D. Lajovic b. A. Fils 6-4 3-6 6-2
Continua la corsa di Dusan Lajovic che qua a Barcellona raggiunge la sua prima semifinale 500. Vada come vada sarà il miglior torneo del veterano 33nne, numero 59 ATP, dopo la finale raggiunta a Montecarlo nel 2019 e persa contro Fognini. Per Arthur Fils, il 19nne francese numero 36 ATP era un esame di maturità che però il ragazzo non ha approvato. Se ce l’avesse fatta sarebbe stato l’ottavo teenager a riuscire nell’impresa di arrivare in semifinale qui a Barcellona. Scorrendo le statistiche gli altri che ci son riusciti hanno poi fatto parlare di sè abbondantemente.
Passiamo ora alla cronaca dove per comodità ci riferiremo a Fils con FR (Francia) e a Lajovic con SR (Serbia).
Primo set. Condizioni un po’ più miti rispetto a ieri, lo notiamo anche dal fatto che FIls non ha la maglietta termica, a differenza del match di ottavi di finale con De Minaur. Tuttavia il francese non esce dai blocchi perfettamente e subisce un break in apertura. Il francese però non si scompone più di tanto e trova poco dopo il contro break, nel sesto gioco. Fils però soffre maledettamente sulla seconda di servizio. Quando non riesce a mettere la prima è preda delle risposte aggressive di Lajovic, determinato a togliergli il tempo. Lasciare il francese libero di giocare e sprigionare la potenza del suo dritto in effetti sarebbe abbastanza suicida. Il serbo però è un fine geometra e sa perfettamente come stare su un campo di terra battuta. Nel nono game quindi approffitta delle opportunità di poter comandare il gioco e conquista il break decisivo. BREAK LAJOVIC. FR 4 – 5 SR.
Dusan poi non trema e al momento di servire per il set cerca gli angoli e taglia perfettamente il campo. FR 4 – 6 SR.
Secondo set. Si riparte con Fils al servizio che continua a giocare sbracciate notevoli e tiene il servizio. Come spesso avviene con Fils giocate con poco margine, anche se spettacolari. Vedremo se le perentuali saranno dalla sua parte. Nel game successivo con Lajovic al servizio sembra che le percentuali siano dalla parte del francese, che con alcune aggressioni controllate sale a 0-40. Arthur gioca concentrato e non si lascia sfuggire la chance, costringendo all’errore Lajovic. E non è che Lajovic abbia fatto cose particolarmente sbagliate, anzi nel game ha messo cinque prime in campo, raccogliendo solo un punto. Insomma se il francese riuscisse sempre a giocare come in questo secondo gioco, non dovrebbe avere problemi a entrare in top ten. BREAK FILS. FR 2 – 0 SR.
In questo secondo set Arthur sembra riuscire a tenere a bada i bollenti spiriti e a incanalare l’irruenza. Altro break point per Fils nel quarto game, ma Lajovic non trema e grazie a una mano educatissima porta a casa il gioco con un pallonetto di controbalzo di rovescio. Ma sui game di servizio di FIls si gioca poco in questo secondo set. Belle soluzioni potenti e precise come questa stanno portando avanti il francese.
Sui game di Lajovic invece la sofferenza è continua: il serbo regala un altro break con una pessima volee alta di dritto dopo essersi aperto bene il campo. Ma come detto il francese è ancora un apprendista stregone, che non sempre riesce a tenere a freno l’irruenza e al momento di servire per il match si lascia prendere dalla fretta e lascia sul tavolo uno dei due break di servizio che aveva conquistato.
SI va quindi sul 5-3 Fils con il francese che torna servire nuovamente per il set. Lajovic è come al solito intelligente ad aprire gli angoli, ma la prima viene in aiuto del francese che risale da 15-30 e va a chiudere il secondo parziale. SET FILS. FR 6 – 3 SR
Secondo set nel quale siamo andati a strappi, dove Lajovic ha principalmente avuto il demerito di mollare e di concedere il secondo break a Fils. Visto il gioco del francese che viaggia sempre ad alte frequenze è fondamentale rimanere a contatto e cercare di assorbire per quanto possibile le fiammate che arrivano, nella consapevolezza che saranno seguite anche da qualche pausa.
Terzo set. Lajovic per fare partita deve tirare fuori tutti trucchi del mestiere e il serbo indubbiamente ne conosce. Se Dusan riuscirà a variare a dovere e a rispondere alle bordate di Arthur allora ci sarà da divertirsi. Lajovic infatti cerca di mettere la massima attenzione fin da subito e viene ricompensato con un break point sul primo game di servizio di Fils. Si gioca sulla seconda di FIls e qua c’è tutto Arthur, nel bene e nel male. Lajovic si sposta dal lato del dritto per rispondere aggressivo e basterebbe piazzare il servizio sulla T. FIls invece non solo va a baciare la riga di mezzo, ma lo fa alla modica velocità di 194 Km/h. Pericolo sventato dal francese che con altre due bordate di dritto sulla linea salva il servizio. FR 1 – 1 SR.
Dopo il match fra Tsitsipas e Acosta sembra che potremo avere un altro match tirato. I game sono tutti contestati e ogni punto una battaglia, anche se in questa prima parte di terzo set quello più in palla appare Lajovic che continua a far correre Fils in attesa dell’errore che nella maggior parte dei casi arriva.
Sesto game in cui arriva un nuovo momento cruciale. Lajovic riesce a rispondere ai servizi del francese e guadagna due palle break. Basta la prima, che si gioca sulla seconda del francese, che non riesce a difendersi dal lato del rovescio e affossa in rete. BREAK LAJOVIC. FR 2 – 4 SR.
Ma quando la fine sembra approsimarsi Fils ritrova la compostezza per giocare qualche buona accelerazione e riesce a portare il serbo ai vantaggi nel game di servizio successivo. Oggi però Arthur è meno focalizzato di ieri e con due errori banali lascia strada libera al suo avversario, che a questo punto è solo a un game di distanza dalla semifinale. Fils oggi molto inconsistente nelle situazioni di recupero, errori che fino ad ora lo stanno condannando. Addirittura Fils prende un’imbarcata sul proprio servizio e va due volte sotto match point, ma si salva con altrettanti vincenti. Ma un rimbalzo maligno regala una terza opportunità a Lajovic, quella buona: la palla di Fils è portata fuori dal nastro e la partita finisca qua. MATCH LAJOVIC. FR 2 – 6 SR.
Per Lajovic prima semifinale ATP 500 e secondo miglior torneo in carriera all’eta di 33 anni, dopo la cavalcata del 2019 che lo vide finalista contro Fognini a Montecarlo.
A fine match alcune impressioni rilasciate a caldo dal serbo.
Cosa hai fatto di diverso questa settimana rispetto al passato?
A Montecarlo ero arrivato non in buone condizioni, mi ero ammalato e non avevo potuto allenarmi. Sono rimasto allettato per 5 giorni e quindi sono arrivato qua con poco allenamento nelle gambe. Per il resto non ho segreti. Ho giocato su terra per il resto abbastanza bene e questa è una continuazione delle cose buone sul rosso fatte. Fin dal primo match giocato qui a Barcellona ho avuto buone sensazioni e ho preso fiducia. Oggi era un match molto difficile, Fils tirava molto forte e le condizioni non erano delle migliori, c’era freddo.
Per domani contro Tsitsipas, contro cui hai un solo precedente su terra (Amburgo 2020, vittoria del greco) che match sarà?
In generale i miei pattern di gioco sulla terra sono consolidati e credo che funzionini abbastanza bene. Stefanos è un top player e contro questo tipo di giocatori serve pazienza perchè serve sempre un colpo in più per vincere il punto. Certi punti serve vincerli più di una volta.