E. Cocciaretto b. A. Bogdan 2-6 6-1 7-6(6)
Come al suo solito. Soffrendo, ma per la causa che la fa sentire viva. Si parla della combattente Elisabetta Cocciaretto, che al primo turno del Credit One Charleston Open ha avuto la meglio su Ana Bogdan con lo score di 2-6 6-1 7-6(6) dopo due ore e ventiquattro minuti. Match quasi ‘classico’ ormai per la lottatrice marchigiana. Partita male anche a causa di un fastidio al quadricipite sinistro, poi medicato, l’azzurra ha risalito la china strappando violentemente alla rumena il secondo parziale. Nel terzo la follia tennistica è diventata la vera protagonista dell’incontro.
Elisabetta, due volte sotto di un break, ci ha messo del suo per giocare un tennis a tratti brillante e magari poco dopo fallosissimo oltre che totalmente fuori focus. In ogni caso, le due sono comunque arrivate al tie-break – Cocciaretto aveva già avuto un match point nel dodicesimo gioco, annullato con un vincente di rovescio dalla numero 66 WTA – e anche qui le rimonte hanno calcato il palcoscenico nel campo in terra verde di Charleston. Alla fine, però, a prevalere è stata l’azzurra al terzo match point.
Passante di dritto e vendetta servita per l’amaro primo turno del Roland Garros di tre anni fa. Quarta sconfitta consecutiva per Bogdan, che lascia così passare il turno a Cocciaretto. La prossima sfida dell’italiana si intitola Viktoria Azarenka, fresca semifinalista a Miami. Un nome grande, forse pauroso. Ma si sa, è proprio quando si è sfavoriti che si può lasciar andare ancora di più il braccio. E, proprio da qui, possono nascere delle sorprese. Sorprese azzurre, quelle di cui ormai noi tifosi italiani stiamo felicemente imparando ad abituarci.
Primo set: Cocciaretto fatica a esprimersi al meglio a causa di un fastidio alla gamba e per i meriti di una centrata Bogdan
Pronti via ed entrambe le tenniste tengono il loro rispettivo primo turno di servizio a 0, mostrandosi ben centrate e solide. Le difficoltà si palesano già al secondo turno di battuta: Bogdan però si salva ai vantaggi piazzando molte prime in campo e mostrando pure una certa grinta. Cocciaretto, invece, si incarta con il colpo di inizio gioco e subisce il break a 15. Nessun problema per la rumena confermare il vantaggio appena acquisito. Elisabetta, al contrario, pare faticare un po’ negli spostamenti e nel cambio di campo coglie l’occasione per farsi medicare il quadricipite sinistro a cui viene applicata una vistosa fasciatura.
Al rientro in campo l’italiana pare piano piano in grado di tornare ai suoi soliti livelli, ma Bogdan non si deconcentra, piazza svariate accelerazioni in corsa e, conquistando il secondo break dopo 37 minuti di gioco, chiude il primo parziale meritatamente con il punteggio di 6-2.
Secondo set: Cocciaretto si ritrova e stordisce Bogdan alternando accelerazioni pensate e palle corte sublimi
A seguito di un’uscita dal campo durata qualche minuto, Cocciaretto torna nel rettangolo da gioco più determinata che mai. Lasciando andare il braccio con i fondamentali e, talvolta, risolvendo gli scambi con palle corte delicate ma letali, l’azzurra strappa il servizio a Bogdan in apertura, dopo che la rumena in trequarti d’ora di match si era dimostrata granitica in battuta. L’italiana conferma il break a suon di drop shot che mandano in confusione la numero 66 WTA e, ancora contando su questo colpo – eseguito in momenti imprevedibili – accompagnato da ottime risposte, Elisabetta raddoppia il numero di break. Sale così sul 3-0 pesante.
La marchigiana incappa in qualche errore di distrazione, però rimedia subito manovrando a regola d’arte i punti e porta quindi la sua schiera di game vinti consecutivamente a quattro. Bogdan riesce a smuovere il punteggio conquistando il suo primo gioco del parziale, anche lei usufruendo dell’arma ‘palla corta’. La sua frustrazione per essersi ritrovata però tutto d’un tratto così in balia dell’avversaria la deconcentra e la porta a tentare colpi improbabili che, purtroppo per lei, non le riescono. In questo modo la rumena, con il terzo break subito nel set, si regala a Cocciaretto. L’azzurra incamera il secondo parziale con lo scoredi 6-1 al terzo set point – con l’ennesima palla corta vincente – e porta quindi la sfidante al terzo set dopo circa un’ora e dieci minuti di tennis.
Terzo set: Cocciaretto piazza due rimonte, si vede cancellare un match point prima del tie-break, ma strappa comunque la vittoria a Bogdan grazie alla sua solita grinta
Subito incertezze per l’azzurra in avvio di frazione. Bogdan pare essersi scrollata di dosso il brutto parziale appena subito e con accelerazioni di rovescio lungolinea molto incisive strappa immediatamente il servizio a Cocciaretto. Nonostante qualche evidente problema con il colpo di inizio gioco, l’azzurra rimane a galla acciuffando il suo primo gioco nel set, ma è ancora costretta a inseguire nel punteggio. Troppo cinica e precisa Bogdan nei propri turni di battuta; il gioco di Elisabetta, invece, pare sempre meno efficace e infatti nel quinto gioco l’azzurra offre una pericolosissima palla del doppio break.
Mostrando però il carattere, Cocciaretto cancella l’opportunità avversaria con un vincente di dritto e con altri due winners porta a casa il gioco. Siamo 3-2 per la rumena. Con l’imprevedibilità del tennis si sa, gli equilibri si possono ribaltare da un momento all’altro. Difatti, l’azzurra tiene bene gli scambi e Bogdan, fallosa soprattutto dal lato del rovescio, le consegna il contro-break che significa parità nel computo dei game. Un gioco disastroso di Cocciaretto, però, le ritorna in men che non si dica il vantaggio. Perdipiù dopo un gioco vinto a 0 grazie a una trafila di errori grossolani della giocatrice italiana.
Ci prova la 56esima tennista al mondo a ribaltare nuovamente il punteggio, ma Bogdan non glielo consente servendo alla grande nei momenti topici. L’epilogo sembra dietro l’angolo con l’aria che tira nel campo in terra verde di Charleston. L’azzurra, però, non vuole accettare una triste fine e con coraggio viene a prendersi il break. Il conseguente 5-5 riapre, in questo modo, la partita. Poi, per la prima volta, Cocciaretto attua il sorpasso nel parziale decisivo garantendosi il tie-break.
E che tie-break sia, agguantato da Bogdan dopo aver cancellato un match point per l’azzurra con un rovescio vincente a tutto braccio. Eliminato velocemente dalla testa quanto appena successo, la marchigiana incastona subito un vincente di dritto vicino all’incrocio, confeziona due belle risposte e sale di prepotenza sul 3-0. Passaggi a vuoto di una Cocciaretto in vena di regali permettono a Bogdan di agganciarla sul 3-3 e di superarla poi grazie a ulteriori suoi gratuiti. Salita sul 5-3, anche Bogdan diventa fallosa e consegna all’azzurra la parità sul 5-5. Altro match point per Elisabetta ma, come in quello nel dodicesimo gioco, parte un’imprendibile accelerazione vincente dalla racchetta di Bogdan che glielo cancella. La terza chance però è quella buona. Con un passante incrociato di dritto Cocciaretto sigilla la vittoria di cuore, di grinta e passa il turno con il punteggio di 2-6 6-1 7-6(6) in due ore e ventiquattro minuti di tennis ondivago. Al secondo turno, per lei, una certa Viktoria Azarenka.