Da Roma, il nostro inviato
M. Sherif b. [11] J. Paolini 7-6(4) 2-6 6-4
Venerdì nero? Poco ci è mancato, grazie a Luciano Darderi e Francesco Passaro. Ma non è certo una giornata indimenticabile quella appena conclusasi agli Internazionali d’Italia per i colori azzurri, specie lato WTA. Delle tre giocatrici nostrane impegnate, nessuna è riuscita a portare a casa la vittoria. L’ultima ad arrendersi è stata Jasmine Paolini, la nostra n.1 e tds n.11. Una delle grandi speranze di questo torneo, che si è però scontrata con una versione perfetta di Mayar Sherif, quasi ingiocabile dal lato del dritto ma in generale molto solida e molto incisiva nei colpi da fondo. Premesse che le hanno regalato la terza vittoria in carriera contro una top 15 (tutte su terra), prima da Madrid 2023.
Primo set: Paolini spreca, Sherif più cinica. A lei il primo
Sin dall’inizio si nota come Paolini arrivi con l’intenzione di essere aggressiva, e di tenere lei in mano il pallino dello scambio. Dall’altra parte trova però una giocatrice non facile da affrontare sulla terra, molto solida e pesante quando ha la possibilità di poter spingere dal lato destro del campo. Infatti, nonostante il primo break sia a favore dell’azzurra, Sherif rimane attaccata e alla prima occasione buona forza in risposta rimettendo subito in equilibrio la situazione.
Da notare come Jasmine vada anche spesso a rete per prendersi il punto dimostrando di voler tenere la partita tra le mani così anche da muovere l’egiziana. Arriverà anche a due set point in risposta, non riuscendo però a finalizzarli, e sarà alla fine costretta a giocarsela al tie-break. Lì, qualche decisione sbagliata dell’azzurra si accoppia a un gioco via via più corto che permette di picchiare il dritto come vuole all’egiziana, per poi chiudere con un vincente un primo set giocato in maniera brillante.
Secondo set: Paolini ingrana e non arretra. Si va al terzo
Anche il secondo parziale segue lo sceneggiato del primo, con break immediato a favore di Paolini. Si limita a esprimere il suo tennis, iniziando a prendere meno rischi e a costringere a un palleggio serrato con tante parabole alzate e profonde Sherif, che inizia a vacillare e a concedere qualche metro in più alla n.1 d’Italia, brava da parte sua a prenderselo dimezzando errori e giocando sempre con sagacia.
Arriva così, con il pubblico che si scalda ancor di più, l’approdo al terzo set per Paolini, che ha certamente più tennis rispetto alla sua avversaria e lo dimostra, coadiuvata anche da una percentuale di punti vinti con la seconda di Sherif inferiore al 30%. Che si traduce in più chance in risposta e maggiore fiducia nei colpi, così da archiviare anche abbastanza rapidamente la pratica.
Terzo set: Paolini lotta fino alla fine, ma Sherif ne ha di più. Nessuna italiana avanza
Il parziale decisivo dà sfogo a un bel giro sulle montagne russe da parte di entrambe. Su un Centrale ancora popolato dagli ultimi coraggiosi, non tantissimi ma ancora calorosi. Ricambia facendo il possibile Paolini, due volte avanti di un break ma due volte rimontata da una Sherif estremamente ordinata e che addirittura prova variazioni e discese a rete per uscire dallo scambio.
Andando avanti il match prende i tratti del più classico degli psicodrammi, con l’italiana che riuscirà anche ad annullare match point e trovare un insperato break proprio al momento di rimanere nl match…peccato si tratti però solo di un fuoco fatuo. Perché l’egiziana non si fa sfuggire due volte l’occasione, e trova, grazie a un grande rovescio, altri due match point in risposta. Che saranno decisivi per portare a casa l’incontro contro una Paolini che alla fine crolla mentalmente, affondando in rete l’ultimo dritto.