(si ringrazia Michele Schirru di Lost in Tennis per la collaborazione)
Un primo set shock, poi l’assestamento e infine la vittoria. Lorenzo Musetti supera Nuno Borges 6-1 1-6 2-6 in un match durato 2 ore e 12 minuti. Il numero 29 al mondo ha commentato così la prima parte di gara molto complicata: “Devo dire che non è stato un ottimo inizio. Sapevo bene cosa dovevo fare, però oggi era parecchio difficile giocare con precisione perché il vento condizionava molto il gioco. All’inizio ero un po’ fuori dal campo, troppo nervoso, troppa fretta nel giocare e nelle scelte. Lui ovviamente faceva il suo, è un ottimo giocatore, molto solido, però quando poi ho iniziato ad essere più energico e meno falloso, riuscendo a prendere il comando del gioco con il dritto specialmente facendolo muovere, ha iniziato anche lui a faticare, come dimostrano i dieci game a zero che si sono sentiti. La cosa che mi fa più piacere e che mi fa ben sperare per le prossime partite è che la reazione da parte mia c’è stata”.
Il vento stava per giocare un brutto scherzo a Lorenzo, anche se memore degli scorsi anni era preparato. Molto interessante il cambio di strategia: “Partendo dal servizio, all’inizio cercavo molto di più una prima pesante e forte, con un’alta velocità ma con una bassissima percentuale, dunque sotto suggerimento ho capito che serviva più continuità nel servizio. Questo mi ha aiutato tanto per fare in modo che facessi da padrone del gioco. Sicuramente quella scelta tattica mi è servita per prendere più fiducia e maggior decisione e convinzione quando colpivo la palla. Anche da parte sua abbiamo visto tanti scambi che si allungavano e accorciavano a causa del vento. Quando si gioca a Cagliari è così, me lo ricordavo che era abbastanza ventosa come città, ma fa parte del gioco. Bisogna avere ancora più pazienza e più sicurezza in modo attivo. Il primo set invece ero troppo passivo lasciando all’avversario il set mentre negli altri due mi sono sentito padrone del gioco e ho comandato molto di più”.
Tornano sul primo set, è stato un mix di fattori a rendere difficile la vita a Musetti contro il numero 56 al mondo, capace di eliminare a Cagliari prima Francesco Maestrelli e poi Yoshihito Nishioka: “Sicuramente è stato meglio lui che almeno aveva la testa in campo, riusciva a sfruttare anche i miei errori. Ho avuto un brutto primo game di servizio con due doppi falli che mi hanno buttato un po’ giù mentalmente, non riuscendo più a trovare la chiave del gioco ovvero farlo muovere sul rovescio per poi aggredirlo sul dritto. Questo lo metteva in difficoltà, i colpi pesanti sul rovescio che lo obbligavano a difendere, è stata la chiave oltre al non mollare mai e al grande aiuto del pubblico, domani necessito ancora della gente cagliaritana”.
Sulla strada del talento di Carrara c’è ora Daniel Elahi Galan, fresco dopo la vittoria senza giocare con Marton Fucsovics per via del ritiro dell’ungherese: “L’unico scontro che abbiamo avuto è stato a Napoli in una partita ben giocata da parte mia con un risultato netto (6-3 6-0 nel 2022, ndr), però ero in uno stato molto di forma e di convinzione tennistica che a volte porta ad esprimersi ancora meglio. Sicuramente sono consapevole che questo non è il mio periodo migliore, però come detto ieri non mi interessa di giocare male, l’importante è vincere e domani è più importante di oggi. Il fatto di non mollare mi aiuterà contro Galan. Fisicamente sto bene ed è la cosa fondamentale per le prossime settimane. Tornando a Galan, è un giocatore che conosco, non è uno di quelli che ti fa male sul fondo ma è molto solido ed è esperto. Cercherò di fare del mio meglio come in queste partite, sperando di prenderci la prima finale stagionale”.
A proposito di momento di forma, Musetti commenta così questo periodo: “Non voglio parlare di tennis perché le condizioni non permettono di esprimere un gioco brillante, specialmente negli ultimi due giorni causa vento. Però devo dire che sicuramente la voglia di vincere e di rivalsa c’è stata e questa è una notizia positiva per i prossimi match e tornei. Lo scopo è questo, non ho mai sottovalutato questo torneo, anzi, è più importante della prossima settimana perché credo che sia utile per mettere fieno in cascina in vista delle imminenti sfide”.
Infine, interessante quesito sugli allenamenti e le condizioni del classe 2002: “Ho saltato due giorni di allenamento per un fastidio alla schiena quindi ho deciso all’ultimo di scendere in campo perché avevo cancellato gli allenamenti. Poi con terapie e riposo è passato tutto. Quindi mi sono allenato solo la sera del primo giorno e poi con Zeppieri prima del fastidio, il giorno successivo. Alla fine ho risolto il problema, le cose su cui stiamo lavorando è quello che ciò facendo vedere in campo: voler vincere, non importa come a livello tennistico, ma il fatto di valorizzare questa settimana come se fosse l’ultima della mia carriera”.
Christian Attanasio