Se in Messico tiene banco il ritiro di Paula Badosa, in Texas si delinea il quadro delle semifinaliste nel WTA di Austin. Sarà Tomljanovic-Pegula e Kessler-Minnen. L’australiana ha la meglio su Ena Shibahara in un match infinito, una battaglia senza quartiere da più di due ore e mezza di gioco terminato 7-5 3-6 7-6(8). Tutto facile, invece, per la finalista dello scorso US Open che liquida Anna Blinkova con un doppio 6-2. Per quanto riguarda gli altri due quarti di finale, niente da fare per Soara Cirstea, ancora in rodaggio post operazione al piede che l’ha tenuta lontana dai campi a fine 2024. La rumena depone le armi al terzo set contro una tignosa McCartney Kessler che ribalta il confronto con il punteggio di 5-7 6-4 6-1 in due ore e venti. L’americana si giocherà l’accesso a quella che per lei sarebbe la quarta finale del circuito maggiore con Greet Minnen, con la belga vittoriosa 6-3 7-5 su Caroline Dolehide.
A. Tomljanovic b. E. Shibahara 7-5 3-6 7-6(8)
Sicuramente il quarto di finale più emozionante e combattuto in Texas. Ci sono voluti 154′ per decretare il nome della prima semifinalista in quel di Austin, con Tomljanovic a gestire alla grande le emozioni che sembrava andasse per le lunghe. I primi due parziali sono stati decisi facendo leva su un break per parte, con l’australiana che chiude 7-5 salvo poi subire il ritorno di Shibahara 6-3. La nativa di Zagabria ha dovuto vincere questo match più volte, perchè sul 5-2 del terzo set i giochi sembravano chiusi. Invece, la giappoense trova le forze per annullare il match point, tenere il servizio e colpire l’avversaria rimettendo in parità l’incontro. Stallo che reggerà fino al tie break dove l’ex numero 32 si inceppa di nuovo avanti 6-3, prima di trovare la giocata che vale 10-8 e incontro, continuando a inseguire la sesta finale WTA, Pegula permettendo.
[1] J. Pegula b. A. Blinkova 6-2 6-2
La testa di serie numero uno continua a lasciare le briciole. Jessica Pegula fa il suo dovere e regola Anna Blinkova. con un doppio 6-2 che fa il paio con i quattro game lasciati anche a Parrizas Dias nel turno precedente. Sono solo tre i punti conquistati dalla ceca in risposta nell’arco del primo parziale, troppo poco per impensierire la frettolosa americana che chiude in appena 25 minuti. Dura una decina di minuti in più il secondo set, ma è davvero un dettaglio irrisorio in un match archiviato senza patemi dalla numero 4 del ranking che affronterà Aijla Tomljanovic nella prima semifinale a Austin.
[5] M. Kessler b. S. Cirstea 5-7 6-4 6-1
Non è arrivata la semifinale ma Soara Cirstea si porta via dal Texas tanta positività. Dopo tante sconfitte arrivate dopo il rientro, la rumena ritrova buone sensazioni, vedasi vittoria su Shnaider, a seguito dello stop di cinque mesi dovuto all’intervento al piede. Al penultimo atto del torneo ci va la giocatrice di casa, con McCartney Kessler autrice di una bella rimonta dopo lo svantaggio maturato nel primo set. Al di là del break e contro break in apertura dove era stata la statunitense a prendere l’iniziativa, è Soara ad andare sempre in pressione, flirtando già nel decimo game con lo strappo decisivo con la nativa di Atalanta a neutralizzare due chance. Poco male perchè prima del tie break, l’ex numero 21 al mondo mette la freccia e vola 7-5. La testa di serie numero 5 capisce di cambiare marcia, così prende il controllo del secondo set e rimette in parità il punteggio: 6-4 e 1-1. Nel terzo set non c’è storia, si accende la spia della riserva per la trentacinquenne di Targoviste che non ha più energie, non riesce mai a tenere il turno in battuta, e solo un guizzo in risposta riesce ad evitare il bagel.
G. Minnen b. C. Dolehide 6-3 7-5
Sarà Greet Minnen l’avversaria di Kessler nella seconda semifinale in programma. La belga si sbarazza in un’ora e mezza di Caroline Dolehide che ha solo accarezzato la chance di rientrare nella partita, con un set point a disposizione. Nessuna opportunità, invece, nel primo set con l’americana che una volta ceduto il turno di battuta nel quarto game, ha solo raggiunto i vantaggi sul servizio della fiamminga prima della chiusura sul 6-3. Sotto nel punteggio, la giocatrice di casa prova a vendere cara la pelle e con un blitz in apertura, sale 2-0. Potrebbe essere uno spiraglio, ma la porta si chiude subito quando la beniamina del pubblico non solo fallisce il colpo del 3-0 ma subisce due break di fila che sembrano riportare l’inerzia direzione Belgio. Dolehide continua a lottare, rimette in parità lo score, e sul 5-4 ha anche un set point. Minnen sale in cattedra e sbarra la strada, per poi prendersi il break da lì a breve: 6-3 7-5.