Denis Shapovalov, nel settembre del 2021, era riuscito ad entrare nella top 10 del ranking ATP, esprimendo il suo miglior tennis, riuscendo a raggiungere la semifinale Wimbledon in quello stesso anno. Il tennista canadese, dopo lo slam di Londra 2023, è dovuto rimanere fermo ai box per sei mesi, saltando il resto della stagione. Sicuramente non è stato un periodo facile quello che ha dovuto affrontare e – proprio nella giornata dedicata ai media all’UTS di Francoforte, il 25enne ha spiegato che ha ancora bisogno di tempo per tornare al 100% della forma.
“Il ginocchio ora sta bene, ma sto ancora cercando di tornare al livello massimo. Ci vuole tempo, stare fermo tutta la stagione è difficile. Non sono riuscito a dare il 100% e anche quest’anno all’inizio non sono stato al massimo“. Di recente Shapovalov ha ottenuto la sua 200ª vittoria nell’ATP Tour. “Sono sicuramente in una fase diversa della mia carriera. Ho attraversato molte cose: un’ascesa, una caduta, un grave infortunio. Sto diventando più esperto“.
Nel momento migliore della sua stagione, il tennista canadese è stato squalificato ai quarti di finale nell’ATP 500 di Washington. Shapovalov in quell’occasione ha perso la calma e ha lanciato la racchetta, aprendo una discussione accesa con uno spettatore. Tuttavia, il 25enne ha fatto ricorso e ha avuto successo contro la decisione ATP, mantenendo i suoi punti in classifica e il premio in denaro. “Per me quello che è successo è sbagliato. Non sono contento del risultato. E’ stato un momento importante della mia stagione, perché finalmente stavo giocando bene. Poi è successo questo incidente che ha ucciso il mio slancio. Ero molto arrabbiato. Ci sono giocatori che hanno fatto molto peggio e non ci sono stati grandi punizioni“.
CASO SINNER – SHAPOVALOV TORNA A PARLARE DEL NUMERO 1 AL MONDO
Durante l’intervista a Francoforte, il tennista canadese è tornato a parlare del caso doping che ha coinvolto Sinner (dopo aver commentato la situazione già a caldo) e in particolare del ricorso WADA al CAS. “A questo punto è ridicolo. Non ha nulla a che fare con Jannik Sinner personalmente. E’ solo che i giocatori non vengono trattati allo stesso modo, in ogni caso lo gestiscono in modo diverso. Alcuni giocatori hanno sostanza contaminate e vengono squalificati per anni e con altri giocatori non è così. La WADA doveva intervenire subito. Ora stanno torturando Sinner e deve giocare in queste circostanze. Semplicemente non è chiaro per i giocatori“.