Semifinali terminate, sono Fritz e Purcell ad avere la meglio sugli avversari. Nella prima semifinale, giocata da Purcell ed Harris, l’inglese ha tentato in tutti i modi di neutralizzare le variazioni dell’australiano, ben presente a rete e solido al servizio, ma si è dovuto accontentare soltanto di un secondo set che ha illuso il pubblico del Rothesay International. Col punteggio di 6-4 4-6 6-4, il giocatore di Sidney raggiunge per la prima volta una finale in singolare, dove troverà la testa di serie numero 1 Taylor Fritz, che ha vinto di misura contro l’australiano Vukic, in due set molto tirati, entrambi terminati al tie break.
[1] T. Fritz b. [LL] A. Vukic 7-6(5) 7-6(4)
Primo set: grande equilibrio nei primi 12 giochi, poi il cambio passo di Fritz nel tie break
Inizio frizzante per Vukic, è sceso in campo con molta convinzione e fluidità di braccio. Nei primi due turni di battuta serve in campo 10 prime su 10, praticamente incontrastabile dal giocatore americano. Fritz riesce anch’egli ad esser solido al servizio, ma l’australiano nello scambio pare addirittura più preciso e pericoloso della teste di serie numero 1, mantenendo una profondità notevole che manda spesso fuori giri l’avversario. L’australiano, nel decimo gioco del primo parziale è costretto a fronteggiare una pesante palla break, che assume anche il valore di set point, ma non trema e continua rimanere in scia dello statunitense, ancora poco cinico nei momenti topici dell’incontro. Il grande equilibrio visto nel primo parziale viene spezzato dal tie break, conquistato con rabbia dallo statunitense, dopo un doppio tocco irregolare di Vukic non valutato tale dall’arbitro.
Secondo set: lo statunitense spreca diversi break point ma il secondo tie break lo porta in finale
Vukic ricomincia esattamente allo stesso modo, non intende mollare la presa e continua a martellare sul servizio. Nei primi giochi del secondo set si scambia pochissimo, i turni di battuta sono parecchio rapidi da ambedue le parti. Vukic, durante il settimo gioco, affronta un turno di battuta sofferente, e tra dritti sbagliati e scelte affrettate concede una palla break a Fritz, ma si aggrappa alla sua tosta prima di servizio, che continua a tenerlo in vita nei momenti di difficoltà. Con un uno scambio di grande qualità, l’australiano si tira fuori dai guai, rimanendo avanti nel punteggio. I turni di Fritz sfiorano il record di durata per brevità, e la pressione passa costantemente nelle mani di Vukic. Il lucky loser continua a salvare palle break con una freddezza da top ten, ed esclusivamente con colpi magici che iniziano a destabilizzare la flemma di Fritz, tutt’altro che perfetto sui break point. Vukic si assicura il secondo tie break di giornata, ma l’americano deve salvare un set point prima di approdarci. Il tie break, ancora una volta, da ragione a Taylor Fritz, che con un doppio 7-6 raggiunge Max Purcell in finale ad Eastbourne.
[Q] M. Purcell b. [WC] B. Harris 6-4 4-6 6-4
Semifinale delicata per il Beniamino di casa Billy Harris, il quale affronta un giocatore preparatissimo sull’erba, dotato di un ottimo servizio ed efficaci colpi a rete, l’australiano Purcell.
Primo set: a Purcell basta il break iniziale per conquistare il primo parziale
Sin da subito l’atleta di Sidney è più presente in campo rispetto all’avversario, e dopo la palla break sprecata nel primo game, strappa il servizio ad Harris nel terzo gioco. Un break che si rivelerà fatale per l’inglese, a causa di un Purcell impeccabile al servizio per tutto il corso del primo parziale, che l’australiano conquista per 6-4.
Secondo set: l’australiano è perfetto, ma inciampa in un game cruciale ed Harris vola al terzo
La trama dell’incontro non cambia. Harris soffre su tutti i turni di battuta, concede parecchi break point, ma riesce a salvarsi in ogni occasione. L’australiano invece, non lascia nemmeno le briciole, e sembra volare spedito verso la conquista dell’incontro. Durante il decimo gioco, però, si lascia distrarre, commettendo un doppio fallo che lo spinge spalle al muro. L’inglese coglie al volo l’unica occasione avuta sino a quell’istante, e strappa il servizio a Purcell, mettendo in cassaforte il secondo parziale per 6 giochi a 4.
Terzo set: Purcell non si fa sorprendere e vola in finale ad Eastbourne
Harris trova fiducia, rispetto ai primi due tentennanti parziali, ma Purcell non subisce alcun crollo psicologico per il set perso in malo modo. L’australiano resiste alle accelerazioni di Harris, e incassa i colpi con pazienza, conscio del fatto che le occasioni arriveranno. Nel terzo game, infatti, l’inglese cede il servizio all’australiano, e nel gioco successivo, Purcell, consolida il break con qualche rischio. I due si chiamano spesso a rete, la palla corta viene utilizzata sovente in questo ultimo set, così come il back di dritto al quale l’australiano ricorre spesso per limitare il rimbalzo sul manto erboso di Eastbourne. Harris non riesce a trovare continuità, alterna colpi fantastici ad errori grossolani e Max Purcell conquista la sua prima finale in carriera, vincendo il terzo e decisivo set per 6-4.
