La nuova formula della Coppa Davis non sembra aver deluso le aspettative, almeno dal punto di vista dello spettacolo in campo sin dai primissimi turni. Folle la rimonta danese ai danni della nazionale serba, ma ancor più incredibile è quello accaduto fra Brasile e Francia, in una sfida ancora da decidersi e al momento sul 2 a 0 a favore dei transalpini.
Dopo la vittoria di Ugo Humbert su Joao Fonseca, è tempo di match fra due caratteri decisamente polemici: Arthur Fils, mai eccessivamente oltre le righe, affronta Thiago Seyboth Wild, fin troppo spesso oltre ogni limite. Fra i due è netta la grande differenza di classifica, e il campo ne è dimostrazione sin da subito.
Il match sembra scorrere via senza troppi problemi, dopo il breadstick subito nel primo set, il brasiliano sembra riprendersi nel corso del secondo. Tutto è tranquillo, fino al nono gioco. Sul 4 pari e servizio Thiago, Fils ha la possibilità di conquistare il break e andare a servire per il match: scambio a rete, il francese tira al corpo, ma il brasiliano fa in tempo a spostarsi e la pallina vola oltre il campo. Non per l’arbitro, però: le immagini non sono chiare, il giudice di sedia dice che ha Seyboth Wild toccato la palla. Fils ne approfitta, e va a servire per il match.
Forse condizionato dalle precedenti polemiche, il transalpino soffre la pressione: 30 pari. Il francese serve sulla riga e il brasiliano chiama il challenge, o almeno così pare. Thiago colpisce comunque la pallina che, finita nella metà campo avversaria, viene spedita sotto al nastro da Fils, che andrebbe così a difendere palla break. Il brasiliano esulta, ma l’arbitro chiama il challenge, e lui non la prende bene. Discussioni, supervisor, accuse a vicenda…Poi, falco: la palla è buona, ace, e match che termina. La stretta di mano fra i due è ben lontana dall’apparire come amichevole e ricca d’amore.
Poco dopo, sono arrivate le dichiarazioni dei due: “Non credo abbia toccato la palla su quel punto, – ammette Fils – ma non so se lui mi avrebbe concesso il punto in una situazione al contrario“. Dubbio facilmente chiarito dal brasiliano stesso: “Onestamente, non credo che avrebbe dovuto concedermi il punto. Probabilmente io non lo avrei fatto, e forse neanche nessun altro giocatore” ecco, su questo potremmo anche obiettare. “Non spetta a lui farlo, ma all’arbitro, che ha completamente sbagliato e cambiato del tutto la partita“. Secondo giocatore e coach, se non fosse stato per quell’incredibile errore dell’arbitro, il brasiliano sarebbe stato in grado di ribaltare la partita. Ma come diceva un vecchio saggio: “If, if if…doesn’t exist”.
Su ciò che è avvenuto dopo, invece, sembra tutto più confuso: le immagini sembrano propendere per un’interpretazione che giudicherebbe colpevole il brasiliano, ma certezze non vi sono. “Non riuscivo a capire cosa stesse succedendo, – ha raccontato Fils – pensavo avesse chiesto challenge, ma lui ha negato. Ho pensato si dovesse rigiocare il punto, ma Paulo mi ha detto che era un matchpoint“. Nessuno dei due ha voluto esprimersi su quanto accaduto a rete: “Quando una partita finisce così, c’è frustrazione da entrambe le parti, ma va tutto bene. Ci siamo scontrati e abbiamo parlato“.
Non la più bella immagine di sport degli ultimi anni, questo è certo.
