Il tennis è uno sport silenzioso o almeno, lo era. Il tifo sempre più rumoroso e, in certe partite, addirittura simile a quello nelle tribune calcistiche, è diventato difficile da gestire per i giudici di sedia e per gli stessi giocatori. Purtroppo, ci sono casi sempre più frequenti in cui il trasporto del pubblico non è dato dalla passione per lo sport e neanche dalla sincera ammirazione nei confronti dei giocatori, ma dal vizio malsano delle scommesse. E per il secondo anno di fila, il Challenger di Napoli ne è diventato la dimostrazione.
Nel 2022 il torneo era stato promosso alla categoria ATP 250, ma l’anno successivo era tornato a far parte del circuito Challenger, anche per via dei vari problemi organizzativi. La Tennis Napoli Cup, iniziata lunedì 24 marzo, ha un montepremi complessivo di 125mila euro e tra i vari iscritti di quest’anno figurano Stan Wawrinka, Fabio Fognini, Luciano Darderi e Francesco Passaro.
Berrettini disturbato dal pubblico
Durante le qualificazioni iniziate domenica, era presente anche Jacopo Berrettini, fratello minore di Matteo – in semifinale del Miami Open, 4 anni dopo dall’ultima semifinale in un Masters 1000.
Lunedì, dopo aver superato il primo turno contro Gianluca Mager, Berrettini junior stava giocando il match decisivo per entrare nel tabellone principale del torneo contro Giovanni Fonio. In vantaggio per 5-3 al tie-break del terzo set, Berrettini ha sbagliato un facile colpo di diritto per via di un urlo giunto dagli spalti poco prima che la racchetta colpisse la pallina. Jacopo è subito andato a lamentarsi con l’arbitro che non gli ha concesso di rigiocare il punto. Il tennista romano, visibilmente nervoso, ha perso un altro punto sul 6-7 che gli è costato la partita, mentre in tribuna c’era chi esultava e gioiva. A quel punto, di fronte alla felicità di presunti scommettitori, Berrettini ha spaccato la racchetta sul terreno di gioco con gli occhi pieni di rabbia.
Il caso di Raul Brancaccio
Un episodio che ha ricordato il caso molto simile di Raul Brancaccio, avvenuto esattamente un anno fa e sempre al Challenger di Napoli. Brancaccio, classe 1997, oggi numero 432 della classifica Atp (best ranking 121), aveva perso la sfida contro Pierre-Hugues Herbert nonostante i sette match point a favore sul 5-4 del secondo set. La causa? L’esultanza esagerata del pubblico ad ogni match-point mancato dell’azzurro. Il pubblico era riuscito a distruggere psicologicamente il padrone di casa che da quel momento non ha più vinto un game e si è arreso al francese: 6-3 5-7 0-6. Lo stesso Brancaccio aveva denunciato l’accaduto al Corriere della Sera: “Mi urlavano fai doppio fallo, sei scarso. Mi sono giocato il punto per la bolletta di qualcuno“. Dopo il triste episodio, Brancaccio aveva anche scritto in un post su Instagram: “Volevo dedicare questo post a tutte quelle persone che ieri facevano il tifo, quasi da stadio, contro di me. Gente IGNORANTE, INUTILE e VERGOGNOSA che rovina uno sport così bello solo per vincere scommesse e bollette. Richiamo un esame di coscienza a tutti voi, per il bene dello sport e per il rispetto a tutti i giocatori che offrono uno spettacolo degno di applausi”.
Anche Fognini perde la pazienza e il match
Il comportamento dei tifosi durante il match di Berrettini ha ricordato molto quello durante il match di Brancaccio e per questo si suppone che i motivi siano li stessi.
Anche Fabio Fognini non è riuscito a trattenere il nervoso nel match di primo turno a Napoli. Nel momento in cui l’azzurro era riuscito a rientrare in partita nel terzo set da sotto 5-4 a 5 pari, il pubblico ha iniziato a disturbarlo sul suo turno di servizio tra la prima e la seconda di servizio. In seguito al doppio fallo sul 15 pari, un Fognini furibondo ha iniziato a dire chiaramente rivolto al pubblico: “Non ora che sto servendo”.  Ma quell’interruzione lo ha scomposto, danneggiando in maniera definitiva la sua partita e consegnando la vittoria a Onclin.
La vulnerabilitĂ del tennis
Le scommesse non riguardano solo il mondo del tennis ma lo sport in generale. La struttura del gioco nel tennis però invoglia gli scommettitori a fare delle puntate in diretta, anche su cose limitate, come l’esito di un game o di un set. A quel punto, gli scommettitori sono pronti a rischiare e per raggiungere gli obiettivi, trovano il modo di infastidire i giocatori a loro vantaggio. Il problema delle scommesse è ancora più grave nelle categorie inferiori, dove è capitato che alcuni tennisti truccassero le partite in base ai soldi offerti da terzi.
Nel caso di Berrettini, la cosa forse più triste di tutta questa storia è che dopo la partita persa di lunedì, vari utenti di Instagram hanno accusato l’azzurro di aver truccato la partita per non aver sfruttato un match point.