B. Nakashima b. (4) T. Paul 6-4 6-4

Speriamo che Dimitrov non abbia visto la versione odierna di Tommy Paul, altrimenti si starà mangiando le mani… davvero troppo brutta per essere vera, ben lontana da quella con cui ha vinto il titolo a Stoccolma domenica contro il bulgaro. Paul veniva da una una striscia di 8 vittorie indoor che però si ferma a Vienna. Brandon Nakashima continua a dimostrarsi bestia nera di Paul che nei 3 precedenti ATP lo aveva sempre battuto. Brutta botta d’arresto per Tommy che vede notevolmente scemare le residue speranze di potersi candidare ad un posto alle Finals di Torino.

Primo set: Paul inguardabile, Nakashima ringrazia
I primi 9 minuti vanno tutti a Nakashima che strappa il servizio a Paul in avvio di partita e consolida il vantaggio 2 giochi a 0. Lo statunitense si sblocca e chiude il primo game del match per rientrare velocemente nel set. Nakashima si tiene stretto il vantaggio con l’80% di prime di servizio in campo contro il 67% di Paul. Il momento di appannamento di Paul continua anche nel settimo gioco, con Nakashima che si trova gentilmente omaggiato di un 0-30 sul servizio dell’americano. Qua Tommy si scuote e gioca alcuni buoni punti in accelerazione con il dritto, ma è un continuo saliscendi per il più quotato americano. Nel game registriamo 3 palle break per Nakashima che però non riesce a sfruttare soprattutto per demeriti propri. Alla fine però è Paul a uscirne illeso.

Settimo game, grafica ATP; in grigio le palle break non trasformate
Che però sia un match completamente anomalo per Paul lo dimostra anche il numero degli errori non forzati, ben 15 in appena 7 game.

Set che si chiude senza il minimo scossone con Nakashima che va a servire per il set e tiene il game a 0.
Che Paul sia in confusione anche tatticamente lo si vede anche da certe scelte di serve and volley che non sono propriamente nelle sue corde. Probabilmente Tommy dovrebbe cercare di ritrovare un po’ di calma e qualche buona sensazione negli impatti sulla palla per ribaltare questa inerzia negativa. Al momento però è buio pesto, emblematico anche l’ultimo punto del set, una smorzata giocata senza cattiveria, quasi con rassegnazione.
Secondo set: Nakashima spreca, ma chiude
La luce continua a rimanere spenta per Paul che continua a faticare con la prima di servizio senza riuscire a mettere un freno all’emoraggia di errori. Altre due palle break per Nakashima, questa volta però annullate bene da un Paul finalmente propositivo nel momento che conta. Sembrerebbe la scintilla giusta, ma oggi il povero Tommy non ne vuole proprio sapere di accendersi. Un errore di dritto praticamente a porta vuota lascia in discussione il game; per onestà intellettuale va detto che se il game si fosse chiuso prima sarebbe stato meglio per tutti, il livello di tennis messo in mostra è veramente poca cosa: per dirne una: in uno scambio Paul rompe le corde e Nakashima incredibilmente non ne approfitta. Ma almeno l’agonismo non manca. Il game diventa un bracio di ferro da 20 punti, con 4 palle break annullate da Paul.

Terzo game, grafica ATP; in grigio le palle break non trasformate
SI potrebbe sperare che sia l’inizio di un’inversione di tendenza ma fra i due quello più solido, pur senza strafare, rimane Brandon. L’unica cosa confortante per Paul è che il tassametro degli errori non forzati non gira più al ritmo del primo set.
Ma oggi contro un discreto Nakashima non è sufficiente. Settimo game nel quale Paul non serve benissimo e Nakashima invece è bravo a costruirsi l’occasione con un paio di vincenti. Sesta palla break del set per Nakashima che finalmente ne approfitta. Paul serve bene ma la risposta di Nakashima rimane in campo, mandando fuori giri il suo connazionale che spara fuori un dritto in leggera spinta.
Si arriva così a quelli che sembrano i titoli di coda, con Nakashima che va a servire sul 5-4 ma parte con il piede sbagliato con due errori non forzati. Ultima chiamata per Paul che prende il coraggio a due mani e con due bei dritti a sventaglio scardina la difesa di Nakashima per la prima palla break del set. Nakashima però è bravo a servire molto carico e a scacciare la minaccia. è l’ultimo colpo di coda del match, che vede quindi uscire la testa di serie numero 4 in un’ora e tre quarti di gioco. Per Nakashima ci sarà domani Kachanov.
nn