Con un netto 6-3 6-3 6-1 Stefanos Tsitsipas ha archiviato la pratica Zhizhen Zhang definendo la sua performance “una delle migliori partite che ho giocato finora in questo torneo”. In particolare ciò di cui è contento il greco è l’abbinamento di colpi precisi e potenti. Adesso per la sfida di ottavi di finale si prospetta un match inedito contro Matteo Arnaldi (vittorioso a sua volta su Rublev). Rispondendo alla domanda del direttore Scanagatta cosa conoscesse del tennista di Sanremo, Tsitsipas dà dimostrazione di grande competenza e spirito di osservazione verso i colleghi.
Sul prossimo avversario Arnaldi: “È un combattente, dovro essere cauto”
“Arnaldi lo sto tenendo d’occhio. So esattamente che tipo di profilo di giocatore è perché l’ho visto giocare al Barcellona, l’ho visto giocare alla Roma, ho visto giocare qui – spiega Stefanos. “L’ho tenuto d’occhio negli ultimi sei mesi, da quando ha davvero iniziato a mettere a segno grandi prestazioni nel tour ATP. Lui è sicuramente qualcuno che scende in campo per combattere a oltranza. Non si arrende. L’ho notato in lui. È un ottimo lottatore. Quando si tratta di battaglia, lui combatte e non si arrende. Questo è qualcosa che mi aspetto di sicuro. Ha un forte desiderio di fare le cose per bene. Ci sono alcuni profili di giocatori dove puoi notare di più questa cosa e altri meno, diciamo che sono un po’ più passivi. Lui invece si mette veramente in gioco, e considerando questo, dovrò sicuramente affrontarlo con cautela e costruirmi una strategia, trovare i miei modi per aggirarlo. È quasi come un fiume. Devi trovare il modo di starci attorno, guidarlo come vuoi tu e capirlo”.
Le sue riflessioni sul tennis e l’amore per questo sport
In generale, il numero 9 del mondo ha parlato anche in generale del suo sentimento verso lo sport che ha scelto come ragione di vita. “È il gioco che ho scelto a cui ho dato una data di scadenza. Finora è il piacere più grande della mia vita perché riesco a convivere con esso praticamente ogni settimana. Ho un legame e un rapporto molto stretto col tennis perché è la cosa che occupa la maggior parte della mia vita e qualcosa su cui passo la maggior parte del mio tempo. Ho la sensazione che senza il tennis la mia vita sarebbe stata molto diversa per quanto riguarda la sfida con me stesso e la ricerca di obiettivi nella vita, perché attraverso il tennis sono in grado di fissare obiettivi per la mia vita personale. Ad esempio, voglio avere una certa immagine della mia vita e il tennis mi aiuta a realizzare quei sogni e a soddisfare i miei desideri più profondi come essere umano“.