Piccolo spavento per Matteo Berrettini, in preda a una sorta di mancamento, nel match disputato nella serata (ora italiana, ovviamente) di ieri contro il caro vecchio Andy Murray (4-6 6-3 6-4 il punteggio finale a favore dello scozzese e maturato dopo ben due ore e quarantotto minuti di gioco).
Un “contrattempo”, quello capitato a Berrettini, che ha preoccupato non poco pubblico ed addetti ai lavori. Oltre agli appassionati di tennis in generale, naturalmente. Provando ad entrare ancor più nel dettaglio, nel corso del secondo set e più esattamente sul 2-5 a favore di Murray, apprestandosi ad effettuare la seconda di servizio, l’ex finalista di Wimbledon edizione 2021, è apparso piuttosto barcollante, quasi in odor di svenimento.
Ad ogni modo, dopo essere stato controllato dall’ottimo personale medico dell’Open di Miami, Matteo è riuscito a terminare normalmente la partita, pur se piuttosto affaticato ed un tantino condizionato da quanto accaduto in precedenza. Tuttavia, ascoltato ai microfoni di Sky Sport, Berrettini ha provato a fare un po’ di chiarezza sulla questione: “La prestazione è stata abbastanza buona, non mi sentivo bene già prima della partita” ha dichiarato il giocatore romano. “Non so bene cosa sia successo. Mi sentivo molto debole, non ho mangiato praticamente niente. Visto quanto accaduto in passato, il pensiero di non scendere in campo non era neanche da prendere in considerazione”.
Insomma, una disamina schietta quella di Berrettini, che poi ha aggiunto: “Nonostante tutto questo, ho giocato un’ottima partita a livello di qualità di tennis. A un certo punto ho sentito proprio un calo grande e poi meriti a lui perché alla fine è sempre lì, solido e a mettere in difficoltà. Anche nel terzo set, quando le cose sembravano un po’ girare, ha giocato tre punti pazzeschi per non farsi breakkare. Mi dispiace, ma ora ci sarà riposo”.
Infine, l’attenzione del tennista classe ‘96 si è spostata sulla settimana positiva trascorsa in quel di Phoenix – dov’è stato battuto in finale da Borges – e sui suoi obiettivi futuri: “La mia annata è appena iniziata e sono sicuro che ci saranno soddisfazioni. Per quanto riguarda Phoenix, tutto avrei pensato, tranne che arrivare in Finale con tante partite di fila e condizioni diverse. È stato un bello shock per il corpo, ma alla fine ci si deve adattare. Sicuramente ci sono tante cose positive, a livello di tennis sto giocando bene e c’è ancora tanto da margine. Non pensavo dopo che dopo sette mesi out sarei stato così pronto.”