Era nell’aria da un po’ e ora è finalmente ufficiale: Jasmine Paolini parteciperà alle WTA Finals 2024, il torneo riservato alle migliori otto giocatrici della stagione. Un traguardo probabilmente difficile anche da sognare fino a 12 mesi fa per l’azzurra, che ora si trova invece nel suo habitat naturale tra le migliori del mondo. Ottenuta la qualificazione, sarà da definire la posizione. Sicuramente non oltre la sesta, su questo Jasmine può dormire sogni tranquilli, ma in realtà ci sono buone basi per sperare di chiudere al quarto posto, che attualmente occupa.
Ciò vorrebbe dire evitare un girone di ferro, e avere una sola tra Swiatek, Sabalenka e Gauff, ponendo chiaramente un asterisco sulle condizioni di Elena Rybakina, che ad oggi dovrebbe effettivamente partecipare. E rivestirebbe una quinta testa di serie molto scomoda. Ma al di là dei calcoli stretti, forse ancora prematuri, per l’Italia c’è già una magnifica certezza: per la prima volta nella storia avremo almeno un rappresentante alle ATP Finals e alle WTA Finals sia in singolare che in doppio.
Jannik Sinner, Simone Bolelli e Andrea Vavassori, da una parte. Jasmine Paolini, in singolare e poi in doppio con Sara Errani, dall’altra. E la toscana, se possibile, ha scritto una pagina di storia ancor più importante: sarà la seconda giocatrice italiana a giocare nello stesso anno le WTA Finals sia in singolare che in doppio. Impresa riuscita finora solo proprio a Sara Errani, guarda caso, nel 2012 e nel 2013, quando uscì al round robin in singolare per poi raggiungere due semifinali in coppia con Roberta Vinci.
Il caso italiano non è però unico: l’ultima volta accadde nel 2009, quando gli USA avevano per il secondo anno di fila un rappresentante in ogni specialità, con Roddick (che si qualificò senza giocare a causa di un infortunio) e i gemelli Bryan alle ATP Finals, Serena e Venus Williams sia in singolare che in doppio (insieme anche a Liezel Huber) sul versante WTA. Quindici anni dopo, e con metà delle competizioni in casa, sarà il Bel Paese a succedere al colosso d’oltreoceano, che ottenne un solo titolo su 4 grazie a Serena. Con la speranza di riuscire a fare meglio, da Torino a Riyadh.