Da Roma, il nostro inviato
[21] N. Jarry b. [6] S. Tsitsipas 3-6 7-5 6-4
Come nelle migliori sceneggiature di Sofocle, un inizio tranquillo si è presto rivelato una tragedia sportivamente parlando. L’ultimo quarto degli Internazionali d’Italia è sembrato in mano a Stefanos Tsitsipas per larghi tratti del match, salvo finire poi nelle mani di Nicolas Jarry 3-6 7-5 6-4, che trova la prima semifinale 1000 in carriera. Lui e Tabilo domani segneranno il primo evento ATP con due cileni tra gli ultimi quattro dal torneo di Vina del Mar 2006, ma sarà la prima volta in assoluto ad un livello così alto. Trova la terza vittoria del 2024 contro un top 10, dopo Alcaraz e Ruud, ma soprattutto mette in mostra una prestazione di assoluto livello e coraggio che è ulteriore prova di quanto possa, e forse debba, stare a questo livello. Nella semifinale degli improbabili, senza partire battuto, ma probabilmente neanche favorito, troverà Tommy Paul, contro il quale ha però vinto l’unico precedente allo scorso Roland Garros.
Primo set: gran tennis, più Tsitsipas che Jarry. Il greco in vantaggio
Livello iniziale pazzesco da parte di entrambi, 20 minuti di tennis spettacolare scortano alla conclusione i primi 5 game. Nonostante il punto del match con uno spettacolare lob in tweener, il primo a subire break è Jarry. Bravo il greco però a rispondere profondo di rovescio e tenere lontano l’avversario, che subendo l’iniziativa è costretto a capitolare. Sulla diagonale di dritto si vedono botte senza esclusione di colpi, che sembrano ovviamente dar ragione a Tsitsipas, in versione sempre crescente. Arriva infatti anche ad ottenere tre palle del doppio break, che il n.24 al mondo è bravo ad annullare tramite il servizio, un’arma fondamentale quando entra la prima. Non riesce però a far nulla in risposta, nello scambio lungo per quanto abbia un dritto importante soffre la maggior potenza di Stefanos. Che a sua volta fa più che bene al servizio, conservando il vantaggio in scioltezza per portare a casa il primo set…lui che ha vinto 89 partite su 93 su terra dopo aver vinto il primo.
Secondo set: Tsitsi spreca, Jarry sale sui punti caldi e forza il terzo
Nico prova a tenere un ritmo alto nello scambio, sicuramente con un successo maggiore, tanto da arrivare a procurarsi due palle break in apertura. Entrambe però si infrangono sul servizio del greco, più roccioso. Non riesce però a creare noie in risposta al cileno, che tiene bene lo scambio soprattutto con il dritto. Troppe difficoltà però con il rovescio, spesso affondato in rete soprattutto sulla risposta, colpendolo in maniera statica, quasi fermo sulle gambe. Nonostante ciò, ancora attingendo alla fonte del servizio tiene la battuta annullando addirittura tre palle break con un vago sapore di match point. E ne seguiranno altre due, nell’undicesimo game, dove ancora una volta Jarry sarà bravo ad alzare il suo livello tra servizio e colpi in uscita, che contribuiscono a minare le certezze di Tsitsipas, che in un dodicesimo game da horror si scompone andando fuori giri sul dritto anche quando sembrerebbe una semplice formalità così da concedere il primo break del match al cileno, che la porta al terzo.
Terzo set: Stefanos, quanti rimpianti. In semifinale va il cuore di Jarry
Anche il terzo set si apre sull’onda delle palle break a favore di Tsitsipas. Ancora una volta quando si tratta di annullarle Jarry sale di livello, ma alla terza occasione il greco piazza la zampata con una tremenda accelerazione di dritto. Ma è chiaro che ormai mentalmente il greco sia in netta difficoltà, come dimostra il perdere praticamente subito il vantaggio acquisito. Tanti i meriti del cileno, che con il dritto trova molta più profondità e incisività dell’avversario, tentando alle volte anche variazioni che non proprio gli appartengono ma oggi sembrano sorridere. C’è invece poco da sorridere alla fine per Stefanos, che spreca tante occasioni e soprattutto l’occasione di fare ulteriore strada nel torneo. Nel decimo game, nonostante provi a lottare con grinta fino alla fine, anche annullando match point, dovrà arrendersi al fato in vesti cilene. Un dritto sotto forma di martello, e l’ennesimo errore del greco, mandano Jarry in semifinale. Un finale decisamente tragico, quasi da Edipo Re, consegna al giocatore che ci ha creduto di più la vittoria. Tsitsipas si conferma vittima di sé stesso e delle sue debolezze.