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[4] A. Zverev b. R. Nadal 6-3 7-6(5) 6-3

Finisce in tre set l’attesissimo match di primo turno tra Alexander Zverev e Rafael Nadal, a quasi due anni esatti dal confronto tra i due su questo stesso campo ma in semifinale, interrotto dal grave infortunio di Sascha. Ed è proprio lui, Zverev, a prendersi i tre set, 6-3 7-6(5) 6-3 in tre ore e cinque minuti, nella rivincita più che altro contro il destino.
Rafa ha avuto l’occasione di allungare la sfida quando è andato a servire per il secondo set ma, una volta mancata l’opportunità per meriti di uno Zverev tornato a spingere – ma lui ha perso il servizio addirittura a zero! – e poi perso il parziale al tie-break, la risalita si è fatta impossibile e il 2-0 Spagna in apertura di terza frazione è stato puramente illusorio.
“Non ho ancora deciso ma non credo che sarebbe una buona idea giocare sull’erba e fare un’altra transizione sulla terra per le Olimpiadi”. Riguardo al match ha detto: “Ho avuto le mie chance…ho servito per il secondo set (5-4), sono stato avanti di un break nel terzo. Non gli sono stato così lontano. Non si costruisce una casa in due giorni. Avevo bisogno che lui giocasse un pochino meno di come ha giocato oggi”.
Sul suo futuro: “Fra due mesi dopo l’Olimpiade saprò meglio che cosa fare. Ho un mese e mezzo per prepararmi al meglio ai Giochi Olimpici. È duro per me partecipare a un torneo pensando che non posso vincerlo. Ho fatto tutto il possibile per farmi trovare pronto. Sono una persona normale a volte anche un po’ timido. Non so che cosa farò quando non giocherò a tennis, io a Maiorca sto bene. Per ora io mi preoccupo solo di essere competitivo”.
Primo set: Nadal colpito a freddo, Zverev spinge e va in controllo
La rivincita della semifinale del Roland Garros 2021 inizia con Nadal che prova a spingere ma le gambe sembrano ancora imballate. Palla corta dello spagnolo che si ferma in rete, accelerazione di Zverev ed è subito campanello d’allarme con lo 0-30. Doppio fallo e subito tre palle break per il tedesco, a cui ne basta una per strappare il servizio. Il castello tattico dell’iberico parrebbe già essere saltato ma Sascha è titubante e, a causa di un doppio fallo, parte con due 15 da recuperare. Lo fa brillantemente armando il rovescio che frutta quattro punti in sequenza, che lo portano 2-0. Rafa sembra già in apnea e fatica a trovare le misure con il rovescio lungolinea, Zverev gli dà una mano e lo spagnolo mette in cascina il primo game della sua partita. Il secondo punto del quarto game mette alla prova i riflessi del trentasettenne di Manacor con la sfida a rete che lo vede vincitore. E’ il preludio alla grande occasione per lo spagnolo, con due palle break maturate dopo un rovescio fuori misura e un dritto in rete del teutonico. Il numero uno di Germania rimedia ai propri errori, neutralizza entrambe le chance e con una volèè tiene il servizio. Arrivano due turni in battuta comodi per entrambi ma lo spartito sembra chiaro: Sascha cerca di prendere sempre più campo e Rafa cerca di rimanere abbarbicato al set, in attesa di buone nuove. Notizie confortanti che non sembrano arrivare, le prime del tedesco sono quasi inattaccabili e si va sul 5-3. Il maiorchino trova delle variazioni che spingono fuori dal campo l’avversario, ma il numero 5 del ranking è restio a concedere il game che si protrae oltre i dieci minuti. In mezzo due set point salvati, ma l’ex numero uno al mondo è costretto a capitolare quando la palla corta non va a segno e mostra il fianco al recupero vincente del nativo di Amburgo, la terza occasione è quella buona e il dritto di Nadal in rete consegna il primo parziale a Zverev.
Secondo set: orgoglio Nadal, ma Zverev rimonta e fa suo il tie break
Zverev si sente padrone del campo e continua a macinare punti, tenendo saldamente il servizio in apertura. Fa altrettanto Nadal che gioca un ottimo game e, provando a caricarsi, infiamma il teatro che lo ha visto trionfare quattrodici volte. Per fare svoltare il match in favore del maiorchino è necessario qualcosa in più del supporto caloroso del Philippe Chatrier – I cori Rafa,Rafa si sprecano, i punti migliori conquistati da Rafa suscitano veri boati, talvolta che standing ovation – perché il tedesco non accenna a fermarsi, concedendo pochi spiragli. Ci mette del suo Rafa, un errore grossolano di rovescio in avanzamento fornisce due palle break ad un avversario che non ha bisogno di regali. Quando il baratro sembra alle porte, ecco la svolta. Lo stesso fondamentale gli serve per cancellare la prima chance, mentre non c’è tempismo migliore per sfoderare dal cilindro il primo ace di giornata per annullare la seconda. Un servizio vincente ed un dritto per tirarsi via da una pericolosa buca. La temperatura del centrale di Parigi è rovente, Sascha sembra risentirne ed è costretto a fronteggiare la prima palla break del parziale, risolta con una palla corta dello spagnolo che fa breccia nel servizio del tedesco e passa avanti 3-2. Il teutonico accusa visibilmente il colpo e, soprattutto in risposta, non sembra più così reattivo con Rafa che non si lascia pregare per confermare il break. Sul 4-3 15-30 lo spagnolo apre l’album dei ricordi ed è protagonista di un punto incredibile con un allungo a rete che riesce a calamitare quasi a terra quello che sarebbe stato un passante vincente di Zverev. La giocata da cineteca porta ancora più confianza che obbliga l’avversario a servire per rimanere nel set. Il numero 5 del ranking fa il suo e rimanda il momento clou sulla racchetta del maiorchino. Sascha libera il braccio e piazza in sequenza un vincente di rovescio e uno di dritto che pietrificano lo spagnolo che, con tre palle break da annullare, cede la battuta a zero e con la consapevolezza che è tutto completamente da rifare. Il match ora è un’altalena, quando Zverev sembra essere ritornato in controllo del match si disunisce e con un doppio fallo offre due occasione di contro sorpasso. Il servizio toglie e il servizio dà, con il vincitore del Foro Italico che si aggrappa a questo fondamentale per cancellarle entrambe e per garantirsi il tie break. E cosi sia, con il ventidue volte campione Slam che non trema. La prima girandola di mini break la inaugura il tedesco che sfrutta una buona risposta e manda fuori giri il dritto del maiorchino che finisce in corridoio, vantaggio prontamente restituito con un dritto che atterra fuori. Si gira sul 3-3. Zverev rimedia ad un attacco incerto con una volèè che assomiglia ad una carezza per un nuovo allungo. A nulla vale un ultimo sussulto di Rafa, con il tedesco che decide la contesa 7-5, che vale il 2-0.
Terzo set: Rafa dà tutto e parte in vantaggio, ma Zverev rientra fortissimo
Un set perso in rimonta e un punteggio che assomiglia ad un Everest da scalare. Come se non bastasse, il primo game al servizio di Nadal assomiglia ad un’ultima spiaggia: doppio fallo e due palle break per Zverev. La voglia di onorare, probabilmente, quest’ultimo ballo a Parigi è più forte della stanchezza e della frustrazione: il maiorchino si inventa un punto incredibile per cancellare la prima chance e trova le energie per tenere il servizio. L’ex numero uno al mondo mette sette punti di fila e Sascha si ritrova sotto 0-40. Il nativo di Amburgo accende l’ennesimo cero al servizio e annulla due palle break , mentre sulla terza prova a concludere di dritto ma è la parte sbaglia con Nadal che intuisce e lo trafigge, a sorpresa è 2-0. Il terzo game è un capolavoro del tedesco che non ci sta e reagisce alla grandissima, procacciandosi due palle break dove sulla seconda fa leva sui suoi 196 cm per girare in demi-volèè uno scambio a rete delicato. Ormai ogni scambio è una battaglia, e ogni momento può riservare una sorpresa. Il quattrodici volte vincitore del torneo va vicino al controsorpasso ma il teutonico è bravo a sfondare di dritto, confermare il break e rimettere il terzo set in perfetta parità sul 2-2. Fioccano le palle break da entrambi i lati della rete, i cambi di traiettoria di Zverev rimettono in piedi un game da 40-15, ma dopo ben oltre dieci minuti e quattro palle gioco neutralizzate è lo spagnolo ad uscirne vivo portandosi 3-2, deciso a sparare ancora qualche cartuccia.
Zverev spinge, la seconda spagnola fuori bersaglio gli dà una mano e sorpassa trafiggendo il tentativo di serve&volley. 4-3. Il doppio fallo questa volta tedesco sul 15-30 fa spuntare un sorriso sulle labbra di Xisca. Ma i rispettivi rovesci – lungo quello di Rafa in palleggio, sulla riga laterale quello vincente di Sascha – rimettono il game in parità. Zverev non lascia il comando dello scambio e chiude il game con un altro bimane fulminante, immediatamente bissato in apertura del turno di battuta di Nadal sul 3-5. il 198 cm da Amburgo è in fiducia, Rafa recupera l’impossibile facendo giocare tre colpi in più all’altro che non trema e pianta un altro vincente che vale due match point. Basta il primo, perché il dritto di Nadal vola fuori. Sarà stato il suo ultimo punto al Roland Garros? “C’è un’alta probabilità che non giocherò più qui, ma non sono sicuro al 100%” dice ancora Rafa alla fine. “Forse tra due mesi dirò basta, è abbastanza, ma non è quello che sento adesso”. Ma prima ci sono le Olimpiadi, “spero di essere pronto”. Invece l’ipotesi che Rafa giochi a Wimbledon sembra assai remota: “Al momento non credo che sarebbe una buona idea”.
Per Zverev, al prossimo turno, David Goffin o Giovanni Mpetshi Perricard.