[26] L. Noskova b. C. Giorgi 6-3 7-5
Camila Giorgi non riesce a rinverdire i fasti del passato, sono trascorsi dieci anni dall’ultima volta che la marchigiana ha raggiunto il 3°T al BNP Paribas Open di Indian Wells e tale digiuno non s’interrompe poiché per la 32enne di Macerata arriva il segnale di stop dopo la sconfitta contro Linda Noskova per 6-3 7-5 in poco più di un’ora e mezza. Nel 2014, al debutto assoluto nel torneo, l’azzurra si sarebbe poi spinta sino agli ottavi prima di essere eliminata dalla connazionale Flavia Pennetta.
Costante negativa dell’incontro odierno della n. 106 WTA è stato il rendimento disastroso sulla seconda di servizio, ha commesso 10 doppi falli vedendosi strappare la battuta in cinque occasioni. All’interno di una sfida tutta istinto, e molto poco ragionata, la giocatrice italiana ha pagato la brutta partenza che l’ha costretta subito ad inseguire sul 3-0 “pesante”. Nella seconda frazione, però, ha decisamente alzato il livello diminuendo gli errori e dopo aver rimontato un inziale svantaggio, Camila si è procurata sul 5-5 una tripla opportunità di break che se fosse stata concretizzata l’avrebbe spedita a servire per trascinare l’incontro al terzo; con l’aggravante in termini psicologici di aver cancellato due match point nel game antecedente: un aspetto che avrebbe potuto avere il suo peso specifico nella testa della giovane ceca in un eventuale terzo set.
Sarà dunque, come a Melbourne, la 19enna Linda ad affrontare Iga Swiatek che comincia già a rivivere gli incubi australiani.
Rimane, con l’aggiunta di questo KO, un dato statistico preoccupante circa le prestazioni dell’azzurra nell’ultimo anno: negli ultimi 12 mesi, soltanto in quattro circostanze è andata oltre il secondo turno di un evento del Tour. Mentre conferma l’ottimo inizio di 2024 la classe 2004, dopo aver già raggiunto la semifinale di Brisbane e i quarti nel primo Slam della stagione.
Primo Set: partita di cannonate e di sfuriate, con pochissimo tennis “pensato” ma quasi sempre istintivo. Giorgi paga l’avvio a rilento
Brutto inizio di match sullo Stadium 8 per Camila Giorgi, differentemente alla partenza a razzo ammirata contro Boulter, che cede immediatamente il servizio a quindici mettendo in fila un doppio fallo, un bimane in corridoio e un agile dritto in avanzamento che non trova il campo. Come sempre accade quando una delle due giocatrici a scontrarsi è la 32enne marchigiana, dipende sempre e comunque tutto dalla verve giornaliera della figlia di Sergio. E purtroppo anche in risposta, fin dalle prime battute, si comprende come non sia giornata per la “nostra”. La n. 106 WTA non rimanda di là neppure una palla, tutte le risposte si fermano sul nastro o in rete. In due occasioni, la ribattuta non parte neanche perché Linda ci mette del suo scagliando altrettanti aces.
La giovane ceca è entrata benissimo nella sfida: gioca con grande solidità, manovrando perfettamente con il rovescio per poi cambiare accuratamente tramite l’accelerazione lungolinea. Inoltre, tiene lo scambio colpendo le sue esecuzioni con profondità di gittata disarmante per la facilità attraverso cui le palesa. Il parziale traumatico, agli occhi azzurri, che apre le danze recita 8 a 1 Noskova e vale il 2-0 ceco. Ahinoi, Camila continua a non riuscire a sbloccarsi: nel terzo game si procura due palle per rimanere in scia ai vantaggi, ma dopo aver cancellato le prime due occasioni per il 3-0 “pesante ” – con un ace e una prima vincente – a favore della testa di serie n. 26 la maceratese si scioglie subendo il secondo scippo in battuta perpetrato ai suoi danni.
Ciononostante, poco dopo, la solita meravigliosa e pazzerella Giorgi si osserva nella sua totale – non – compiutezza: quarto gioco in cui i pianeti si allineano, e quando è così l’altra può unicamente vedere piovere vincenti nella sua metà campo senza poter opporre alcuna resistenza. Ribattute winners a non finire e l’1-3 diviene realtà. Si torna però ben presto alla cruda realtà, due doppi falli consecutivi – si viaggia alla media di uno a turno di servizio – in avvio di quinto gioco compromettono la tenuta dello stesso. O meglio sembrava così, visto che dal 15-40 la campionessa dell’Open del Canada 2021 rimonta e alla seconda chance accorcia ulteriormente le distanze (2-3).
Un salvataggio in extremis che finalmente mette in partita l’italiana emotivamente e non a caso le dà la spinta necessaria, grazie anche ai due doppi falli – stavolta cechi – rivali per andarsi a costruire un’opportunità di aggancio sul 3-3 che concluderebbe la rimonta. Sulla palla break, però, Linda è chirurgica estraendo dal cilindro un provvidenziale ace e riuscendo alla fine a tirarsi fuori da una situazione complicata, aggrappandosi ad una consistente prima, che poteva compromette totalmente il vantaggio sin lì accumulato oltre ad infliggerle un discreto contraccolpo psicologico considerando la diversa esperienza tra le due.
La partita, come ci si poteva attendere, è ridotta all’osso: il tutto si esaurisce nel giro di pochi colpi, fondamentali d’inizio gioco a farla da padrone se si esclude qualche piccola variante sul tema di Noskova con le smorzate che si manifestano ad alterni risultati. Camila continua a rimanere attaccata nel punteggio, pur non riuscendo sinora ad intascarsi un game di servizio controllato senza patemi: sul 4-2 per la 19enne n. 29 mondiale, ancora doppio fallo – il quinto nell’incontro, ne ha commesso almeno uno in ogni turno di battuta – ma ad oltranza la più lucida in questo caso è l’ex n. 26 WTA. L’azzurra dovrebbe provare a far muovere maggiormente la quartofinalista all’ultimo Australian Open, poiché è palese come negli spostamenti laterali ci sia una differenza abissale di velocità di piedi nella copertura orizzontale a discapito della nativa di Vsetín.
Per ora, però, lo scambio si è allungato mediamente poco per far sì che Giorgi possa mettere in pratica la strategia appena descritta. Anche per via di uno straordinario 79% di trasformazione della prima ceca. Sul 5-3, in battuta per prolungare la contesa, la classe ’91 azzurra mandando a referto 6 e 7 doppio fallo del set si fa strappare per la terza volta su cinque il servizio e fa gioire Linda: 6-3 in 42 minuti.
Secondo Set: maggiore livellamento, cresce Giorgi ma continua ad inciampare in diversi doppi falli finendo per fallire un 15-40 sul 5-5
Al primo cambio campo, la situazione è in perfetto equilibrio: 2-1 senza break Noskova.
Tuttavia, di nuovo, la prima in campo a mostrare delle crepe è Giorgi che pur provando a gettarsi maggiormente in avanti paga ancora un passaggio a vuoto in battuta perdendola a zero (3-1). Quando però non entra la prima, per la giovane ceca la musica cambia totalmente tonalità: così, come già avvenuto pedissequamente nel medesimo canovaccio di punteggio del primo set anche se in quel caso erano due i break cechi di vantaggio, Camila si riprende subito il maltòrto con Linda in questo caso “a fare l’azzurra che inciampa in due doppi falli”. (3-2). L’aggancio viene completato dalla marchigiana, che è lucidissima nel rispolverare il servizio d’annata sul 30-30. A questo punto si staglia nella contesa un’inaspettata fase interlocutoria che registra unal tris di games tenuti in scioltezza da chi serve e che portano il computo sul 5-4. Nel momento della verità, l’italiana giunge in doppia cifra di doppi falli auto-imponendosi ulteriore pressione nel turno di servizio che la vede servire per rimanere in gara: a mezzo passo dal baratro però annulla due match point, complice la mancanza di Killer instinct ceco sul primo, e rimane viva con tre ottime prime (5-5).
La carica agonistica per essersi salvata quando ormai il match sembrava andato, galvanizza Giorgi fornendole gli strumenti ideali per spingere a tutta in risposta e guadagnarsi un 15-40 che significa doppia occasione di poter andare a servire per il secondo set. Noskova, coadiuvata anche da un pizzico di buona sorta, tuttavia le frantuma: il game a questo punto va in piena lotta, si materializza la terza palla break ma a chiudere è la ceca alla seconda palla game.
Che gran peccato per Camila! Linda si garantisce il tie-break che però non si gioca. Giorgi nonostante abbia sensibilmente elevato il proprio livello rispetto al set precedente, giocando talvolta con un po’ più di margine, accusa il colpo per le opportunità non concretizzate di salire sul 6-5 e servizio. Al terzo match point, un dritto in rete dopo la battuta italica, manda il fantasma australiano di Iga Swiatek nuovamente al cospetto polacco.