Il Principato greco (Riccardo Crivelli, La Gazzetta dello Sport)
Il ritorno sull’Olimpo. Apollo Tsitsipas aveva portato il suo carro vicino al sole, fino al numero 3 del mondo, fino a una vittoria alle Atp Finals nel 2019 e a due finali Slam a Parigi (2021) e in Australia (2023), ma poi era ricaduto pesantemente tra gli uomini normali. Dopo un anno orribile, in cui ha preso e ripreso più volte coach Philippousis per poi tornare tra le braccia di papà Apostolos, ha fatto i conti con il solito problema a un gomito ed è uscito pure dalla top ten in cui dimorava dal 2019. Ora Stefanos ritrova gli antichi tratti divini e per la terza volta si consacra principe di Montecarlo, torneo in cui aveva già trionfato nel 2021 e nel 2022. Una resurrezione in piena regola sulla superficie più amata, quella terra che permette al suo drittone pieno d’effetto di tenere gli avversari contro i teloni per poi aprirsi il campo e al suo bellissimo ma fragile rovescio a una mano di avere più tempo per impattare la palla senza perderne subito il controllo. Pur servendo solo il 48% di prime palle, Tsitsipas domina Casper Ruud […]. Con i più grandi Stefanos, che tiene un diario quotidiano di tutte le sue attività e finalmente ha allontanato le voci insane del gossip che lo tormentano dal giorno in cui si è messo con la spagnola Paula Badosa, torna così tra i primi l0 (oggi sarà numero 7) e soprattutto afferma di nuovo il suo status di califfo della polvere di mattone in vista di Madrid, Roma e Parigi, dove bisognerà tornare a fare i conti con lui. Intanto, raggiunge le 100 vittorie in carriera sul rosso, diventa il quinto giocatore dopo Nadal, Borg, Muster e Nastase a vincere almeno tre volte nel Principato e batte tre top 10 nello stesso torneo per la terza volta in carriera: «E’ incredibile […]. Evidentemente lassù esiste un dio che mi ha assistito, questa Santissima Trinità (le tre vittorie nel torneo, ndr) mi dà emozioni incredibili, ho dimostrato che sono capace di tornare a fare qualcosa di grande». È vero, in semifinale probabilmente si sarebbe arreso a Sinner senza l’errore arbitrale, ma l’elogio che fa dello sconfitto il giorno dopo testimonia l’enorme rispetto: «Sinner è un ottimo tennista su tutte le superfici, può giocare bene ovunque. Sarà uno dei grandi favoriti sulla terra. […] Mi ha spinto al limite per batterlo». Il carro di Apollo vola di nuovo.
Tsitsipas, re a Montecarlo Alcaraz salta Barcellona (Lorenzo Ercoli, Corriere dello Sport)
Nella corsa per Parigi c’è anche Tsitsipas. Il greco domina 6-1 6-4 la finale contro Casper Ruud e vince il Masters 1000 di Montecarlo per la terza volta nelle ultime quattro stagioni (2021, 2022 e 2024). Dopo un avvio nebuloso di stagione, il tennista di Atene ha ritrovato il sole sulla costa del Principato, dove già in passato è stato in grado di esprimere il suo miglior tennis. La terra è la superficie che più lo aggrada, avere qualche secondo extra per arrivare all’impatto gli permette di essere più competitivo con il rovescio. Nella finale con lo scandinavo è emersa anche la volontà di fare un passo oltre per migliorarsi […]. Le difficoltà di Nole, i problemi fisici di Alcaraz e i punti interrogativi che circondano Rafa rendono Tsitsipas un indiziato perfetto per il secondo Slam stagionale; che Sinner prima dei crampi avesse l’inerzia dalla sua è un ottimo segnale. Il desiderio di assistere a un rematch nelle prossime settimane è palpabile tra i tifosi dell’azzurro, anche perché in campo lo spettacolo è stato degno dei protagonisti. E gli ascolti televisivi parlano chiaro: su Sky Sport Uno e Sky Sport Tennis il match è stato seguito da ben 940 mila spettatori medi complessivi e oltre 2 milioni di spettatori unici, con l’8% di share. Il picco di 1 milione 137 mila spettatori è stato registrato durante le fasi decisive del terzo set. BARCELLONA. Lo show questa settimana prosegue con l’ATP 500 di Barcellona e gli ATP 250 di Bucarest e Monaco di Baviera. In Catalogna tre gli italiani: la decima testa di serie Musetti (Bye), Arnaldi (affronterà Cazaux) e Cobolli. Per quest’ultimo ci sarà il match da sogno con il rientrante Rafael Nadal. Il torneo dovrà fare a meno di Carlos Alcaraz, che […] è ancora alle prese con l’infortunio al pronatore rotondo del braccio destro. Detentore del titolo, Alcaraz perderà 500 punti in classifica e si allontanerà ulteriormente dalla seconda piazza di Sinner. Il suo obiettivo diventa la rincorsa al Masters 1000 di Madrid, altro torneo che lo scorso anno lo ha visto trionfare. In Romania la truppa tricolore schiererà Luca Nardi e Luciano Darderi, che se la vedranno contro Seyboth Wild e Navone. A Monaco di Baviera si è qualificato per il main draw Francesco Passaro […]. Adesso per lui ci sarà il tedesco Molleker, al via con una wild card. SINNER A MADRID. Per rivedere Sinner dovremo aspettare Madrid (24 aprile-5 maggio), torneo che lo scorso anno aveva saltato per Barcellona. Jannik nella capitale spagnola potrebbe raccogliere punti importanti, ma le condizioni di altura fanno sì che non sia l’evento clou della sua primavera. Lavorare per Roma e Roland Garros, questa sarà la priorità dell’allievo di Simone Vagnozzi.
Sinner studia la strada verso Roma (Vincenzo Martucci, Il Messaggero)
Di sicuro Jannik Sinner, nel suo appartamento a due passi dal Country Club, ha visto in tv Tsitsipas che, dopo Zverev e lui ha battuto Ruud e ha firmato il terzo titolo dal 2021 a Montecarlo […]. Di sicuro ha già ripensato e riparlato molto con coach Simone Vagnozzi e col super-coach Darren Cahill della semifinale persa forse solo per un clamoroso errore arbitrale […] e ha rimarcato i suoi soliti vizietti, “i dettagli decisivi”: prima di servizio e variazioni da fondo incostanti, cali di tensione, dubbi sulla posizione in risposta, resistenza fisica da implementare, cattiveria agonistica che può sconfinare nella prepotenza da impiantare in toto in un’anima fin troppo gentile ed educata: un campione costringe il giudice di sedia a verificare un punto così importante che poteva portarlo 4-1 al terzo set, con la semifinale in tasca. «Io l’avrei buttata a mare con tutto il seggiolone», ha commentato infatti Adriano Panatta. Di sicuro, con la testa, il Profeta dai capelli rossi è già in campo ad allenarsi per la volata che lo porterà l’8 maggio fra i favoriti a Roma, nel super-Masters 1000 al Foro Italico. FRENATE In quest’inizio di stagione, Jannik ha vinto 25 partite su 27, conquistando il primo Slam (Melbourne), un “1000” (Miami) e un “500” (Rotterdam), con due semifinali negli altri due Masters 1000 (Indian Wells e Montecarlo), perdendo contro Alcaraz e Tsitsipas, e salendo al numero 2 del mondo. Ha previsto tanto lavoro in palestra per fortificarsi, andrà a Madrid (dal 24 aprile) per non perdere il ritmo partita e poi sfatare un altro tabù: l’ultimo italiano campione a Roma, Panatta, nel 1976. Se Jannik frena, Novak Djokovic, che soffre ancora con Musetti e perde per la prima volta con Ruud, non ha ancora messo la quinta del suo famoso spirito. Tanto che, stranamente, dopo i primi tre mesi dell’anno, è ancora senza successi […]. È ancor più dura per Alcaraz: vincendo Indian Wells sembrava recuperato dopo il letargo post-Wimbledon, invece, dopo i deludenti quarti di Miami ha rinunciato a Montecarlo per problemi al braccio destro […]: quanta pressione avrà al rientro a Madrid dove pure difende il titolo? Daniil Medvedev è il solito enigma: isterico a Montecarlo, è capace di tutto anche sulla terra, leggasi successo a sorpresa a Roma 2023. OUTSIDER «Il fato aiuta gli impavidi», proclama Tsitsipas a Montecarlo: dopo una lunga crisi, firma per la terza volta dal 2021 l’unico 1000 della collezione dominando 6-1 6-4 Ruud con anche 29 discese a rete (21 punti) e poi ricordando la finale juniores di Santa Margherita di Pula, in Italia: «Siamo partiti entrambi da lì». Insieme scattano da protagonisti nella stagione sul rosso. Col “nuovo Connors”, Holger Rune, Lorenzo Musetti e Bum Bum Zverev […].