Quello che è accaduto nella giornata di martedì 18 marzo è qualcosa di storico nel tennis. La PTPA (Professional Tennis Players Association), ha infatti attaccato frontalmente, tramite un lungo comunicato pubblicato sul proprio sito ufficiale (qui il link), le quattro principali associazioni internazionali. Trattasi di ATP, WTA, ITF e ITIA. Le accuse, che hanno portato all’attivazione di una serie di azioni legali sono molteplici. Si passa dalla violazione dei diritti alla privacy e il disprezzo per i giocatori allo sfruttamento finanziario degli stessi e la creazione di un programma non sostenibile. Per non parlare poi della collusione per ridurre la concorrenza e la soppressione dei guadagni dei giocatori.
Tra le giocatrici WTA si è espressa in tal senso la romena Sorana Cirstea, le cui dichiarazioni sono consultabili nel comunicato della PTPA: “Le giocatrici non possono permettersi il lusso di aspettare all’infinito per un cambiamento significativo. Nonostante le ripetute preoccupazioni e le dichiarazioni, ci siamo scontrate con promesse vuote. Le condizioni attuali non sono sostenibili. L’azione legale non è la prima scelta, ma in questa fase è necessario imporre la responsabilità e garantire miglioramenti attesi da tempo. Le giocatrici e le generazioni future meritano di meglio. Non ci arrenderemo finché non si verificherà un cambiamento“.
La dura replica della WTA alla PTPA
A rispondere, nelle ultime ore, è stata la WTA stessa, con un contro-comunicato: “L’azione della PTPA è sia deplorevole che fuorviante e noi difenderemo la nostra posizione con vigore a tempo debito. La WTA è un’organizzazione associativa no profit, che esiste per promuovere il tennis femminile a favore delle giocatrici, dei tornei e dei tifosi. Le tenniste WTA, come membri alla pari, hanno una voce essenziale ed influente nella governance della WTA. Qualsiasi decisione presa a livello di board WTA comprende gli input delle giocatrici che arrivano tramite le rappresentanti elette nel Board e le atlete ricevono sostanziali premi finanziari e altri benefici per la loro partecipazione alla WTA”.
“È questo modello di governance, supportato da generazioni di atlete, che ha permesso alla WTA di raggiungere progressi considerevoli a vantaggio delle nostre giocatrici. Tra i tanti esempi, negli ultimi anni ci siamo impegnati per aumentare il compenso delle tenniste di 400 milioni di dollari, per stabilire un percorso verso l’uguaglianza salariale nei nostri principali eventi WTA. Abbiamo ottenuto nuovi investimenti per alimentare la crescita a lungo termine dello sport e abbiamo riconosciuto i primi benefici completi per la maternità nella storia dello sport femminile”.
“La WTA è pienamente impegnata per continuare a sviluppare ed evolvere le strutture del tennis professionistico femminile, ascoltando attentamente, come sempre, i punti di vista delle nostre giocatrici. Contestare questo caso legale infondato distoglierà tempo, attenzione e risorse dalla nostra missione principale, a discapito delle giocatrici e dello sport in generale”.
