Buona Pasqua a tutti! – sono state le primissime parole di Jannik Sinner durante la premiazione del Miami Open. Una festa che però per il tennis italiano non dura da un paio di giorni, ma ormai da diversi mesi. Dall’enorme successo delle ATP Finals torinesi alla storica riconquista della Coppa Davis, passando per il meraviglioso successo all’Australian Open e giungendo fino a Miami.

Tutto o quasi porta inevitabilmente la firma di Jannik Sinner, che ha vinto 42 delle ultime 45 partite, che è appena diventato l’italiano (uomo o donna) più in alto di sempre in classifica, che nel 2024 ha vinto tre tornei sui quattro disputati e che – ce lo ricorda anche lui perché noi talvolta tendiamo a dimenticarcene – deve ancora compiere 23 anni.

L’ascesa di Sinner, per distacco il giocatore più forte del mondo in questo momento, pare inarrestabile. Alle sue spalle ogni settimana si scatena una valanga azzurra, con l’Italia capace di tenere fissi in top100 sei giocatori nati dal 2001 in poi. Di questo, però, ne parliamo tra poco.

Bisogna infatti fare anche più di un applauso a Grigor Dimitrov, che dopo cinque anni e mezzo torna finalmente dove deve stare (ossia in top10) grazie ad una cavalcata fantastica. A farne le spese, tra gli altri, Carlos Alcaraz (sceso al n°3) e Alexander Zverev (n°5, che prova a lasciarsi dietro Rublev). Insieme a lui, per la gioia dei nostalgici, anche il rovescio a una mano torna rapidamente a popolare la top10. Di seguito la top20 del ranking ATP alla vigilia della stagione su terra battuta.

Sinner, Arnaldi, Darderi e Nardi: quanti best ranking per l’Italia!

Tutte le copertine di questi giorni se le è prese e se le prenderà ancora Jannik Sinner, ma alle sue spalle c’è un gruppo di giovani altrettanto determinati. Da Matteo Arnaldi, che a Miami ha centrato i suoi primi ottavi in carriera in un Masters1000, a Luca Nardi, che nella sua Napoli ha rimontato Herbert e ha vinto il Challenger di casa. Ma c’è anche il ritrovato Lorenzo Musetti, anche lui agli ottavi in Florida, e un Luciano Darderi che continua a crescere, conquistando il suo miglior ranking in attesa della terra battuta, dove potrà togliersi altre soddisfazioni.

Ottimo momento pure per la Repubblica Ceca, con Machac e Mensik che continuano a migliorare le proprie classifiche, mentre la grande cavalcata di Marozsan porta l’ungherese al 38° posto. Di seguito tutti i best ranking post-Miami.

Otto italiani in top100, rientra anche Fabio Fognini

Se, arrivati a questo punto, degli italiani si è già detto tutto o quasi, vuol dire che meglio di così era davvero difficile fare. Al termine del Sunshine Double l’Italtennis può contare su otto suoi rappresentanti in top100, sei dei quali di 23 anni o meno. Da registrare la discesa di Lorenzo Sonego, che dopo l’inaspettata separazione da Gipo Arbino dovrà trovare in fretta nuovi stimoli (e risultati) se vorrà andare alle Olimpiadi, ma anche e soprattutto il rientro nei 100 di Fabio Fognini.

Quasi un anno fa, infatti, il ligure aveva abbandonato l’élite del tennis mondiale, rimanendo negli ultimi mesi sempre alle porte, pur non rientrandoci mai. Nell’uovo di Pasqua, tuttavia, Fabio ha trovato il passo indietro di un paio di giocatori che gli erano davanti: ora comincia la sua finestra di stagione preferita, dove certamente può ancora dire la sua.

Balzi in avanti importanti anche per Andrea Vavassori e Matteo Berrettini, che si allena già a Marrakech, dove esordirà contro il neo-kazako Shevchenko. Grazie alla semifinale raggiunta a Napoli Francesco Passaro guadagna 27 posizioni e rientra in top200.

Sinner domina la Race to Turin, Djokovic solo 12esimo

L’inizio di stagione dirompente porta Jannik Sinner alla leadership incontrastata anche della Race to Turin, la classifica che tiene conto dei punti collezionati esclusivamente nel 2024. Con i successi in Australia, a Rotterdam e a Miami (cui si aggiunge la semifinale ad Indian Wells) l’altoatesino ha già collezionato 3900 punti. Per dare un’idea, nel 2023 Holger Rune – l’ultimo qualificato alle Finals di Torino – in tutta la stagione ne aveva raccolti 3460.

Alle spalle del nuovo n°2 del mondo troviamo Medvedev, Zverev, Alcaraz e il cresciutissimo De Minaur, che ha raccolto quasi 1500 punti nei primi tre mesi stagionali. Al sesto posto il rinato Dimitrov, con qualche sorpresa nella top10 del primo trimestre del 2024 come Baez e Humbert. Solo 12esimo posto per Novak Djokovic, mentre per trovare il primo italiano dopo Sinner bisogna scendere fino al 37° posto, dove c’è Flavio Cobolli. Tra gli altri azzurri, in top100 ci sono anche Darderi (n°44), Nardi (n°47), Arnaldi (n°51), Musetti (n°58), Gigante (n°74), Fognini (n°96) e Vavassori (n°99).