Lorenzo Sonego si è qualificato per la seconda volta in carriera al terzo turno dell’Australian Open: l’azzurro ha eliminato il giovane talento Joao Fonseca in cinque set e al prossimo turno affronterà l’ungherese Fabian Marozsan. Nel corso della conferenza stampa post-partita Lorenzo ha raccontato la sua versione della partita, soffermandosi in particolare sulle qualità dell’avversario, sull’atmosfera della 1573 Arena e sul lavoro impostato nel corso della pausa invernale.
Domanda: “Quali sono le tue sensazioni sulla partita?”
Sonego: “Semplicemente una delle migliori vittorie della mia carriera a livello Slam. Ho servito benissimo, e non ho mollato un singolo punto, ero concentratissimo: anche dopo aver perso il primo set avevo buone sensazioni, perché stavo colpendo bene la palla. Ho cercato di essere il più aggressivo possibile, in modo tale da non farmi travolgere dalla potenza del suo tennis. Sono davvero soddisfatto della mia prestazione”
Domanda: “Hai lottato ma hai anche giocato dei grandi colpi, oltretutto contro la torcida brasiliana: questo aspetto ti ha esaltato?”
Sonego: “Sì, l’ho sempre detto e lo confermo anche stasera: il tifo mi esalta, sia a favore che contro. Oggi in campo c’era un’atmosfera stupenda e me la sono goduta, il contesto mi ha dato una carica in più”
Domanda: “Quanto è importante per te questa vittoria?”
Sonego: “E’ una conferma della bontà del percorso che ho intrapreso durante la pausa invernale: sono contento del risultato ma soprattutto del fatto che ho messo in pratica le cose su cui abbiamo lavorato nel corso degli allenamenti, la strada è quella giusta”
Domanda (di Vanni Gibertini): “Come ti è sembrato Fonseca? Cos’ha di così speciale?”
Sonego: “Stiamo parlando di un talento purissimo: è completo, perché ha fisico, forza, carattere, timing sulla palla e infine anche una buona mano, da fondocampo ha due colpi impressionanti ma ha anche dimostrato di poter venire a prendersi il punto a rete. Arriverà sicuramente a livelli molto alti”
Domanda (di Vanni Gibertini): “Adesso affronterai Marozsan: quanto lo conosci?”
Sonego: “Non l’ho mai affrontato ma ci siamo allenati insieme più di una volta: è un giocatore molto aggressivo dal punto di vista tattico, è forte fisicamente e serve molto bene. E’ soprattutto un tennista imprevedibile, che cerca di mantenere sempre in mano il pallino del gioco: dovrò cercare di essere rapido con i piedi e di non concedergli troppo facilmente l’iniziativa all’interno dello scambio”
Domanda (di Vanni Gibertini): “Credi che l’esperienza della off season ti abbia cambiato? Mi sembri più calmo e meno istintivo”
Sonego: “Sì, è probabile: sto cercando di riflettere un po’ di più, perché la riflessione ti aiuta a trovare la continuità giusta, e la continuità è la base per provare a competere a questi livelli. Da più di un anno sto lavorando anche molto sulla respirazione”
