In estrema sintesi, possiamo individuare quattro gruppi di giocatrici, in base alle differenti scelte di programmazione adottate.
1) Chi non è andata alle Olimpiadi
Queste sono state le tenniste di vertice che non hanno giocato a Parigi: Sabalenka, Kasatkina, Samsonova, Keys, Jabeur, Kalinskaya, Azarenka, Pavlyuchenkova. Come si vede, hanno preferito rinunciare alle Olimpiadi molte giocatrici russe e bielorusse, che ai Giochi sarebbero state ammesse solo a titolo individuale. Ma vanno sottolineati anche i nomi di Keys e Jabeur, che invece non avrebbero avuto limitazioni. Infine va ricordato il caso di Elena Rybakina, che ha rinunciato in extremis a Parigi per problemi fisici.
Sabalenka era reduce anche dal forfait a Wimbledon (per problemi alla spalla) e quindi è stata la giocatrice che ha seguito il calendario più anomalo rispetto alla media delle altre Top 10. Infatti Aryna ha saltato Wimbledon e Olimpiadi, ma in compenso è scesa in campo a Washington, Toronto e Cincinnati. Questa triade di impegni l’hanno affrontata anche Kasatkina, Samsonova e Pavlyuchenkova.
A oggi chi ha giocato meno di questo gruppo sono state Elena Rybakina e Madison Keys. Madison ha giocato a Toronto, ma si è ritirata al primo match contro Stearns. In pratica le ultime due partite che ha disputato nel 2024 (contro Paolini a Wimbledon e contro Stearns in Canada) Keys le ha perse per ritiro; non molto incoraggiante. Rybakina invece ha deciso di scendere in campo solo a Cincinnati e ha perso al match di esordio contro Fernandez 3-6 7-6(3) 6-4, dopo non avere sfruttato due match point nel secondo set.
DI questo gruppo i migliori risultati li ha ottenuti senza dubbio Sabalenka, che sembra essere in crescendo di forma: tre partite vinte a Washington, quattro a Toronto, cinque a Cincinnati, torneo impreziosito dal successo contro la numero 1 Swiatek, che Aryna non sconfiggeva da oltre un anno (Madrid 2023).
2) Chi è andata alle Olimpiadi ed è rientrata presto
Secondo gruppo. Una parte di giocatrici ha deciso di modificare il meno possibile il calendario di avvicinamento allo Slam, di conseguenza limitando al massimo il periodo di riposo post-olimpico.
Fra i nomi di vertice, sono state soprattutto le tenniste americane a decidere di ricominciare presto con gli impegni sul cemento. Due erano i WTA 1000 in programma in agosto, e questi sono i nomi delle Top 30 che hanno deciso di essere presenti in entrambi: le statunitensi Gauff, Pegula, Navarro; la canadese Fernandez; la brasiliana Haddad Maia. Ma anche Ostapenko, Kostyuk, Shnaider, Svitolina e Boulter hanno fatto lo stesso. Segnalo che Fernandez, Haddad Maia, Navarro e Svitolina hanno aggiunto ai due 1000 anche l’impegno nel WTA 250 di Cleveland, in corso in questi giorni.
In questo gruppo spiccano i risultati opposti di Gauff e Pegula. Nei due tornei affrontati Gauff ha vinto un solo match (contro Wang Yafan, mentre ha perso contro Shnaider e Putintseva) mentre Pegula ha infilato una serie di vittorie notevoli, che le sono valse il successo in Canada e la finale in Ohio.
3) Chi ha scelto di affrontare un solo torneo prima di Flushing Meadows
Terzo gruppo. Sempre concentrandosi sulle giocatrici con il ranking più alto, alcune tenniste hanno deciso di affrontare un solo impegno prima dello Slam newyorkese. Sono soprattutto le protagoniste dei tornei olimpici, arrivate sino in fondo alla settimana parigina.
Ho già citato il caso della medaglia di bronzo di Iga Swiatek, ma come lei sono rientrate a Cincinnati anche le due medaglie d’oro di Parigi: quella di doppio Jasmine Paolini e quella di singolare Zheng Qinwen, così come la medaglia d’argento Donna Vekic. Anche Andreeva (medaglia d’argento in doppio) ha preferito giocare solo a Cincinnati. Stessa decisione anche per Ekaterina Alexandrova (che però alle Olimpiadi aveva perso al primo turno).
A Cincinnati Paolini ha perso in tre set, al termine di un buon match, proprio contro Mirra Andreeva. Mentre Zheng, battuta in due set da Pavlyuchenkova, ha visto interrompersi la striscia di 11 vittorie (10 sulla terra) cominciata con il successo nel torneo di Palermo e proseguita alle Olimpiadi. Tutto sommato positivo, secondo me, il torneo di Swiatek: è vero che ha perso nettamente in semifinale contro Sabalenka (6-3, 6-3), ma occorre tenere presente la differenza di adattamento alla superficie tra le due contendenti.
Leggermente diversa, infine, la scelta di Danielle Collins: anche per lei un solo torneo, ma per tornare in campo ha preferito il WTA 500 di Monterrey (che si sta disputando in questa settimana).
4) Chi non scenderà in campo prima dello US Open
Quarto e ultimo gruppo. Maria Sakkari, Barbora Krejcikova, e Caroline Garcia hanno disputato la loro ultima partita a Parigi, e non hanno affrontato tornei sul cemento. Quindi si presenteranno a New York senza impegni ufficiali sul duro. A meno che non abbiano avuto problemi fisici di cui non sono al corrente, soltanto in una stagione come questa si sarebbe potuta verificare una situazione del genere. Caso differente, invece, per Marketa Vondrousova: non scende in campo da Wimbledon, ma non sarà presente a Flushing Meadows, dato che è appena stata operata alla spalla.
a pagina 3: Chi è emersa nei tornei di preparazione e le quote dei bookmaker