Sarebbe stato sicuramente un anno difficile, da costruire sui risultati eccezionali del 2024. Dopo la finale di Wimbledon, in singolare quantomeno, la Jasmine Paolini aveva fatto fatica a trovare i risultati che si confarebbero a una giocatrice di quel calibro. Con quella raggiunta sconfiggendo Magda Linette al Miami Open 2025, Jasmine ha ritrovato, dopo quasi nove mesi, di nuovo la semifinale di un torneo in singolare. Oltre ai segnali di una ripresa che, dopo un inizio di stagione non brillante, serviva eccome, questo risultato ha anche un risvolto storico. Dalla sua creazione nel 1983, avvenuta ad opera dell’ex presidente ATP e numero 5 del mondo Butch Bucholz (a cui è dedicato uno dei campi principali del Miami Open), nessuna giocatrice italiana aveva mai raggiunto la final four in Florida.
La prova di Jasmine inizia da un’avversaria che conosce molto bene, ossia Rebecca Sramkova. La giocatrice slovacca conta ben 7 match disputati contro l’italiana e un head to head di 4 a 3 a favore. Il vantaggio di Paolini sta nel fatto che gli ultimi incontri, però, sono terminati tutti con una vittoria per lei. Sconfitta Sramkova, i turni successivi trovano la toscana alle prese con due campionesse in cerca di riscatto. La prima è Ons Jabeur, una delle giocatrici più amate del tour WTA, tre volte finalista slam ed ex numero 2 del mondo, costretta tuttavia a ritirarsi dopo appena sette giochi. La seconda è Naomi Osaka, ex numero 1 del mondo e vincitrice di quattro Slam, tutti su cemento. Certo, non si può dire che Jasmine partisse sfavorita, ma la fame di una giocatrice come Naomi può sempre rappresentare un pericolo.
Superata la giapponese in rimonta dopo oltre due ore, Jasmine si aggrega alle altre sei azzurre in grado di raggiungere i quarti a Miami. L’ultima a riuscirci fu Martina Trevisan nel 2023, mentre nel 2013 li raggiunsero sia Sara Errani che Roberta Vinci. Oltre a loro, le altre tre giocatrici a raggiungere i quarti furono Tathiana Garbin nel 2007, Silvia Farina Elia nel 1998 e Raffaella Reggi nel 1989. Nessuna, tuttavia, era mai riuscita a spingersi oltre.
Magda Linette è quindi l’ultimo ostacolo per fare un passo avanti nella storia. Nei testa a testa la polacca è avanti 2-1, ma sono decisamente troppi pochi match per trarne un pronostico definito. La forma di Linette negli ultimi tempi è mediocre e la bilancia tende leggermente verso la parte dell’Italiana. La polacca ha comunque eliminato Coco Gauff al turno precedente, e non va assolutamente sottovalutata. Il livello di Magda, tuttavia, non rispecchia quello mostrato agli ottavi di finale. Jasmine è brava ad approfittarsene e la partita si chiude in modo netto. In appena un’ora e 17 minuti di gioco, Paolini trionfa per 6-3 6-2.
Questa semifinale è l’iniezione di fiducia che a Jasmine serviva per il singolare, il match prossimo contro Aryna Sabalenka paradossalmente va in secondo piano. La bielorussa, da quando è diventata numero 1, non ha ancora perso contro Paolini, che le ha tuttavia inferto una pesante sconfitta a Indian Wells nel 2022. Al tempo, Aryna era n. 3 del ranking WTA, mentre l’azzurra era sull’orlo della top 50. L’importante, al di là del risultato, è la possibilità di giocare a questo livello, come dichiarato da Jasmine stessa in conferenza stampa: “Spero di godermi la sfida, che per me è molto importante“. Non c’è fretta sul risultato, il focus è più sulla crescita e sul continuo di un percorso, iniziato nel 2024, certamente impegnativo.
Già con questa semifinale, Jasmine è tuttavia sicura di riprendersi la posizione numero 6 del mondo. In termini di punti WTA, siamo ancora distanti di circa 500 lunghezze dal suo best ranking alla quarta posizione del ranking (che riconquisterebbe in caso di titolo). Nella race, invece, già solo con questo risultato Jasmine risale 13 posizioni piazzandosi come numero 14. Non siamo ancora tra le migliori, ma è già un buon inizio.
