile cammino di Jannik Sinner: semi con Alcaraz per il n. 2, finale generazionale?

Alcaraz in semifinale, Djokovic o Nadal in finale: tra romanticismo e statistica, la strada verso la finale di Indian Wells

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L’Italia s’è desta e ancora una volta concentra la sua attenzione mediatica su Jannik Sinner. Che il tennis continui la sua scalata verso un interesse nazionale sportivo primario è fuori di discussione: tv, radio e giornali a occupare spazi importanti solo per parlare del sorteggio del tabellone e della sua composizione. Significa che il nostro amato sport si è guadagnato rapidamente la vetta dell’interesse di sportivi e non, con l’impennata decisiva data dal vincitore dell’Australian Open 2024.

Siamo negli Stati Uniti dove si svolge il primo Masters 1000 della stagione maschile: i campi di Indian Wells sono già messi a dura prova dalle qualificazioni e sono pronti a emettere dei verdetti transitori. Riuscirà Jannik a raggiungere la momentanea posizione n. 2 del ranking? Riuscirà l’azzurro a trionfare anche qui e a continuare l’incredibile numero di gare che lo vedono imbattuto? Nel 2024 Sinner ha vinto 15 gare consecutive perdendo 4 set dei 34 giocati. Al momento gode del best ranking in carriera dopo aver sopravanzato Daniil Medvedev in terza posizione.

Da questi numeri si parte e ci si addentra nell’analisi del percorso che attende Sinner verso il duplice obiettivo da perseguire a Indian Wells: vincere il torneo e sopravanzare Carlos Alcaraz nel ranking. Il n. 3 del mondo è indubbiamente il tennista da battere in questa stagione: deve difendere i quarti di finale della passata stagione, mentre lo spagnolo ha tanto da perdere, visto che l’anno scorso trionfò proprio qui a Indian Wells.

Sinner è stato sorteggiato nel lato di Carlos Alcaraz, testa di serie n. 2. La storia già scritta da una parte, Novak Djokovic e Rafa Nadal, quella tutta da scrivere dall’altra. E allora ci concentriamo e proviamo a sognare ad occhi aperti. Sinner partecipa per la quarta volta al torneo ed entra direttamente al secondo turno come tutte le teste di serie. Al secondo turno troverà il vincitore della sfida tra Thanasi Kokkinakis e Marcos Giron: nessun precedente tra i due, con l’australiano che farà valere il peso del suo servizio contro le qualità dello statunitense che giocherà sulla sua superficie preferita. Jannik ha battuto tre volte in carriera Kokkinakis e tutte recentemente, due delle quali sul cemento, ad “Adelaide 1” nel 2023 e a Cincinnati nel 2022, mentre a Roma, l’anno scorso, sulla terra battuta gli lasciò solo cinque game. 7-6(7) 6-2, invece, il risultato finale in favore dell’azzurro registrato a Shangai, in un altro Masters 1000, sempre sul cemento. Vittoria che fu fondamentale per la svolta in carriera del n. 1 d’Italia: quella vittoria gli diede la certezza di partecipare alle Nitto ATP Finals di Torino e tutti conosciamo il divenire della sua carriera da quel torneo in poi.

Nel terzo turno tre i giocatori nel raggio d’azione dell’azzurro: Jan-Lennard Struff è la testa di serie n. 25 e debutterà nel torneo sfidando il vincitore della sfida tra Sebastian Ofner e Borna Coric. Sinner non ha mai affrontato il tedesco, nè l’austriaco e neanche Coric sul cemento. Ha battuto il croato a Montecarlo nel 2022 ma si giocava su terra battuta.

Guardando alle teste di serie, Sinner è proiettato verso un ottavo di finale con Ben Shelton, n. 16 del seeding. Ma il dato non è scontato, perché l’americano dovrà superare l’insidia del ceco Jakub Mensik a Indian Wells grazie a una wild card e alle ultime performances straordinarie sul campo come la recente finale di Doha persa da Khachanov. In quella porzione di tabellone anche Francisco Cerundolo, testa di serie n. 22. Con Shelton ci sono state due “chiamate” fin qui fra loro e i confronti diretti sono in parità, entrambi giocati sul finire del 2023 e sul cemento: vittoria di Ben a Shangai in tre set, riscatto dell’azzurro a Vienna sempre.

Ai quarti, invece, le quote più gettonate dell’avversario possibile di Jannik sono quelle di Andrey Rublev. Per il russo Sinner è diventato una vera e propria bestia nera, visto che lo ha battuto tre volte consecutivamente senza mai perdere un set: a Miami, a Vienna e all’Australian Open. In quel lato del tabellone il possibile outsider ai quarti potrebbe essere Jiri Lehecka e merita di essere nominato Stefanos Tsitsipas, malgrado le deludenti prestazioni dell’ultima annata. Dopo tanto peregrinare Sinner strizza l’occhio alla semifinale del torneo: il più accreditato per arrivarci parrebbe Carlos Alcaraz, ma occhio ad Alex De Minaur, fresco vincitore di Acapulco, e ad Alexander Zverev. E’ chiaro che un’eventuale semifinale con lo spagnolo significherebbe autentico spareggio per la seconda posizione del ranking, oltre al classico pass per la finale. I due non si affrontano da ottobre 2023: si era a Pechino in semifinale e fu un autentico show dell’altoatesino che vinse 7-6 6-1. Sinner è avanti 4-3 nei confronti diretti e ha vinto gli ultimi due, sempre sul cemento. Qui ad Indian Wells i due si sfidarono l’anno scorso in semifinale con vittoria dell’attuale n. 2 del mondo in due set.

Era un’altra epoca, perché questo Sinner è un giocatore notevolmente cresciuto rispetto a quello di un anno fa. Innanzitutto ha fatto passi da gigante al servizio e poi dal punto di vista caratteriale riuscendo a essere decisivo nei punti importanti del match.

Ma chi potrebbe trovare in finale Sinner? Via il romanticismo di torno e cerchiamo di restare oggettivi. Nella parte alta del tabellone le teste di serie più basse sono Novak Djokovic (1) e Daniil Medvedev (4). Entrambi sconfitti negli ultimi precedenti con l’azzurro: il serbo finì ko nel Round Robin delle Finals di Torino, prima di riscattarsi nella finale dello stesso torneo, ma fu battuto in Coppa Davis e, soprattutto, nella semifinale dell’Australian Open da un magistrale Sinner. Ma è giusto annoverare anche l’opportunità di rivedere in una fase conclusiva del torneo Rafa Nadal, romanticismo appunto, che dopo il primo turno con Milos Raonic avrà nel mirino Holger Rune per un’incredibile sfida generazionale. E’ chiaro che nell’inserire il maiorchino nell’elite dei giocatori che Sinner potrebbe trovare in finale c’è molto di romanticismo, perchè le condizioni fisiche dell’ex n. 1 al mondo sono davvero una grande incognita. Occhio anche a Grigor Dimitrov a suo agio sul cemento e reduce da un’annata in crescendo proprio su questa superficie.

Tenete gli occhi ancora chiusi, il tempo necessario per immaginarsi ancora una volta Sinner steso per terra con il cuore gonfio di gioia e un’intera Nazione ad esaltarlo.     


														
																											
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