[5] A. Rublev b. [8] J. Draper 7-5 5-7 6-1
Uno scontro a piena potenza quello tra Andrey Rublev e Jack Draper. Dopo 2 ore e 2 minuti, a uscire vincitore è il russo. La stanchezza ha giocato una parte importantissima nel match, tanto che, dopo aver perso il secondo parziale, il toilet break si è rivelato fondamentale per il quinto del tabellone. Quella pausa ha restituito freschezza e concentrazione a Rublev, permettendogli di gestire con calma il momento più delicato del match. Il russo entrava in finale in vantaggio nel testa a testa per 3 incontri a 0 e con un palmares di titoli impressionante (il 17esimo conquistato oggi). Con questa vittoria, Doha diventa la prima tappa a venire espugnata da Rublev più di una volta, che torna a vincere un ATP 500 per la prima volta da Dubai 2022, sesto in carriera.
Primo set: Rublev domina, Draper soffre in risposta
Dalle prime impressioni sul match, la chiave per Rublev sta nel disinnescare il potente servizio mancino di Draper. Intorno alla metà del primo parziale, il numero 8 del tabellone contava quasi il 50% di servizi non risposti. Dopo i primi cinque turni di battuta per parte, Rublev ha perso appena due punti in risposta, contro i quattro di Draper. La prima vera chance arriva dal lato del russo, che sul 6-5 ottiene tre palle break consecutive, e dunque altrettanti set point. Dopo averne sprecati due, un eccellente passante lungolinea di dritto lascia Draper con l’amaro in bocca e consegna alla tds n.5 il primo set. A partire da quella sul set point, le discese a rete si sono rivelate un vero problema per Draper nel primo parziale, con il tennista britannico che ha totalizzato 0 punti su 4 in quella zona del campo.
Secondo set: Draper reagisce e porta il match al terzo
Il secondo set inizia in modo complicato per Rublev che, non riuscendo a mettere in campo la prima di servizio, si ritrova subito sotto 15-40. Tuttavia, lo spavento iniziale viene arginato magistralmente e la possibilità di subire un break immediato viene scongiurata. Stessa dinamica nel game successivo, in cui è Draper a salvare due palle break per inaugurare il suo turno di servizio nel secondo parziale. Superato questo momento di difficoltà per entrambi, il set prosegue con grandi servizi, come nel primo parziale, ma con maggiori possibilità di incidere in risposta. Il dritto di Rublev infiamma il campo, mentre Draper, con il suo solido rovescio mancino, cerca di evitare il peggio negli scambi. Il braccio di ferro si fa sempre più teso verso la fine del set, fino alla svolta sul 5 pari. Draper, in risposta, parte avanti 0-30, mettendo grande pressione su Rublev. Il russo, già molto emotivo nel secondo parziale, sbaglia due dritti fatali, concedendo il break al britannico. Jack Draper, con un brillante game al servizio, chiude il set e costringe Rublev al parziale decisivo. Nel secondo set ci sono stati molti più errori gratuiti da parte dei due finalisti, che hanno entrambi provato a prendersi più rischi per spezzare il ritmo quando si trovavano in risposta.
Terzo set: Rublev non lascia scampo a Draper, il titolo è suo
Tornato dal toilet break, Andrey Rublev inizia il terzo parziale con un game al servizio perfettamente sotto controllo. Dall’altro lato, il set decisivo si rivela subito impegnativo per Jack, incapace di incidere davvero da fondocampo. Sull’1-0, nel suo punto di forza, il servizio slice a uscire, Draper prova a scendere a rete per salvare una palla break, ma Rublev sfodera la risposta della partita e lo supera con un passante vincente, breakkandolo. Così, strappando il servizio all’ottavo del seeding, Rublev prende subito il comando del set decisivo. Con il vento a favore, il russo accelera nel punteggio, strappando ancora una volta il servizio a Draper e portandosi fino al 5-0. Dopo il game della bandiera conquistato dal britannico, Andrey chiude l’incontro con un ace, laureandosi campione a Doha per la seconda volta.
