[2] I. Swiatek b. [8] E. Navarro 6-1 6-2
Iga Świątek si qualifica per la seconda volta in carriera alle semifinali dell’Australian Open dopo aver dominato la testa di serie numero 8 Emma Navarro con il punteggio di 6-1 6-2 in un’ora e 30 minuti di gioco: la partita, di fatto, non è mai cominciata e nell’unico momento di difficoltà Iga è stata anche aiutata da una pessima decisione della giudice di sedia Asderaki, che non ha visto un doppio rimbalzo piuttosto clamoroso. La polacca raggiunge così la semifinale dopo aver perso solamente 14 game nel corso del torneo (7 nelle ultime 4 partite), candidandosi di conseguenza al ruolo di principale favorita: nella serata australiana di giovedì 23 gennaio affronterà Madison Keys, che ha eliminato in rimonta Svitolina.
Primo set: dominio totale di Swiatek
La numero 2 del mondo parte subito con il piede giusto, breakkando immediatamente l’avversaria nel primo gioco dell’incontro: la musica non cambia nei game successivi, perché Swiatek controlla gli scambi, taglia il campo e non lascia scampo a Navarro, completamente travolta dalla superiorità polacca e dalla fatica dei turni precedenti. Iga completa l’opera con un altro break (3-1), e poi con un altro ancora (6-1), chiudendo il primo parziale dopo 35 minuti di gioco: per lei 11 colpi vincenti, 9 punti vinti su 12 con la prima di servizio in campo e nessuna palla break concessa.
Secondo set: Navarro prova a rimanere a galla ma Swiatek chiude con quattro game consecutivi
Navarro prova a rimanere a contatto e, sul 2 pari, si procura e spreca la prima palla break della partita, cercando una soluzione troppo ardita con il dritto lungolinea, che finisce fuori di pochi centimetri: Swiatek, regala qualche errore gratuito di troppo ma riesce comunque a salvarsi, portandosi sul 3 a 2 grazie a un errore clamoroso della giudice di sedia Asderaki, che non ravvisa un ‘doppio rimbalzo’ piuttosto evidente.
Lo scambio prosegue, sorride alla polacca e la ‘video review’ non può più intervenire: è di fatto l’unico momento di tensione dell’incontro, perché la quattro volte campionessa del Roland Garros alza il ritmo del suo dritto e piazza immediatamente l’allungo definitivo (break nel sesto game, 4 a 2), chiudendo il match con un parziale di quattro giochi consecutivi. 6-1 6-2 in un’ora e mezzo di gioco.
