ATP Marrakech: Fognini è troppo stanco, Kotov vince agevolmente

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ATP Marrakech: Fognini è troppo stanco, Kotov vince agevolmente

L’azzurro paga gli sforzi dell’ultima settimana e un probabile affaticamento alla coscia destra. Il russo Kotov sfiderà il campione in carica Carballes Baena in semifinale

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Fabio Fognini - Roma 2023 (foto Francesca Micheli, Ubitennis)
 

P. Kotov b. [Q] F. Fognini 6-1 6-2

Non è bastato il giorno di riposo a Fabio Fognini per riprendersi dalle fatiche del match vinto contro Djere (e anche delle partite precedenti, le ultime cinque tutte concluse al terzo set). L’azzurro ha infatti ceduto di schianto al russo Pavel Kotov, apparendo imballato nei movimenti fin dai primissimi punti. Per il numero 68 del mondo è stata quindi sufficiente una buona prova al servizio, con il 74% di prime in campo e soprattutto l’86% di trasformazione con questo colpo. Dopo il 6-1 del primo set, Fabio è sembrato rassegnato nel secondo parziale ed è servito a poco l’intervento del fisioterapista che ha provato ad aiutare l’azzurro con un massaggio alla coscia destra. Il russo ha così chiuso in un’ora e 18 minuti guadagnandosi per il secondo anno consecutivo la semifinale al Gran Prix Hassan II di Marrakech (sarà la quarta assoluta in carriera).

Nel 2023 il moscovita cedette in due set al francese Muller, mentre questa volta troverà il campione in carica Carballes Baena che ha battuto faticando anche più del previsto Morendo de Alboran. 6-4 4-6 6-4 è stato il punteggio che ha permesso allo spagnolo di accedere nuovamente a una semifinale ATP che gli mancava proprio dalla scorsa edizione del torneo marocchino.

Primo set – Kotov serve tante prime, Fognini poco brillante

È il primo quarto di finale della stagione per Fabio Fognini che affronta il numero 68 del mondo Kotov, vittorioso agli ottavi su un altro azzurro come Flavio Cobolli. Il russo parte bene con un turno di servizio molto rapido, mentre a Fabio servono quattro parità e dieci minuti (ma senza concedere palle break) per salire sull’1-1. L’azzurro mostra di avere un vantaggio sugli scambi prolungati ma per il momento Kotov serve quasi solamente prime e allora far partire il punto in risposta diventa difficile. Le cose si complicano anche in battuta perché il moscovita, dopo aver piazzato un paio di sbracciate di dritto, sul 30-30 ha la lucidità per giocare colpi lavorati e profondi in fase difensiva che portano all’errore Fognini e alla prima palla break del match. Kotov spinge poi bene con il rovescio e allunga sul 3-1.

Fabio non riesce ad accendersi, se non con qualche sporadica accelerazione di rovescio in lungolinea. Contro l’azzurro ci si mette anche il nastro che prima rende vincente un innocuo dritto dell’avversario e poi ne porta fuori uno dello stesso Fognini che con un doppio fallo aveva concesso palla break al russo. Così Kotov può andare al servizio sul 5-1 e, a suon di prime vincenti, si procura rapidamente due set point. Il ligure riesce ad annullarli, ma la prima e il nastro tornano ad assistere il numero 68 del mondo che al terzo tentativo fissa sul 6-1 il punteggio del primo parziale dopo 37 minuti di gioco.

Secondo set – Nessun ribaltamento: Fabio è evidentemente affaticato

In avvio di secondo set il russo sembra essere più falloso, ma è un’impressione fugace e intanto Fabio, dopo aver tenuto il servizio in apertura, chiede l’intervento del fisioterapista per il cambio di campo successivo. Le gambe dell’azzurro paiono piuttosto imballate e, con il solo braccio, Fognini non riesce a dare fastidio a Kotov. Così Pavel brekka a zero nel terzo gioco attendendo semplicemente l’errore dell’avversario. Nel colloquio con il fisio, il ligure sembra rassegnato e infatti per il momento non si fa trattare: un indizio che fa propendere per la diagnosi di affaticamento. In battuta sull’1-3, il numero 100 del mondo dice chiaramente a Filippo Baldi “non ce la faccio” e allora lascia andare i colpi in maniera piuttosto velleitaria. Qualcuno entra ma altri escono di metri consegnando il secondo break a Kotov.

Durante questo cambio campo, l’azzurro si fa massaggiare la coscia destra, ma ormai la situazione di punteggio è disperata. Approfittando di un Kotov forse rilassato, Fognini ottiene però le prime palle break della sua partita. Fabio sembra muoversi con un po’ più di fluidità ma può poco sulle chance a disposizione perché l’avversario mette sempre la prima e, quando l’azzurro risponde, il dritto del moscovita non fallisce. Prima della stretta di mano finale c’è spazio solo per un paio di ricami con la palla corta del ligure che, dopo poco meno di un’ora e venti di gioco, deve arrendersi e salutare il torneo di Marrakech.  

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