[PR] D. Stricker b. M. Berrettini 7-6(6) 6-4
Dominic Stricker (22 anni, sprofondato al numero 317 del ranking mondiale a causa di un infortunio) si qualifica ai quarti di finale del torneo ATP 250 di Stoccolma dopo aver battuto Matteo Berrettini (28 anni, numero 42 della classifica ATP) con il punteggio di 7-6(6) 6-4 in un’ora e 48 minuti di gioco. Matteo nel corso del tie break non è riuscito a concretizzare un vantaggio di 5 a 2 (e servizio) e di 6 a 4, cedendo quattro punti consecutivi e di conseguenza il set. Le occasioni mancate hanno caratterizzato la partita del tennista romano, che non è riuscito a concretizzare nessuna delle cinque palle break in apertura di secondo parziale, cedendo poi inevitabilmente a livello mentale nel corso della bagarre finale: per una volta Berrettini non è riuscito a dare il meglio di sé nei punti più importanti dell’incontro, lasciando via libera al talentuoso avversario. Per Stricker, reduce da un infortunio e da una stagione complicatissima, si tratta del miglior risultato del 2024 e nei quarti di finale di venerdì affronterà il vincente della sfida tra Grigor Dimitrov e Quentin Halys. Matteo, invece, dopo l’exploit estivo sulla terra battuta, non è più riuscito a ritrovare il suo miglior tennis: la prossima settimana proverà a ripartire da Vienna.
Primo set: Berrettini spreca troppo, Stricker ne approfitta
I primi minuti dell’incontro volano via lisci, dominati dalla potenza delle prime di servizio, perché la rapidità della superficie lascia pochissimo tempo per colpire: nel settimo game Matteo annulla una pericolosa palla break (4-3) e la partita, finalmente, entra nel vivo. Stricker mette in mostra il suo tennis mancino, brillante e propositivo mentre Berrettini attende il momento giusto per approfittare della concretezza dell’esperienza: lo svizzero difende un paio di giochi delicati ai vantaggi grazie allo spettacolo delle sue volèe (4 pari, e poi 5 pari), Matteo non riesce a trovare lo strappo giusto e, al termine di uno spicchio finale di set piuttosto divertente e da highlights, si arriva al tie break: dopo uno scambio iniziale di favori il romano scappa prima sul 5-2 (e servizio) e poi sul 6 a 4, ma il suo avversario, con la testa ormai al secondo set, gioca i punti migliori della partita, approfittando delle improvvise difficoltà di Matteo alla battuta (chiuderà il set con un mediocre 53% di prime palle in campo). Berrettini per una volta viene travolto dalla pressione dei punti che pesano e Stricker, in piena trance agonistica, va a prendersi il tie break rimontando una situazione ormai disperata e chiudendolo con un parziale di quattro punti consecutivi: 8 a 6 Svizzera dopo un’ora esatta di gioco.
Secondo set: Stricker annulla cinque palle break e sul 5 a 4 piazza la zampata decisiva
L’inizio del secondo parziale è caratterizzato da una lunga e comprensibile pausa mentale: Stricker rifiata dopo lo sforzo fisico del finale del primo set, Berrettini ripensa alla beffa delle occasioni mancate, e il livello si abbassa. Lo svizzero va in vantaggio sul 3 a 2 dopo cinque game piuttosto scadenti, nel corso dei quali i due protagonisti sopravvivono in qualche modo a sette palle break totali (cinque per Matteo, due per Stricker): la partita diventa un po’ confusionaria, perché si scambia più del previsto, e il romano va in affanno, non riuscendo a portarla verso i suoi binari preferiti. Il braccio dello svizzero è un braccio veloce e prezioso, che gli consente di cavarsela alla grande nelle schermaglie a rete e in generale in tutte zone più scomode del campo. Berrettini abbassa la velocità media della prima palla di servizio, rinunciando all’incisività e andando a caccia di una percentuale più sicura: Stricker però supera il momento più complicato della sua partita, ritrova il fiato, riesce finalmente a condurre il punteggio con autorità e, nel decimo game, piazza addirittura la zampata della vittoria, approfittando di un paio di errori gratuiti di Matteo, che sul match point regala la partita con uno scomodo passante (anomalo) di dritto che finisce lungo di qualche centimetro: 7-6 6-4 Stricker in un’ora e 48 minuti di gioco.
Gli altri match dell’ATP Stoccolma
Andiamo adesso a riepilogare i risultati degli altri match della sessione diurna del BNP Paribas Nordic Open: Alejandro Davidovich Fokina (25 anni, numero 64) si è qualificato al secondo turno dopo aver sconfitto il qualificato argentino Thiago Agustin Tirante (23 anni, numero 121 e all’esordio indoor a livello ATP) con il punteggio di 7-6(2) 6-2 in un’ora e 42 minuti di gioco e al secondo turno affronterà Stan Wawrinka (39 anni, numero 217), che ha dominato la testa di serie numero 6 Brandon Nakashima con il punteggio di 6-4 6-4 in un’ora e 20 minuti di gioco: lo svizzero ha disputato il miglior match della sua stagione, mostrando i colpi più spettacolari dell’album dei ricordi del suo repertorio e concedendo una sola palla break nell’arco di tutto l’incontro. Sarà invece Quentin Halys (27 anni, numero 95) l’avversario al secondo turno della testa di serie numero 3 Grigor Dimitrov: il francese ha eliminato facilmente l’indiano Sumit Nagal con il punteggio di 6-0 6-4 in appena un’ora e 4 minuti di gioco. Per Halys 14 ace e l’84% di punti vinti con la prima palla di servizio in campo. Sul campo numero 1 si è infine qualificato ai quarti di finale Tallon Griekspoor: l’olandese – testa di serie numero 7 – ha battuto in due set il qualificato scozzese Jacob Fearnley (23 anni, numero 99 del ranking ATP e grande rivelazione della seconda parte della stagione) con il punteggio di 7-6(0) 6-3.