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[9] S. Tsitsipas b. M. Arnaldi 3-6 7-5 6-2 6-2
È stato un match ricco di ottimi punti quello vinto da Stefanos Tsitsipas su Matteo Arnaldi 3-6 7-5 6-2 6-2 in tre ore e undici minuti, per quanto non ci sia mai davvero equilibrio, con entrambi che hanno dato il meglio in momenti differenti.
Asfissiante per un’ora e mezza, Arnaldi è partito ridimensionando il numero 9 del mondo per quasi due set – dove la parola chiave è naturalmente “quasi”. Novanta minuti in cui situazioni di punteggio che anche solo vagamente suggerivano a Tsitsipas la possibilità si salire sopra l’avversario in risposta – fossero un semplice 0-15 o un game riaperto – Matteo ha pressoché sempre scelto la giusta soluzione eseguendola al meglio.
Sicurezza, determinazione, lucidità unite a qualità difensive e capacità di contrattaccare di livello assoluto sono caratteristiche che creano problemi a qualsiasi avversario non solo nei singoli punti, ma nella gestione mentale dell’intero match. Quello che sarebbe stato uno scambio già vinto contro un altro giocatore rimane vivo, c’è un colpo in più da giocare e neanche facile.
Avanti un set e un break nel secondo, Arnaldi si è visto annullare tre palle per un nuovo 6-3 in risposta, poi un’altra al servizio quando ormai Stefanos aveva trovato convinzione nel proprio tennis – e se un top player ritrova la fiducia e si lascia lo spavento alle alle spalle, mentre lo sfavorito manca l’occasione del vantaggio importante, il risultato finale diventa piuttosto scontato.
Rammarico sì per quel che avrebbe potuto essere, anche se in realtà Tsitsipas ha giocato tutti i set point contro al meglio, senza concedere possibilità all’avversario. L’inerzia dell’incontro è girata completamente, “ho dovuto muovere parecchio il c*** oggi per una delle più folli rimonte della mia carriera. L’inerzia sembrava sempre dalla sua parte, era molto frustrante. Facevo del mio meglio ma nulla funzionava. Credo che il mio spirito, la mia tempra, sia stato il motivo della rimonta. anche soffrendo nel secondo set, sentivo di avere la forza di recuperare” ha detto alla fine Tsitsipas., che ha preso il controllo del gioco, anche perché i colpi avversari avevano perso pesantezza, e ha tirato dritto verso il quarto di finale che potrebbe vederlo opposto a Carlos Alcaraz, in vantaggio su Auger-Aliassime al momento della stretta di mano con Arnaldi. Per Arnaldi, resta il gran torneo impreziosito dal successo su Andrey Rublev ma anche da quanto messo in campo oggi, un ulteriore passo in avanti nella giusta direzione.
Primo set – Arnaldi coglie di sorpresa anche Tsitsipas, un break gli basta per vincere 6-3
Si parte con Matteo in battuta sotto 15-40, cose che ti viene da pensare, “vabbè, l’altro lo sta rullando, pazienza, bel torneo”, quasi si giocasse sulla distanza di un solo set ai 4 game. E neanche così Stefanos avrebbe avuto vita facile a dispetto delle due seconde che con cui il nostro deve difendersi: una risposta sbagliata e un ace (!) che già creano qualche dubbio sulla presunta straripante superiorità greca, poi servizio e dritto per uscire indenne anche dal vantaggio esterno. Nei giorni scorsi, rispondendo a una domanda del direttore sul suo avversario, Tsitsipas aveva detto di conoscerlo bene anche se non ci aveva mai giocato: “Lo tengo d’occhio da sei mesi, da quando ha fatto il suo exploit nel circuito”. Ebbene, forse nonostante lo studio pre-match, qualcosa gli è sfuggito perché, scampato il pericolo, il ventiduenne di Sanremo passa al contrattacco mandando in confusione l’avversario.
Con un mix di classe e corsa, le sue doti principali, ottiene lui il break nel quarto game e lo difende con successo. Il greco non è Rublev, ha decisamente un miglior controllo della sua emotività, e canalizza le sue energie nel tentativo di rimonta che si concretizza con altre due palle break con Arnaldi al servizio 4-2. L’italiano trova il miglior servizio per togliersi dai guai e, dopo una risposta steccata di rovescio del greco, tiene il turno di battuta.
Nel nono game va a servire per portare a casa il primo set, 6-3 con due prime vincenti, il colpo che non ti aspetti (83% di punti con la prima nel parziale). Il numero 9 del mondo ha commesso qualche errorie in più rispetto ai suoi standard, ma la maggior parte del merito va ad Arnaldi, autore anche dei punti più spettacolari della frazione.
Secondo set – Sembra una replica del primo parziale, ma nel finale cambia tutto
La prevista reazione ateniese non va oltre le due chance non trasformate in risposta, portando a 0 su 7 in conteggio delle palle break finora. Matteo continua a fare i numeri e si guadagna il 30-40 al quinto game: Tsitsipas decide di giocarsela con kick+dritto in contropiede, ma l’azzurro deve essergli entrato nella testa a giudicare dal colpo trattenuto che viene respinto dal nastro e manda Arnaldi avanti 3-2.
Il microscopico passaggio a vuoto che permette a Stefanos di riaprire l’ottavo gioco è prontamente rimediato e forse non a caso il finalista dell’edizione 2021 ricomincia con due doppi falli al successivo turno di battuta. Il 30 pari sembra cosa fatta ma c’è l’ennesimo punto da highlight di Matteo; questa volta, tuttavia, Tsitsipas salva molto bene le due conseguenti palle break e una terza ai vantaggi (che sono anche set point), dandosi così una spinta mentale che si rivelerà determinante nel gioco della verità, a dispetto della risposta sbagliata (di poco) e dello scambio chiuso da Matteo con il marchio di fabbrica di Stef, il dritto inside-in, che aprono il nono gioco.
Un gratuito, una (rara) scelta sbagliata e il buco per terra che Tsitsipas fa sul tentativo di serve&volley sembrano solo pericolo scampato dopo l’ennesima palla break cancellata, ma il numero 9 del mondo risponde bene di rovescio e se ne va il quarto set point. Poche prime, arriva anche un doppio fallo e con un altro errore arriva il 5 pari che diventa 6-5 Grecia. Perché è ormai iniziato un nuovo match e raggiungere il tie-break non è affatto scontato, anzi, però il nostro torna a vincere un game.
Il gioco decisivo è carico di tensione, Arnaldi per due volte non conferma il mini-break, sul 4-5 gioca una smorzata troppo lunga che compromette definitivamente il set. Altra frazione di qualità con più vincenti che gratuiti per entrambi, il cui esito, come quello della precedente, è stato determinato da pochissimi punti – i quattro set point sfumati come lo 0 su 5 nelle palle break.
Terzo set – Tsitsipas prende il comando
Stefanos non è più quello dei primo 90 minuti, ora è in completa fiducia anche perché dall’altra parte gli arrivano palle meno pesanti, alcuni errori e scelte sbagliate, a loro volta enfatizzate da quanto mette in campo l’avversario. Si parte con il servizio azzurro ceduto foriero di una partita che vola via, però Matteo deposita un mattoncino evitando l’esiziale 0-3 pesante nonostante le cinque opportunità greche. Il doppio svantaggio arriva comunque, 4-1 Atene, e Tsitsipas va tranquillamente a prendersi il 6-2 in 41 minuti.
Quarto set – Arnaldi non fa più male, tutto facile per Tsitsipas
I colpi azzurri continuano a non incidere più come nella prima parte della sfida, permettendo così a Stefanos di rimanere in controllo macinando un game dopo l’altro, mentre le rincorse di Matteo sono meno brillanti e non si traducono più in ribaltamenti dello scambio o nel complicato colpo in più da far eseguire all’altro.
“Tirando piatto, la palla mi va la metà” lamenta Arnaldi in direzione del proprio angolo quando va a rispondere sul 4-1 per l’altro. Non che ciò sia sufficiente a farlo desistere dal profondere tutte le energie (rimaste) nel tentativo impossibile di rientrare in partita. Niente da fare, però, e Tsitsipas chiude con un altro 6-2.
“Uno dei più grandi lottatori del circuito, mi ha spinto al limite” dirà ancora Stefanos, “ uno dei più grandi avversari che ho affrontato finora nella stagione su terra. Ne vedremo di belle da parte sua in futuro, perché ci sono giocatori che in certi momenti sono un po’ più fragili, ma lui è sembrato molto composto e duro nei momenti cruciali e ho dovuto davvero lavorare il doppio del solito”.
Nel frattempo, Carlos Alcaraz si è liberato in tre set di Felix Auger-Aliassime e raggiunge il greco ai quarti. 5-0 i precedenti per lo spagnolo.