Sono diversi i tennisti che cercano la scalata nel ranking attraverso il complicato mondo rappresentato dal circuito Challenger. Giovani promesse, giocatori in cerca di fiducia, tennisti in ripresa da problemi fisici e veterani che lottano ogni settimana in tutte le parti del mondo.
Tra i tornei in programma in questa settimana vi è il Roma Garden Open, torneo Challenger 75 che si gioca nel circolo capitolino. Uno dei protagonisti del challenger romano è una giovane promessa in cerca di rivalsa: l’argentino Juan Manuel Cerundolo, attuale numero 179 del ranking ATP.
Ventidue anni, fratello minore di Francisco (attualmente alla posizione 22 del ranking mondiale), Juan Manuel è nato in una famiglia con lo sport nel sangue. Il padre Alejandro è stato un tennista negli anni 80, la sorella, invece, è una giocatore di hockey su prato.
Juan Manuel è salito agli onori della cronaca nel 2021 quando da qualificato si aggiudicò l’ATP 250 di Cordoba, in quello che era il suo primo main draw a livello ATP. Un sogno divenuto realtà grazie a otto vittorie in nove giorni.
Abbiamo intervistato il tennista argentino subito dopo la vittoria contro lo spagnolo Oriol Roca Batalla nel match di primo turno del Roma Garden Open.
D: Juan Manuel, buon pomeriggio. Comincio facendo le congratulazioni per il successo contro un giocatore esperto del circuito Challenger come Roca Batalla. Quali sono state le tue sensazioni?
JUAN MANUEL CERUNDOLO: “Onestamente non è un momento positivo per me. Sto cercando di conquistare fiducia a poco a poco. Non ho giocato molto bene oggi, ma ho giocato bene con il rovescio e di questo ne sono felice”
D: Non è un momento positivo, infatti, prima di questo match venivi da tre sconfitte consecutive e a Spalato non hai concluso il match ritirandoti nel terzo set contro Travaglia. Non ti senti al 100% a livello fisico?
JUAN MANUEL CERUNDOLO:” Fisicamente sto bene. Nel match contro Travaglia, non stavo bene, ho vomitato e non sono stato in grado di finire il match ma non ho problemi fisici. È tutta una questione di fiducia. Non ho molto fiducia in me stesso in questo momento e questo rende difficile vincere. In queste situazioni bisogna guardare passo dopo passo e cercare di sentirsi un po’ meglio giorno dopo giorno sui campi da gioco e questo è quello che ho fatto in questo match.”
D: Quest’anno non trovi le giuste sensazione, ma se guardiamo allo scorso anno un momento importante è stato sicuramente lo US Open. Hai conquistato la prima vittoria in un torneo del Grande Slam. Che ricordi hai?
JUAN MANUEL CERUNDOLO: “È stato incredibile. Una vittoria che mi ha reso veramente felice soprattutto per come è maturata. Avevo preso i primi due set e sono stato in grado di vincere al quinto in un match durato più di tre ore e trenta minuti. è stato pazzesco, soprattutto considerando che l’ho conquistata su hardcourt che non è la mia superficie preferita.”
D: Se parliamo di momenti indimenticabili non possiamo non parlare del titolo che hai vinto a Cordoba, in maniera sorprendente partendo dalle qualificazioni. Poi dopo quel successo nella stagione successiva hai dovuto lottare con i problemi fisici, all’anca e alla gamba. Problemi che hanno rallentato la tua scalata. Quanto è stato difficile ripartire?
JUAN MANUEL CERUNDOLO: “È stato davvero difficile nel 2022. Il 2021 era stato un anno pazzesco, ho conquistato il mio primo titolo ATP poi il mio primo Challenger (proprio al Garden) e poi l’ingresso in top 100. Quando poi ho iniziato a giocare a livello ATP sono arrivati i problemi fisici, mi sono infortunato a livello muscolare per ben tre volte e non ero in grado di giocare con continuità. Ogni volta giocavo, poi dovevo stare fermo due mesi poi giocavo di nuovo una settimana. è stato un anno impossibile per me a livello muscolare. Ricominciare tutto daccapo è stato davvero difficile perché i Challenger sono davvero complicati. Quando giochi a livello superiore tornare indietro non è cosi facile. Spero di poter tornare a giocare dei tornei ATP molto presto”
D: L’ultima domanda è relativa al rapporto con tuo fratello Francisco. Il 2022 però tra le tante difficoltà vi ha visti protagonisti di un grande torneo in quel di Miami, tu hai raggiunto il terzo turno mentre tuo fratello si è spinto sino in semifinale. Cosa ha rappresentato per te condividere questa esperienza con tuo fratello?
JUAN MANUEL CERUNDOLO: “Un esperienza fantastica. Noi parliamo molto, mi dà molti consigli soprattutto adesso che si trova così in alto in classifica. Sto imparando molto da lui e ci motiviamo a vicenda. Impariamo l’uno dall’altro. Vederlo raggiungere la prima semifinale in un Masters 1000 è stato incredibile”
D: La vostra famiglia ha il tennis nel sangue e siete cresciuti insieme. Come è il rapporto con Francisco? Ti piacerebbe condividere con lui un’esperienza come il doppio, magari a livello olimpico, magari non a Parigi ma le occasioni non mancheranno siete giovani.
JUAN MANUEL CERUNDOLO: “Spero di raggiungere il suo ranking, sarebbe fantastico, e perchè no, anche superarlo. Siamo competitivi ma in maniera positiva. Vederlo in top 20 mi fa pensare che se ci è riuscito Francisco, posso riuscirci anche io. Posso farcela, posso raggiungerlo ed è bello avere un fratello come lui. Giocare il doppio con lui sarebbe una cosa complicata perché in passato litigavamo sul campo. Adesso siamo cresciuti un po’, siamo più maturi, vediamo.