
J. Thompson b. [WC] A. Mannarino 7-5 7-6(5) (di Pietro Sanò)
L’australiano riprende esattamente da dove aveva lasciato, insistendo su un tennis offensivo e propositivo intravisto al secondo turno contro Casper Ruud. Totalmente in balia Adrian Mannarino, poco dinamico e probabilmente provato dal match vinto contro il giovane bergs. Comanda Thompson, indisturbato dalla timida palla del francese, che cede il servizio nei primi scordi dell’incontro. Il numero 28 del mondo, dominatore incontrastato del primo parziale, commette un enorme passo falso al momento di chiudere il set, e Mannarino, quasi casualmente, si ritrova in corsa. Parità destinata a durare soltanto per una manciata di minuti, a causa della discontinuità del beniamino di casa, che subisce ancora un break e cede il primo parziale per 7-5.
La curva mancina del francese inizia ad infastidire Thompson, il quale commette l’errore di abbassare vertiginosamente la velocità di palla, accontentando Mannarino, che va a nozze con i blandi ritmi. I colpi da fondo dell’australiano smettono di essere imprevedibili e il trentaseienne si ritrova dinanzi a due set point, divorati a causa delle scelte poco aggressive in fase di attacco. Molto più coraggioso, invece, Thompson, che lavora ai fianchi l’avversario e rimette in discussione il set, rimandando tutto al tiebreak. Mannarino continua a non affondare i colpi, continuando a sprecare nitide occasioni. È infine l’australiano a portare a casa l’incontro, chiuso al tiebreak del secondo set col punteggio di 7-5
K. Khachanov b. A. Popyrin 7-6(5) 6-4 (M.S.)
Il campione del 2018 Karen Khachanov e recentissimo finalista di Vienna supera in due set il n. 24 Alexei Popyrin, 7-6(5) 6-4 in poco meno di due ore. 24-23 il bilancio vincenti/unforced di Khachanov, 29-34 per Popyrin, con il primo superiore non solo negli scambi brevi ma anche in quelli oltre gli otto colpi (11-4). Una vittoria che ancora non basta per il rientro in quella top 20 che manca da maggio e che per adesso rimane a un solo passo.
Quattro break nei primi cinque giochi, tra poche prime ed errori evidenti. I turni di battuta si stabilizzano, anche se un errore al volo a campo aperto costringe Alexei ad affrontare un set point sul 4-5, comunque ben salvato dal dritto non comodissimo dopo il servizio. Si arriva così al tie-break deciso già al secondo punto con una sciocchezza australiana – smorzata-assist in uno scambio in comando – e Khachanov che tiene fino al 7-5.
Nel secondo set, tutto tranquillo fino al 4 pari, quando Popyrin concede, non riesce a togliere tempo al dritto macchinoso dell’avversario, al volo sbaglia male (l’altro sembra invece aver paura della rete) e capitola alla quinta palla break sul passantone destro di Karen. Khachanov parte con due ace e chiude con il rovescio vincente, raggiungendo i quarti in attesa del vincente tra Dimitrov e Rinderknech.