Sinner è già n.1 (Riccardo Crivelli, La Gazzetta dello Sport)
Le gare, i duelli, le competizioni avvincono e affascinano. Un campione contro l`altro, il faccia a faccia, l`essenza più pura dello sport. E poi nell`attuale corsa verso il numero uno del tennis c`è anche la sfida generazionale ad accendere il fuoco della passione e della rivalità: il leone rampante Sinner (e in subordine l`altro prodigio nato negli anni 2000, Alcaraz) contro l`antico semidio Djokovic, che ieri ha festeggiato la settimana numero 421 al vertice della classifica Atp, dove si issò per la prima volta il 4 luglio 2011: nel tennis, un`era geologica fa.
[…]
L’INCORONAZIONE Del resto, se pure resta divertente lambiccarsi sui punti da guadagnare e da scartare nei vari tornei, c`è una classifica che racconta come Jannik sia già il primo giocatore del mondo e attenda solo l`aritmetica per celebrare l`ascesa al cielo: si tratta della Race stagionale, quella che tiene conto dei risultati maturati dal 1° gennaio 2024 e che a metà novembre qualificherà i migliori 8 alle Atp Finals di Torino. I131 dicembre, la Race e la normale classifica Atp (basata invece sui risultati delle ultime 52 settimane) confluiranno.
In realtà succederà già dopo le Finals, visto che a dicembre non sono in programma tornei, e salvo cataclismi incoroneranno la Volpe Rossa come n.1 di fine anno. Il suo vantaggio attuale su Alcaraz e Djokovic, infatti, è già quasi incolmabile, perché i 2600 punti su Carlitos e i 2990 su Nole, cioè in pratica l`equivalente di una vittoria Slam e di un successo in un 1000, sono una dote di tutta sicu- rezza soprattutto per i ritmi a cui sta viaggiando il fenomeno di Sesto Pusteria, che peraltro a metà aprile nella Race è a poco più di 1000 punti dal bottino raccolto in tutto il 2023 e sostanzialmente è già qualificato per le Finals.
[…]
Nel tennis abbiamo questa cosa chiamata ranking che aiuta a fare chiarezza: è primo nella Race e fin qui è stato il più forte». Concetto ribadito da Djokovic, pronto ormai a cedergli lo scettro: «È solo questione di settimane e mi scavalcherà. Ma la classifica non è il mio obiettivo, quest`anno non ho in programma di giocare tornei solo per accumulare punti. La mia priorità è giocare al meglio dal Roland Garros agli Us Open, passando per Wimbledon e le Olimpiadi».
Il torneo di Montecarlo, malgrado la conclusione sfortunata, ha tuttavia confermato che Jannik è da corsa pure sulla terra, una risorsa in più verso il vertice, come ammette anche chi lo ha sconfitto: «È un gran tennista su tutte le superfici, gioca bene dappertutto le parole di Tsitsipas – e il suo livello è molto più alto delle altre volte in cui l`avevo affrontato sul rosso. Mi ha spirito ai miei limiti e ho dovuto raggiungere una soglia di fisicità che non raggiungevo da molto. Sarà uno dei favoriti assoluti per l`intera stagione su terra rossa». Il re è Sinner, viva il re.
Rafa l’ultimo ballo: ” Non un omaggio”. (Davide Palliggiano, Il Corriere dello Sport)
Rafa mancava a tutti, figuriamoci agli spagnoli o a chi in quel torneo l`ha visto nascere. L’ha vinto 12 volte, il “Trofeu Conde de Godo”, Atp500 di Barcellona. È pronto a tornare di nuovo sulla terra rossa, 682 giorni dopo la sua ultima partita ufficiale, la finale del Roland Garros 2022 contro Casper Ruud, che significò anche 114° successo parigino. Sarà il suo secondo torneo della stagione, dopo aver sofferto una lesione muscolare all`ileopsoas nel mese di gennaio a Brisbane, seguito poi da un`altra lesione addominale.
L’ULTIMO GODO’. L’ultimo ballo sulla terra rossa di Barcellona comincerà oggi su quel campo che porre il suo nome, la “Pista Rafa Nadal”. Non prima delle 16 contro il nostro Flavio Cobolli da queste parti, si augurano che il romano sia la vittima sacrificale, che non crei problemi all`idolo casalingo e che il torneo di Rafa si prolunghi il più possibile. Anche perché, a quanto pare, non ci sarà un`altra volta. «Per me è un regalo essere qui a Barcellona: me lo prendo come se fosse l`ultimo anno e voglio godermelo fino in fondo”. Se altre volte era stato più vago, stavolta Nadal sembra propor aver preso una decisione. Giocare per quanto possibile e poi dire basta a fine anno.
[…]
«OH C…0». Flavio Cobolli non si è divertito così tanto quando ha saputo che avrebbe dovuto incontrare Rafa al suo debutto nel torneo catalano. «Nella testa di un giocatore della mia età frullano molte cose e la prima sicuramente è stata `oh ca…` – ci racconta il romano, n. 62 del mondo -. A mente fredda, pensandoci veramente bene, credo di avere una delle fortune più grandi che può capitare a un tennista. Gioco contro Nadal nel `suo` campo, quello intitolato a lui, in una delle sue ultime partite in carriera. Credo sia un`esperienza fantastica, un`opportunità per crescere».
Avrà tutti contro, Flavio, che ieri sera è stato in giro per Barcellona con amici venuti in Spagna per assistere al suo match e per far sentire la loro voce questo pomeriggio al Godo: «Non ho scelta, ma il pubblico contro può divertirmi, non frustrarmi Devo godermela più possibile: non entrerò in campo per perdere, ma per vincere. Le gambe mi tremeranno non per la paura, ma per la voglia di fare bene».
[…]
Cobolli fa l’esame al rientro di Nadal (Gianluca Strocchi, Tuttosport)
È il giorno del 18° rientro nel tour dopo un infortunio per Rafa Nadal, il primo però nello stadio che porta il suo nome. Tantissimi occhi saranno puntati su Barcellona oggi pomeriggio (il match è in programma non prima delle ore 16, diretta tv Sky Sport Tennis) e dall`altra parte della rete, a saggiare le condizioni del 37erine mancino di Manacor c`è proprio Flavio Cobolli per un esordio da brividi nel 500 catalano anche per il 21enne romano. Il vincitore di 22 Slam dopo le sessioni di allenamento sostenute con David Jordà, Alejandro Davidovich Fokina, Andrey Rublev, Lorenzo Musetti e ieri Hugo Dellien ha ricavato sensazioni positive e dunque si è detto pronto a disputare di nuovo un match ufficiale 102 giorni dopo la sconfitta con Jordan Thompson nei quarti del 250 australiano di Brisbane (era il 5 gennaio).
[…]
«A livello personale è un regalo essere a Barcellona e affronto questo torneo pensando che sarà la mia ultima partecipazione – ha sottolineato Nadal incontrando i media -. Voglio godemii ogni momento. In questa vita c`è un inizio e una fine, pure a livello sportivo. Cercherò di essere competitivo, non sono qui per farmi rendere omaggio, darò il massimo». Il maiorchino è consapevole che calcherà nuovamente la terra battuta in una partita ufficiale 681 giorni dopo la finale del Roland Garros 2022 con Casper Ruud.
«E il giorno dopo avevo le stampelle. Ho avuto tanti problemi, ma fa parte della vita», ricorda il re del rosso, con un filo di rassegnazione pensando ai tanti incidenti fisici che hanno segnato la parte finale della sua carriera: «Sono stati due anni difficili. Vengo da un`importante operazione all`anca e quando succede è difficile perché si verificano cose nel corpo che ti portano a dire quando puoi, puoi, e quando non puoi, non puoi».
[…]
Barcellona è solo il secondo torneo di Nadal nel 2024. Poi in calendario i Masters 1000 di Madrid e Roma, preludio al Roland Garros: «Per me è difficile pianificare le cose, vado giorno per giorno. Ci sono tanti giorni brutti a livello fisico e mentale, i giorni belli li compensano e continuo a divertirmi quando gioco a tennis». Ad attendere il vincente del confronto fra il campione maiorchino e il giovane capitolino (n.62 Atp) al 2° turno c`è l`australiano Alex De Minaur, n.11 del ranking.