[6] S. Stephens b. M. Linette 6-1 2-6 6-2

Sloane Stephens vince l’Open Rouen Metropole superando Magda Linette in tre set 6-1 2-6 6-2; per l’americana è l’ottavo titolo in carriera e il secondo sulla terra (il primo fu a Charleston nel 2016, sul verde americano). Fatti i complimenti alla vincitrice, abile a gestire al meglio le situazioni di gioco e a presentarsi in campo al meglio durante il set decisivo, va detto che Linette ha vissuto una giornata piuttosto negativa, commettendo errori in sequenza che hanno rassicurato l’esperta avversaria e le hanno permesso di interpretare al meglio il suo tennis fatto di accelerazioni, in particolare con il dritto a rientrare, che hanno causato guai durante tutto l’arco del match alla numero 60 della classifica.

Nel discorso di premiazione Sloane ha ricordato anche un altro suo successo francese, al challenger di Saint-Malò nello scorso maggio: il feeling con l’oltralpe, dunque, continua per lei e la sospinge a ridosso della top 30. Linette invece non torna alla vittoria quattro anni dopo il titolo a Hua Hin ma si può consolare con il rientro nella top 50.

Il match

La tennista americana, finalista sei anni fa al Roland Garros, esibisce buona mobilità e copre discretamente la linea di fondo; quello che sorprende è la fallosità di Linette, che troppe volte trova il corridoio quando cerca di aprirsi il campo. L’atleta polacca non riesce ad alzare il ritmo dello scambio uscire dalle linee con l’affondo e il ritmo non eccessivo favorisce le iniziative improvvise di Stephens.

Nella prima frazione la statunitense perde il primo game per poi infilare una combinazione di cinque giochi vincenti con due break; Linette cede il secondo dei due con un rovescio dal centro verso sinistra che casca in corridoio ma che non avrebbe dato alcun fastidio all’avversaria se fosse rimasto sulla riga. Nel settimo game sullo score di 0-30 Magda mette un buon ace e subito dopo si tocca la caviglia destra; fino a quel momento non aveva comunque dato l’impressione di soffrire di qualche problema fisico. Stephens sfodera una magnifica palla corta in rovescio slice a una mano e chiude game e parziale per 6-1 con un rovescio lungolinea colpito da ferma. In trentatré minuti solo otto punti in risposta per la tennista europea, che non conquista nemmeno un palla-break

La seconda frazione si apre con la medesima situazione di gioco che vede Linette non sufficientemente precisa e profonda nelle conclusioni per generare scompiglio negli schemi in ordine dell’americana. Durante il terzo game però la direzione si inverte proprio quando la favorita numero sei del torneo si porta sul 40-0 con la battuta a disposizione. Stephens subisce la rimonta dell’avversaria che ha inoltre una prima occasione-break grazie a un doppio fallo. Il tutto sfuma momentaneamente ma dopo aver annullato una quarta palla-game per l’avversaria con un dropshot cortissimo di dritto, Linette acciuffa il break con una volée di dritto un po’ fortunosa ma efficace. Sullo slancio la tennista polacca prende coraggio e anche il largo nello score; forse Stephens accetta di perdere il set per puntare al terzo parziale, in ogni caso in 43 minuti arriva il 6-2 per l’atleta di Poznan.

Se davvero Sloane ha deciso di tenere le energie per il finale di partita, la scelta si dimostra ben calcolata, se è vero che la statunitense disputa un parziale impeccabile: 89% di prime palle in campo e solo una palla-break concessa contro le dieci conquistate. Stephens tiene il primo turno di servizio e dopo essersi portata sul 2-1 opera il primo break al terzo tentativo grazie a un cross di rovescio della rivale che invade il corridoio; nel successivo turno in risposta la sua aggressività la premia di nuovo, evidenziando peraltro anche la giornata-no della tennista europea, che torna a essere inconsistente nella ricerca degli angoli e della profondità.

Per Stephens c’è un altro break, quello del 5-1. Solo allora l’americana rallenta e subisce il break dopo aver mancato i tre matchpoint consecutivi del 6-1; il titolo è solo rimandato al game successivo, che Linette si fa sfuggire ancora per demeriti propri. In poco meno di un’ora è di nuovo 6-2, questa volta per Sloane Stephens.